Italia

Lunigiana, agricoltori ranger per pulire le strade montane

12 dicembre 2009 | C. S.

Coldiretti rilancia il ruolo degli “Agricoltori ranger” per tutelare, difendere e mantenere il territorio provinciale, in particolare quello lunigianese. Ma anche nella manutenzione delle strade montane delle aree più difficili e remote della Provincia che rimangono marginali e spesso, abbandonate. Vertice tra Coldiretti e l’Assessore Provinciale alla Viabilità, Loris Rossetti, nel contesto delle consultazioni con le categorie economiche in corso da alcune settimane.

Al centro dell’incontro le opportunità offerte dalla legge di orientamento (decreto legislativo n. 228 del 2001) che consente agli agricoltori di svolgere attività funzionali alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, anche attraverso l'utilizzo dei mezzi agricoli. L’esperienza di partenza: il successo del progetto europeo “Agricoltori Ranger”, i famosi agricoltori hi-tech, primo nel suo genere in Europa, che ha coinvolto la Comunità Montana della Lunigiana e la società di servizi Impresa Verde Massa-Carrara, proprio negli anni in cui Rossetti era Presidente della Comunità. Gli agricoltori ranger sono stati dotati, nella fase di sperimentazione, di un palmare dotato di molteplici funzioni, tra cui la possibilità di scattare foto e girare brevi video oltre che mandare messaggi e comunicazioni, per segnalare gli incendi durante l’ultima stagione estiva.

“Un progetto che ha dimostrato – come ha ricordato Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti - l’importanza del contributo offerto dagli agricoltori come custodi dell’ambiente e della biodiversità, grazie anche al contributo delle tecnologie informatiche”. Si tratta - secondo Coldiretti – di continuare su questa strada, estendendo le collaborazioni fra pubblico e privato anche alla manutenzione dei tratti viari situati nelle zone più impervie e remote della Provincia. “Come testimoniato – ha ricordato Tongiani - da esperienze anche a noi vicine in Toscana, l’affidamento delle piccole manutenzioni stradali ai titolari di imprese agricole contermini, nelle forme consentite dalla legge, risulta conveniente sotto il profilo economico, ed efficace sotto il profilo della qualità e frequenza degli interventi. Interventi che, per la loro modesta entità, risultano di scarso interesse per le imprese di settore, mentre possono contribuire utilmente a rafforzare la vocazione multifunzionale delle imprese agricole, favorendone il radicamento e in ultima analisi la permanenza all’interno del territorio”.

L’Assessore Rossetti ha confermato la volontà politica di intraprendere il percorso da parte dell’Amministrazione provinciale, e si è impegnato a predisporre un protocollo d’intesa con le associazioni agricole locali, finalizzato a introdurre i necessari meccanismi operativi di selezione e valutazione delle candidature. “Sono sempre stato convinto – ha dichiarato Rossetti – che il futuro delle aree rurali debba essere legato al contributo attivo di chi le abita. Da parte mia, non da oggi, ho sostenuto, anche attraverso finanziamenti europei tramite la Comunità Montana e con l’istituzione del Parco dell’Appennino, l'intento di coniugare il rispetto, la valorizzazione e la salvaguardia dell'ambiente con lo sviluppo sostenibile. A questo riguardo – ha concluso Rossetti - devo ammettere che la Coldiretti è da tempo in prima linea nella sperimentazione di nuove e più avanzate forme di promozione agricola ed ambientale, con particolare riguardo alla valorizzazione dei prodotti locali ed all'ammodernamento strutturale delle aziende”.



Fonte: Andrea Berti

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