Italia

Portarsi il pranzo da casa fa risparmiare fino a circa 3.200 euro all'anno

Portarsi il pranzo da casa fa risparmiare fino a circa 3.200 euro all'anno

Pranzare fuori può arrivare a costare addirittura circa il 20% del reddito lordo mensile. Milano, Monza-Brianza e Parma sul podio delle città dove portarsi il pranzo fa risparmiare di più in termini assoluti

04 dicembre 2025 | 12:00 | C. S.

Guadagnare due mensilità in più? Per alcuni è possibile, basterebbe solo rinunciare al pranzo fuori, che può arrivare a costare addirittura circa il 20% del reddito lordo mensile. Una questione a volte più di educazione finanziaria che di sacrifici. Chi sceglie di prepararsi il pranzo – la famosa "schiscia" – può risparmiare in media 263€ al mese, quasi 3.200€ su base annua[1]. Se lo confrontiamo con lo stipendio medio netto mensile - che in Italia si attesta tra 1.700 e 1.850€ (Fonte ISTAT - parliamo di quasi due mesi di busta paga in più. Non male per chi pensa che "tanto sono solo pochi euro al giorno".

La differenza in termini di spesa è enorme: basti considerare che un piatto di pasta, un'acqua, un caffè fuori costano in media 16€ al Nord, 13€ al Sud[2]. A casa, appena 1,7€[3]. Portarsi il pranzo a lavoro non fa bene quindi solo alla salute ma anche al portafogli. È quanto emerge dall'analisi di Bravo – fintech leader nella gestione del debito, che ha messo a confronto il costo della pausa pranzo fuori con quello del pranzo preparato a casa.

Risparmio record al Nord, +670€ rispetto al Sud: la classifica regionale

Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria e Trentino-Alto Adige sono le regioni dove potenzialmente si può risparmiare di più (a circa 3.500€). In fondo alla classifica troviamo Puglia, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo (tutte poco sotto i 2.800€), con un divario di quasi 670€ all'anno rispetto al Nord. Tra le prime 20 città per risparmio assoluto dominano Lombardia (6 città), Emilia-Romagna (4), Piemonte e Veneto (3 ciascuna). Le regioni meridionali sono quasi del tutto assenti nella parte alta della classifica, complici le retribuzioni più basse e i costi inferiori della ristorazione. La situazione si ribalta però analizzando il risparmio in percentuale sulla busta paga.

Milano, Monza e Parma: dove la “schiscia” fa risparmiare di più. Vibo Valentia in fondo

In termini assoluti, le città dove portarsi il pranzo da casa fa risparmiare di più sono concentrate al Nord. Milano, Monza-Brianza, Parma, Modena e Bologna guidano la classifica con un risparmio annuo di 3.630€ ciascuna. Milano, con una retribuzione mensile lorda di circa 2.780€ (la più alta d'Italia), rappresenta il caso emblematico di come il peso della spesa alimentare quotidiana resti rilevante anche con stipendi più alti. Sul fronte opposto, tutte le città del Sud e alcune del Centro si attestano sui 2.760€ all'anno di potenziale risparmio. Il minor risparmio in valore assoluto è dovuto principalmente al costo più basso del pranzo fuori, che rende la differenza con la schiscia meno marcata in termini monetari, ma comunque significativa rispetto al reddito locale.

Vibo Valentia, Grosseto e Imperia: dove la “schiscia” pesa di più sulla busta paga

Infatti, se si analizza il risparmio non in valore assoluto, ma in percentuale sulla retribuzione mensile lorda, la classifica si ribalta completamente. Vibo Valentia conquista il primo posto: qui chi si porta il pranzo da casa risparmia il 22,3% della propria busta paga mensile, circa 243€ su 1.090€ di retribuzione lorda. Seguono Grosseto (21,5%) e Imperia (21%). Queste sono le città dove rinunciare al pranzo fuori ha l'impatto più significativo sul bilancio familiare in termini relativi. Milano, nonostante sia in testa per risparmio assoluto, si posiziona ultima nella classifica percentuale con appena il 10,8%: pur essendo il risparmio elevato in valore assoluto, pesa meno rispetto a una busta paga più alta. In molte città del Sud e in alcuni centri più piccoli del Centro-Nord, l'incidenza della schiscia sul budget mensile è decisamente più rilevante.

