Italia
Premio Ranieri Filo della Torre: la valorizzazione culturale dell’olivicoltura italiana

Un evento importante per raccontare la coltura e la cultura dell’olio quello promosso da Pandolea che premia le migliori tesi di laurea o di dottorato e le migliori opere letterarie sull'olivo e l'olio
13 maggio 2025 | 13:00 | C. S.
Valorizzare il mondo dell’olivicoltura sul piano scientifico, artistico e letterario. Con questo obiettivo, è tornato anche quest’anno il Premio “Ranieri Filo della Torre” promosso dall’Associazione Pandolea. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si è tenuta a Roma, ospitata da Cia-Agricoltori Italiani nel suo Auditorium “Giuseppe Avolio”.
“Siamo lieti di ospitare nella nostra sede questo Premio, giunto alla sua ottava edizione -ha detto in apertura la presidente di Donne in Campo-Cia, Pina Terenzi-. È un evento importante per raccontare la coltura e la cultura dell’olio, riconoscere l’impegno e il lavoro che c’è dietro, rimarcare la presenza femminile nel settore e, soprattutto, coinvolgere e appassionare le nuove generazioni, che sono il futuro del Paese”.
“Appoggiamo da sempre questo Premio -ha aggiunto la referente del settore olivicolo di Confagricoltura, Palma Esposito- condividendone gli obiettivi: da un lato ricordare Ranieri Filo Della Torre, un gigante dell’olivicoltura italiana, dall’altro promuovere il connubio tra cultura e olio, mettendo insieme tutte le sue sfaccettature, dalla scienza all’arte alla letteratura, e puntando sulla formazione dei giovani”.
“Si tratta di un’iniziativa fondamentale -ha spiegato il presidente di AIFO-Associazione Italiana Frantoiani Oleari, Elia Pellegrino- perché guarda in avanti, ma portando la memoria di una persona che ha fatto davvero bene al comparto”.
Per la capo panel del concorso Ramoscello d’Oro 2025, Sabrina Lucchetti, “questo Premio, come la nostra competizione, sono strumenti per dare valore all’olio e scoprire tutte le sue eccellenze, sotto ogni punto di vista”.
“L’emozione è sempre la stessa, anche se siamo arrivate all’ottavo anno del Premio -ha dichiarato la presidente di Pandolea, Loriana Abbruzzetti-. Non ci fermiamo, vogliamo continuare a celebrare l’olio, simbolo di pace, la sua storia millenaria che ha ispirato artisti, pittori, poeti, che ne hanno esaltato la bellezza, la resistenza, la sacralità. La cultura dell’olio è un patrimonio vivo che si rinnova di generazione in generazione, e noi vogliamo esserci e contribuire”. Abbruzzetti ha, quindi, ringraziato tutti coloro che, anche quest’anno, hanno aiutato Pandolea nell’organizzazione del Premio: “Grazie a Cia-Agricoltori Italiani, Orbis Editori, Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio e Lettori giULIVI per la collaborazione; grazie a Confagricoltura, CIHEAM Bari e Confagricoltura per il patrocinio; grazie a AIFO, Oliveti d’Italia e Ramoscello d’Oro per la sporsorship”.
“Ranieri si è sempre dedicato al settore dell’olio con coraggio, creatività e dedizione -ha concluso la moglie di Filo della Torre, Marida Iacona della Motta-. Questo Premio esalta e valorizza tutto questo, partendo proprio dai giovani”.
Due le sezioni del Premio, infatti, con quella scientifica dedicata appunto alle migliori tesi di laurea e/o dottorato sul tema. Sul podio, in questa edizione, Federica Falbo dell’Università della Calabria; Ludovica Morrieri dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ex equo con Addolorata De Santis dell’Università degli studi di Bari; Kevin Cornali dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Seconda sezione del Premio, quella letteraria, con oltre 40 opere arrivate sull’olivo e l’olio. Per il segmento Poesia, hanno vinto: Tiziana Monari, Milena De Magistris ex equo con Donatella Menolli, Vincenzo Mancino. Per il segmento Narrativa, la classifica ha visto Luca Prati al primo posto, seguito da Andrea Polini e Alessia Conflitti. Per il segmento Haiku, premiati, in ordine di graduatoria: Fiorenzo Fedrigo, Francesca Pecorella, Dennys Cambarau. Tutte le opere finaliste sono state inserire nell’antologia “L’olivo e l’olio elementi simbolo del Mediterraneo”.
Nell’occasione, si è tenuta anche la premiazione del concorso “Diploma d’argento” per la valorizzazione degli oli prodotti dagli Istituti agrari d’Italia. Vincitori, dal primo al terzo posto, l’Istituto G. Cavallini di Novara, l’Istituto Poppa-Rozzi di Teramo, l’Istituto Kennedy sezione agraria di Monselice.
Infine, sono stati assegnati 4 Premi speciali a personalità attive nel mondo della ricerca e della comunicazione che negli anni hanno collaborato con Pandolea: Francesca Romana Barberini, autrice e conduttrice radio tv; Fabiola Pulieri, giornalista; Ylenia Granitto, giornalista corrispondente di Olive Oil Times; Laura De Gara, prorettore vicario dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Hanno ricevuto opere offerte da artisti affermati a livello internazionale: Carlo D’Orta, Luisa Grifoni, Giovanni Ragone, Savina Tavano.
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