Mondo

Casa Italia, il successo di una formula

Un punto di incontro e ospitalità, all’estero, intorno a una tavola imbandita con al centro una bottiglia di olio e di vino. Una nuova maratona in mome del gusto e delle bellezze del territorio italiano

02 aprile 2011 | Pasquale Di Lena

Quando siamo partiti abbiamo posto al centro le risorse e i valori che il territorio italiano esprime e abbiamo fatto bene perché tutto ha cominciato a ruotare intorno ad esso, senza perdere tempo.

Lo spunto ce lo aveva dato Göteborg, là dove abbiamo incontrato per la prima volta Casa Italia Atletica ed avuto la possibilità di scoprire spazi enormi di opportunità, tutti incastrati tra le varie iniziative sperimentate sin dalla nascita di questa idea, che la Fidal ha fatto bene a trasformare in una casa itinerante dei suoi atleti e dei suoi dirigenti. Renderla,così, punto di incontro e di ospitalità intorno a un buffet, ricco di colori e di profumi, ed a una tavola imbandita, con al centro una bottiglia di olio e di vino. 

Il luogo delle riflessioni e del dialogo, ma anche della festa e della spensieratezza, della musica e dell’inno ai successi, animato dal suo promotore Mario Ialenti e dal suo collaboratore, Alberto Villa. Era il 2006.

L’anno dopo a Osaka, in Giappone, Casa Italia Atletica diventa vetrina delle eccellenze Dop e Igp, centro di cultura materiale con i seminari e le degustazioni, luogo di incontro tra produttori e rappresentanti delle istituzioni e operatori commerciali del Paese ospite.

E questo tutto  grazie a Gianfranco Carabelli, allora segretario generale, che fa suo il progetto. Nasce così la “Maratona del Gusto e delle Bellezze d’Italia”, la “vetrina itinerante” che si apre, di volta in volta, nelle grandi occasioni dove l’Atletica italiana, quale espressione anch’essa di identità e, quindi, del territorio, vuole vivere i successi con i suoi campioni.  

Un originale e straordinario strumento di comunicazione che ha la forza e la capacità di presentare, raccontare, comunicare il gusto e il bello che il territorio italiano esprime.

Uno strumento fondamentale perché strategico per la comunicazione, soprattutto di quelle realtà così ricche di significati e di eccellenze legate alla storia ed alla cultura; al contesto paesaggistico-ambientale; alle nostre tradizioni legate alle feste, ai riti, e, soprattutto, alla cucina particolarmente  ricca di diversità e di peculiarità per avere prodotti unici per qualità e tipicità.

Abbiamo, nel corso delle esperienze vissute con grande entusiasmo, messo allo scoperto la centralità del territorio fino a renderlo minimo comune denominatore o, se volete, anello di una catena che vede da una parte l’Atletica – la poesia secondo Montale – e dall’altra l’alimentazione con la possibilità di avere cibo garantito di qualità, che, per quanto ci riguarda, è da trovare nell’origine, cioè nel territorio.

La qualità e la tipicità espressa dalle nostre eccellenze Dop e Igp che per l’Italia rappresentano, insieme alla biodiversità e alla produzione biologica, primati nei confronti degli altri 26 Paesi dell’Europa e cioè la testimonianza della bontà dei nostri territori e della bravura dei nostri produttori e/o trasformatori.

E così che abbiamo cantato questi primati in Slovenia, Germania, Austria, Italia, Spagna, America, Belgio, e lo abbiamo fatto con i seminari, le presentazioni, le pubblicazioni, convinti che essi sono i garanti della qualità di cui ha bisogno una sana alimentazione, ma non solo, sono, anche, una straordinaria possibilità per far capire l’importanza del territorio e la sua necessità di salvaguardarlo e tutelarlo.

Una necessità e un’urgenza, oggi, per i valori che esprime, non ultima la ruralità e la possibilità di mantenere in vita l’agricoltura e, con essa, quel ricco patrimonio di storia e di cultura, di valori che hanno la forza della sobrietà, del tempo, del rapporto con la natura, cioè gli antidoti del consumismo e dello spreco; la forza per riprendere il cammino minato dalla pesante crisi.

In questo senso la adesione di una grande organizzazione professionale dell’agricoltura, la Cia, e la sua preziosa e intensa collaborazione insieme all’Enit, all’Ice, a Buonitalia, a Regioni e province, Camere di Commercio e tanti produttori singoli e associati.