Quasi due stipendi in più: l'educazione finanziaria parte dalle piccole cose, come la schiscia

"A volte l'educazione finanziaria non riguarda investimenti o grandi prestiti, ma anche le piccole scelte quotidiane – ha dichiarato Santiago Onate Verduzco, Country Manager di Bravo in Italia. Portarsi il pranzo da casa invece di mangiare fuori può sembrare un gesto banale, ma nell'arco di un anno si traduce in un risparmio di quasi due mesi di stipendio. È esattamente il tipo di consapevolezza che in parte manca nel Paese. Spesso il sovraindebitamento nasce proprio da qui, dall'accumulo di piccole spese che sembrano irrilevanti ma che nel tempo diventano insostenibili. Non si tratta di fattori culturali o di scarsa istruzione, ma di una banale mancanza di consapevolezza sulle spese quotidiane e dell'assenza di una pianificazione chiara degli obiettivi di risparmio. Oltre ad aiutare nel concreto le persone a uscire da situazioni di sovraindebitamento, abbiamo ampliato il nostro impegno attraverso le Bravo Academy: percorsi di educazione finanziaria con cui vogliamo portare i nostri clienti a prendere decisioni più consapevoli, a partire dalle abitudini quotidiane. Perché la vera libertà finanziaria inizia dal controllo delle proprie spese, anche quelle apparentemente insignificanti.”

Potrebbero interessarti

Italia

Primi sequestri di olio extravergine di oliva senza tracciabilità: 14 mila litri bloccati a Lecce e Bari

Dopo le denunce sul calo anomalo del prezzo dell'olio extravergine di oliva sono così iniziate le prime operazioni del sistema dei controlli per colpire i traffici illeciti di olio. Sequestri a Bari e a Lecce per 14 mila litri

04 dicembre 2025 | 11:28

Italia

L'olio extravergine di oliva come volano per il Made in Italy di qualità

Le ricerche del Censis e di NielsenIQ confermano che l'olio extravergine di oliva è un volano importante per il Made in Italy di qualità. Nell'ultimo anni i segmenti premium hanno registrato una crescita più rapida rispetto all'anno precedente, sia in valore che in unità

03 dicembre 2025 | 16:00

Italia

No all’integrazione della PAC nel Fondo unico

Le Regioni italiane all'unanimità si esprimono contro l’accorpamento della PAC nel nuovo Fondo Unico. Il documento della Conferenza delle Regioni evidenzia almeno tre obiettivi verso cui orientare la collaborazione istituzionale con il Governo

03 dicembre 2025 | 09:00

Italia

Fino al 7 gennaio il Natale a Corato

La più grande è il patrocinio della Regione Puglia al Villaggio di Babbo Natale, un riconoscimento che premia l’impegno degli anni passati. Il Villaggio sarà ampliato e abbraccerà tutto il centro storico, diventando un vero fulcro delle attività natalizie

02 dicembre 2025 | 18:00

Italia

Promozione e controlli fondamentali per tutela del valore dell’olio di oliva italiano

Formulate proposte utili al perfezionamento della tracciabilità, ma l’altro punto che ha visto tutti concordi al Tavolo olivicolo, oltre all’apprezzamento per i controlli che si fanno in Italia, è stato quello della necessità di intensificare la promozione

01 dicembre 2025 | 18:30

Italia

Grande successo per l’inaugurazione della Sala di Analisi Sensoriale Prim’Olio a Palmi

La nuova Sala di Analisi Sensoriale rappresenta un traguardo importante e un punto di partenza per nuove attività di formazione, cultura e divulgazione nel mondo dell’extravergine, soprattutto calabrese

30 novembre 2025 | 14:00