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E' STATO ELETTO IL NUOVO PONTEFICE. HA ASSUNTO IL NOME DI PAPA BENEDETTO XVI. E' JOSEPH RATZINGER E PROVIENE DA UNA FAMIGLIA DI AGRICOLTORI

In una piazza San Pietro affollatissima le parole del nuovo capo della Chiesa Cattolica: "Sono un semplice e umile lavoratore della vigna del Signore" ha detto. Ecco l'opinione del nostro vaticanista Sante Ambrosi

19 aprile 2005 | T N

"Mi affido alle vostre preghiere", ha detto Joseph Ratzinger, 78 anni compiuti lo scorso 16 aprile, tedesco. Il nuovo Papa, il duecentosessantacinquesimo della storia della Chiesa, ha assunto il nome di Benedetto XVI.

E' nato in una famiglia di agricoltori bavaresi, il padre è stato commissario della gendarmeria. Ha partecipato tra l'altro come professore consulente al Concilio Vaticano II ed è molto noto per l'incarico di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'ex Sant'Uffizio.

Cooperatores veritatis sta scritto nel suo blasone cardinalizio. La sua fama di custode della Fede lo ha reso un riferimento forte in un tempo in cui tutto va franando.



Abbiamo sentito Sante Ambrosi, il nostro vaticanista e teologo, per avere una sua opinione sul nuovo Papa.

LA PRIMA REAZIONE?
Ratzinger è intanto un grande teologo. Conosce bene il mondo e la cultura moderna con le sue molte insidie. Non per niente nel discorso introduttivo di apertura del Conclave ha sottolineato in modo molto forte e netto il relativismo che sta minacciando anche la Chiesa. Con lui mi aspetto dunque un ritorno alla dottrina, e soprattutto al pensiero teologico. Sarà un confronto serrato con quel cristianesimo un po’ blando e povero di pensiero. Con lui ci sarà un ritorno alla teologia. Oggi dilaga un cristianesimo fatto di pensieri soggettivi, troppo sentimentale, anche buono, certo, ma debole. La povertà di teologia alla fine si paga, quindi un irrobustimento in tal senso sarà utile. Con Ratzinger ci sarà un ritorno forte ai contenuti teologici.

COME SARA’ ACCOLTO?
Sono convinto che dopo una prima fase di incertezza, da parte di alcuni, il mondo cattolico tutto sarà contento. Perché si ha bisogno di ordine e di certezze, oggi. Un teologo di tale statura diventa perciò una persona molto credibile. Porta avanti un discorso diverso da Wojtyla, ma non in contrasto, lo completa semmai. Vedremo. Intanto Papa Benedetto XVI può veramente scontrarsi in modo robusto con la cultura relativistica. E’ un uomo che ha pubblicato oltre seicento titoli, tra articoli, saggi e libri di grande spessore. Ha avuto tra l’altro il coraggio di esprimere le proprie posizioni senza riserve. Ha il coraggio e la statura. Mi auguro che metta un po’ d’ordine in tutti i movimenti all’interno della Chiesa. Vedremo.

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