Siamo diventati naturali promotori, con la capacità di Massimo, Antonio, Federico, Adriano, gli chef di Casa Italia, della Dieta Mediterranea, oggi patrimonio dell’umanità, che onora la nostra cultura e l’abbiamo addolcita con l’abilità di un maestro di pasticceria, Paolo, testimone di quella fonte di essenza Dop per i profumi e, non meno, per i dolci, che è il Bergamotto di Reggio Calabria.

Una stupenda avventura, grazie alla Fidal del presidente Arese e del segretario generale Montalbone; alla sua Fidal Servizi, nelle mani di Rossi e di Grandi, che ha tutta la voglia di continuare la sua corsa per vivere e far vivere ad altri mondi i profumi e i sapori espressi, insieme alla bellezza, dai mille e mille territori di questa nostra incantevole Italia.

Una stupenda avventura anche quella vissuta di recente a Gent, in Beglio, dove, insieme a Giovanni Esposito e Diego Di Paolo, abbiamo raccontato le emozioni  che ci dà questo nostro Paese con i suoi colori, la sua memoria, i suoi profumi ed i suoi sapori e lo abbiamo fatto alla presenza insieme del nostro Ambasciatore e di ospiti qualificati nel campo del turismo e dell’enogastronomia. Ancora una volta dimostrando che è tempo di dare a questo strumento il respiro necessario della programmazione e l’obiettivo anche della commercializzazione, cioè come renderlo parte di una strategia di marketing di cui hanno bisogno le nostre aziende e la stessa Fidal. E non solo, l’intero sistema Italia che ha bisogno urgente di aggiornamento e nuovi adattamenti. Per fare questo c’è bisogno di un altro nome che dia più forza e chiarezza di quello attuale, Maratona, e diventi in poco tempo anche il logo di quella vetrina particolare ed esclusiva di tutte le eccellenze che il territorio italiano esprime.

Potrebbero interessarti

Mondo

Campagna olearia ancora ferma in Spagna a ottobre: prodotte 41 mila tonnellate di oli di oliva

Prosegue senza sosta un buon ritmo di vendite per l'olio di oliva dalla Spagna mentre si aspettano offerte migliori da Portogallo e Tunisia, con importazioni ridotte ai minimi. La produzione cresce del 20% a ottobre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente

17 novembre 2025 | 16:00

Mondo

L'olivo è simbolo di pace: ce n'è un gran bisogno nel mondo

Piantare un ulivo a Hiroshima non è solo un gesto simbolico ma un impegno concreto verso il futuro. L’ulivo è un messaggio di pace che parla la lingua universale della vita

17 novembre 2025 | 15:00 | Pasquale Di Lena

Mondo

In Grecia tempo fino al 31 maggio per dichiarare la produzione di olio di oliva dell'anno precedente

Le dichiarazioni annuali dei produttori saranno controllate a campione. L'obbligo scatta dalla prossima campagna olearia. Le sanzioni applicabili per la non conformità sono rinviate al 1 ottobre 2027

16 novembre 2025 | 09:00

Mondo

L'export spagnolo di olio d'oliva: 413 mila tonnellate fuori dall'Unione europea

Tra i mercati al di fuori dell'Unione Europea dell'olio spagnolo, spiccano tra gli altri Stati Uniti, Giappone, Cina, Messico, Australia o Brasile. La commercializzazione di olio d'oliva nella stagione 2025/26 sarà di circa 1,6 milioni di tonnellate

12 novembre 2025 | 14:00

Mondo

Quasi fatta per la cucina italiana Patrimonio Unesco

Qualora il giudizio tecnico dovesse essere confermato a dicembre dal Comitato politico di New Delhi, la cucina italiana sarebbe la prima cucina al mondo ad ottenere, nel suo complesso, il riconoscimento Unesco

12 novembre 2025 | 13:00

Mondo

Le mani di Dcoop su Pompeian: così controlla il 20% dell'olio di oliva negli Stati Uniti

Il dramma della siccità colpisce duramente l'olivicoltura spagnola, causando un grave problema di volumi per rafforzare il settore oleicolo. Con l'acquisizione di Pompeian Dcoop vuole continuare a conquistare posizioni nel mercato statunitense

11 novembre 2025 | 12:00