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Viaggiare su un filo d’olio: l'extravergine di oliva diventa un'occasione di riscatto sociale

Viaggiare su un filo d’olio: l'extravergine di oliva diventa un'occasione di riscatto sociale

Le bottiglie prodotte presso la casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”, non destinate alla vendita ma donate in beneficenza alle Istituzioni, veicolano un messaggio potente: anche dietro le mura di un carcere può nascere qualcosa di prezioso

24 giugno 2025 | 11:00 | C. S.

Si chiama “La Rupe” l’olio extravergine d’oliva estratto dai frutti degli alberi della casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” e raccolti dai detenuti. Si tratta del progetto di rieducazione “Viaggiare su un filo d’olio” nato dalla collaborazione tra l’istituto di pena e una nota azienda di olivicoltura del territorio.

La presentazione ufficiale dell’olio extravergine d’oliva “La Rupe” si è svolto alla presenza di Anna Puci, Direttore della Casa Circondariale, Giuseppe Di Miceli, responsabile dell’area trattamentale, dell’agrotecnico dell’istituto Giovanni Alati e dell’agronomo Matteo Vetro per Val Paradiso, insieme a Massimo Carlino, titolari dell’azienda, con la conduzione del giornalista Adalberto Catanzaro. E’ stata l’occasione per esporre con legittimo orgoglio i risultati ottenuti, riflettere sull’impatto del progetto e annunciare le novità in programma per la prossima edizione. 

Avviato nell’autunno 2024, “Viaggiare su un filo d’olio” ha rappresentato un esempio virtuoso di agricoltura sociale, trasformando un uliveto in una opportunità di riscatto e formazione. I quattro detenuti hanno potuto sperimentare la fatica del lavoro, il valore della collaborazione e la bellezza del prendersi cura.

Le bottiglie prodotte, non destinate alla vendita ma donate in beneficenza alle Istituzioni, veicolano un messaggio potente: anche dietro le mura di un carcere può nascere qualcosa di prezioso, capace di raccontare impegno, altruismo e desiderio di riscatto. 

Per il 2025 l’iniziativa si arricchirà con un modulo formativo avanzato, volto a trasmettere ai detenuti conoscenze sull’intera filiera dell’olio d’oliva: dalla raccolta alla trasformazione, fino alla progettazione dell’etichetta e alla promozione del prodotto sui canali digitali e social. 

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