Italia

Padova scommette sul rilancio della propria olivicoltura

Padova scommette sul rilancio della propria olivicoltura

Nella provincia veneta attive 400 aziende olivicole per una produzione annuale è di circa 20mila quintali di olive, da cui si ottengono 2.500 ettolitri di olio extravergine di oliva. Le varietà sono Rasara, Leccino, Pendolino, Frantoio

05 giugno 2025 | 12:00 | C. S.

Generalmente quando si pensa all'olivicoltura del Veneto ci si concentra sul lago di Garda ma in realtà vi sono anche altre aree che meritano attenzione. Tra queste quella dei Colli Eugenai e della provincia di Padova.

La provincia di Padova contribuisce per il 20% alla superficie olivicola del Veneto, con circa 450 ettari coltivati.
Sono attive circa 400 aziende agricole nel settore olivicolo. La produzione annuale è di circa 20mila quintali di olive, da cui si ottengono 2.500 ettolitri di olio extravergine di oliva: la resa media è di circa 9,45%. L'olio extravergine di oliva prodotto nei Colli Euganei rientra nella Dop "Veneto Euganei e Berici", riconoscimento che ne certifica la qualità e l'origine geografica, tra le principali varietà coltivate nella zona si annoverano: Rasara, Leccino, Pendolino, Frantoio. Queste cultivar contribuiscono a conferire all'olio caratteristiche organolettiche distintive, apprezzate sia a livello nazionale che internazionale. 
"L’olio d’oliva non è solo un prodotto agricolo - dichiara il consigliere delegato all’Agricoltura Vincenzo Gottardo - ma è espressione del paesaggio, della storia e dell’identità culturale del nostro territorio. Formazione, innovazione e visione - conclude Gottardo - sono le chiavi per dare nuovo slancio a un comparto che ha radici antiche, ma un futuro da scrivere. La Provincia di Padova sarà parte attiva di questo percorso, sostenendo con determinazione gli olivicoltori e custodendo un patrimonio che appartiene a tutti noi"

Il settore, infatti, si trova oggi a fronteggiare importanti sfide: il cambiamento climatico, l’instabilità dei prezzi, la dimensione ridotta delle aziende (oltre il 40% con meno di 2 ettari), e una percezione ancora debole del valore reale dell’extravergine da parte dei consumatori. In un contesto in cui la produzione regionale ha subito un calo significativo, nonostante la riduzione minima delle superfici coltivate, serve un’azione coordinata e lungimirante.

Potrebbero interessarti

Italia

L'olio di oliva umbro si promuove negli alberghi

L’accordo si inserisce in un quadro più ampio che vede il territorio umbro sempre più protagonista nel panorama del turismo esperienziale e consapevole. L'Umbria è benchmark in Italia nel comparto del turismo dell'olio

06 giugno 2025 | 09:00

Italia

Il podcast che celebra il valore umano e sociale della pizza

Undici episodi per undici ritratti di pizzaioli tra emozioni, aneddoti e storie di vita per un racconto corale sull’anima autentica della pizza. Sarà Franco Pepe ad aprire la galleria di ritratti

04 giugno 2025 | 18:00

Italia

A fuoco la Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia

Devastante incendio ll’università della Tuscia di Viterbo: le fiamme si sono propagate sul tetto della facoltà di Agraria e hanno interessato anche il piano sottostante dove ci sarebbero dei laboratori

04 giugno 2025 | 13:40

Italia

I cosmetici ricavati dall'olivo: l'esempio ligure

L’ombretto, lo scrub e l’eyeliner “Sciamàda” dalla polvere micronizzata del seme dell’oliva e crema illuminante, struccante dagli estratti di foglie di olivo, ricchi di composti antibatterici

03 giugno 2025 | 11:00

Italia

11 milioni e 900 mila euro ai viticoltori toscani per la promozione

Le aziende del settore vitivinicolo toscane interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo fino al 15 luglio. Il limite massimo di contributo pubblico per ciascun progetto non potrà superare i 500.000 euro

03 giugno 2025 | 10:00

Italia

Pagati da Agea 100 milioni di euro agli agricoltori italiani

Le regioni interessate sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta. Pagare 120 mila domande PAC

02 giugno 2025 | 15:00