Italia
Vendemmia, in Sicilia registrato -50% sulla produzione
Acli Terra regionale denuncia: “le uve vengono pagate pochissimo”. Il presidente Nicola Perricone lancia una strategia in due mosse
04 settembre 2010 | C. S.
Secondo la legge di mercato se il prodotto diminuisce il suo prezzo dovrebbe aumentare. Così accade sempre quando ci sono periodi siccitosi o grandinate che compromettono il raccolto di frutta e verdura, anche se a volte la differenza di prezzo viene percepita più dai consumatori che dai grossisti che acquistano la merce dai produttori.
E lo stesso sta accadendo in Sicilia per questa vendemmia. Lo rende noto Acli Terra Sicilia, l'associazione professionale agricola che ha condotto un'indagine a tappeto in tutta l'Isola per mettere in luce eventuali distorsioni nel mercato delle uve. E le ha trovate.
âLa campagna 2010 in Sicilia è certamente condizionata da alcuni fattori che hanno determinato una riduzione della produzione di uve di circa il 50%â, spiega il presidente, Nicola Perricone. Che prosegue: âIncidono sulla produzione sia la âvendemmia verdeâ che riduce, con circa 10.000 ettari interessati, la produzione di uva di circa 900.000 quintali, sia i premi per lâestirpazione definitiva che hanno ridotto la superficie vitata siciliana di 5000 ettari in due anniâ.
In questo contesto gli aspetti positivi di un andamento climatico favorevole e di una eccellente qualità delle uve, potrebbero far presagire un incremento del prezzo dellâuva con conseguente incremento del reddito per le imprese.
Ma in realtà ciò non accade. âDa una prima indagine non sembrano esserci, rispetto al 2009, marcati incrementi sui prezzi delle uve sia per i vitigni autoctoni che per gli internazionaliâ, annuncia, âallora, togliere materia prima dal circuito produttivo siciliano è un vantaggio per le nostre aziende o uno spazio in più per i produttori di altre regioni che rispetto al 2009 incrementano la produzione mediamente del 5%?â
Secondo Perricone il problema è tutto commerciale, professionale e di organizzazione. âNon si può pensare di ridurre la produzione con interventi di piccola entità con il risultato che le uve siciliane vengono deprezzateâ, spiega, âA questo punto chi non produce riduce le perdite, chi produce e realizza prodotto rischia invece di perdere due volte. Siamo alla paralisi⦠rischiamo tra cinque anni di ritrovarci senza imprese e senza persone che investono nel settore agricoloâ.
Perricone lancia una strategia in due mosse. âPrima di tutto, lâimpresa agroalimentare deve avere un management adeguato alle esigenze di un mercato globale e quindi necessita di interventi mirati come la possibilità di chiudere la filiera, lâorientamento al marketing, la formazione, lâintroduzione delle innovazioni, lâapertura verso nuovi mercati potenziali, il potenziamento di azioni di valorizzazione del prodotto siciliano di qualità â.
Il secondo passo: âOccorre puntare verso la creazione di organismi (anche a partecipazione pubblica) che, utilizzando personale qualificato e strategie mirate, svolgano lâazione di commercializzazione attraverso la tutela e la promozione per le aziende familiari di piccole dimensioni che non hanno cultura imprenditoriale ma che rappresentano il territorio, che nel complesso producono quantità e qualità , e che per le loro dimensioni e per cultura si affidano a pseudo commerciarti traendo dei prezzi a dir poco vergognosiâ.
âIn definitivaâ, conclude Perricone, âoccorro interventi puntuali, con una politica di sostegno regionale e nazionale finalizzata a dare strumenti e opportunità alle numerose famiglie, ai tanti giovani che dallâagricoltura vogliono trarre la loro fonte di reddito, che del territorio vogliono essere i promotori e gli attori principaliâ.
Fonte: Annalisa Ricciardi
Potrebbero interessarti
Italia
Flavor Culturadigusto: gli assaggiatori italiani di olio di oliva e non solo con nuove energie

Flavor Culturadigusto, un’Associazione di Assaggiatori Professionisti, nata nel dicembre 2012, con Soci in tutta Italia fino ad oltre oceano, con competenze in numerosi ambiti dell’analisi sensoriale, dall’olio a pasta, miele, vino, cioccolato, birra, salumi, formaggi
09 luglio 2025 | 10:00
Italia
La tutela del valore del Pinot Grigio Doc grazie alla gestione dell'offerta

Deliberata la riduzione della resa massima di uva per ettaro da 180 a 170 quintali e confermata la misura dello stoccaggio amministrativo, già adottata negli ultimi anni come strumento per governare l’offerta e dare equilibrio al mercato
09 luglio 2025 | 09:00
Italia
Nuovo disciplinare di produzione per il vino Orvieto Doc

Sarà possibile produrre Orvieto Doc con gradazione alcolica minima di 10 gradi. La nuova possibilità rappresenta una risposta concreta all’evoluzione del clima, dei consumi e dei mercati
08 luglio 2025 | 15:00
Italia
Frutta e Verdura nelle Scuole: 14 milioni di euro per incentivare ed educare sane abitudini alimentari nelle scuole primarie

Il programma, promosso dall'UE, ha l'obiettivo di incentivare lo sviluppo di abitudini alimentari sane tra gli alunni delle scuole primarie, attraverso la distribuzione gratuita di frutta e verdura di qualità e la realizzazione di attività educative
07 luglio 2025 | 13:00
Italia
I frantoi oleari devono contare di più in Italia e in Europa

Passaggio di consegne tra Elio Menta e Michele Librandi a capo della principale associazione di frantoi oleari italiani. Più di 300 soci che guardano a innovazione, mercato e futuro del settore dell’olivo e dell’olio in Italia
03 luglio 2025 | 15:00
Italia
Quarant'anni di truffe sull'olio di oliva: confiscati solo 1,6 milioni di euro

Al famoso imprenditore oleario di Cerignola sono stati confiscati, dopo il sequestro nel 2024, beni per 1,6 milioni di euro. Ma quanti sono stati i guadagni in quarant'anni di attività illecite sull'olio di oliva?
03 luglio 2025 | 10:00