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Alimentaria 2012, la Spagna ci crede

Il grande food si da’ appuntamento a Barcellona dal 26 al 29 marzo. Il modello iberico ormai si impone all’attenzione generale scatenando una scossa positiva all’economia. Una scommessa vinta: turismo e gastronomia si rivelano carte vincenti
19 novembre 2011 | Maria Carla Squeo
Sarà pure tempo di crisi, ma la Spagna non demorde e anzi rilancia, puntando tutto sull’agroalimentare. Il suo fiore all’occhiello è rappresentato dal salone espositivo “Alimentaria”, un vero punto di forza a sostegno di tutto il comparto agroalimentare spagnolo.
Cuore e teatro di tale rilancio è la città di Barcellona, dove ha sede Alimentaria Exhibitions, una realtà ormai internazionale che ha saputo imporsi negli anni in maniera sempre più convincente, fino al punto di estendere il proprio raggio d’azione anche al di fuori della Spagna, con manifestazioni in Portogallo, Messico e Argentina.
Ora gli occhi di tutti gli operatori commerciali e delle aziende agroalimentari espositrici sono puntati su Barcellona, dove dal 26 al 29 marzo 2012 prenderà corpo l’atteso appuntamento. Il prossimo anno, tra l’altro, per la prima volta il salone avrà una durata di quattro giorni, con il debutto di due nuovi padiglioni della Fira Gran Via, dove fra quattro mesi si attende l’occupazione di ben 95 mila metri quadrati, con una previsione di 4 mila aziende espositrici, di cui un terzo straniere, oltre poi a circa 140 mila buyer.
L’entusiasmo e la voglia di scontrarsi con la crisi econcomica è evidente. Quando a fine settembre, il 30, c’è stata la presentazione di Alimentaria 2012 alla stampa mondiale, la prima sensazione è che la Spagna stia effettivamente investendo tantissimo nel settore dell’agro-industria. Il motore dell’economia spagnola infatti è tutto qui. Il contributo dell’agroalimentare al Pil nazionale si attesta sul 7,6%, ed è decisamente molto più incoraggiante rispetto ad altri campi operativi, meno virtuosi. L’attenzione al cibo sta dunque creando la basi per apportare ricchezza e maggiori posti di lavoro.
Il food domina dunque la scena in Spagna, il settore è secondo solo al turismo. I nostri cugini hnno perciò capito molto chiaramente le dinamiche del futuro. Turismo e gastronomia sono di fatto il motore della ripresa economica. Ad oggi è uno dei pochi settori che registra un saldo commerciale positivo, tanto da fare della Spagna il terzo maggiore esportatore dell’Unione europea
Tra gennaio e maggio 2011 – ha dichiarato J. Antonio Valls, il direttore generale aggiunto di Alimentaria Exhibitions – le esportazioni di alimenti e bevande è stato pari a 7.427.000 euro, con una crescita del 14,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non è un caso che il Massachusetts Institute of Technology abbia proprio recentemente definito l'industria alimentare spagnola come uno tra i settori trainanti per via della forza e del grado di conoscenza che si ha dei prodotti alimentari spagnoli all'estero. Crediamo – ha proseguito Valls – che questo sia il motivo che ci fa continuare a lavorare in vista dell'espansione della rappresentanza internazionale dei nostri partner industriali e alleati in questa nostra avventura all'estero.
Un settore come quello agroalimentare su rafforza proprio quando c’è sinergia, e, d’altra parte, nel corso della presentazione di "Alimentaria 2012" presso La Casa Llotja de Mar a Barcellona, è emersa molto chiaramente questa volontà strategica. Il gruppo che vi sta dietro è ormai diventato un colosso e il prestigio internazionale di cui gode Alimentaria Exhibitions consente l'esportazione delle varie mostre espsoitive di Alimentaria secondo un modello di fiera pionieristico e innovatore, indipendentemente dal Paese in cui si organizzano i singoli eventi. Un punto di forza, questo, che pone la società che gestisce le mostre in una chiara posizione di leadership nell’ambito delle organizzazioni fieristiche mondiali.
La scommessa sembra già vinta in partenza. Da notare che la presenza dei giovani nella struttura organizzativa di "Alimentaria" viene fortemente valorizzata, e chissà, forse anche questo gioca a favore di un successo che è sotto gli occhi di tutti. Da non trascurare infine l'investimenti su alcuni punti di chiave della filiera alimentare, come è il caso dell'olio di oliva e del vino: da "Alimentaria" infatti l'olio di oliva, e in generale gli oli vegetali, avranno un proprio spazio di centrale importanza, con "Olivaria", e proprio nel 2012 si assisterà a una collocazione privilegiata, occupando infatti l'intera parte superiore del padiglione 3 della Fira de Barcelona Gran Via, condividendo l'area espositiva con un'altro elemento cardine dell'agroalimentare spagnolo, i vini e gli alcolici, con "Intervin".
Insomma, è proprio il caso di fare un salto a Barcellona in marzo. L'ambiente è quello giusto, lo spirito che muove "Alimentaria" anche.
 
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