Italia 06/02/2023

Oltre 5 mila presenze alla Festa del Bio di Milano

Oltre 5 mila presenze alla Festa del Bio di Milano

Nel mondo vengono consumate ancora 4 milioni di tonnellate di fitofarmaci di sintesi, con un tasso di crescita annuo di oltre il 4%. Più attenzione al bio contro i cambiamenti climatici


Occorre modificare urgentemente le scelte alimentari, perché il cibo che scegliamo incide sulla salute delle persone e degli ecosistemi. Dalla Festa del BIO, che si è appena conclusa a Palazzo Giureconsulti nel cuore di Milano, è stato lanciato un messaggio importante: dobbiamo impegnarci tutti insieme per diminuire l’impatto ambientale passando da un modello intensivo all’approccio agroecologico.

Anche per quanto riguarda gli allevamenti occorre un cambio di passo, non basta migliorare le condizioni di vita del bestiame, si deve puntare su un’interpretazione dell’allevamento biologico che, partendo dal benessere animale, sia in grado di produrre vantaggi per l’ambiente e la salute, tutelando la biodiversità e valorizzando le razze locali. FederBio ha definito un modello di gestione avanzato e restrittivo lo “Standard High Welfare”, basato sull’ interconnessione tra la salute delle persone, delle piante, degli animali e del Pianeta. Anche dello standard si parla nel Quaderno di Cambia La Terra: “Allevamenti. Sostenibile non basta: il modello è quello del bio”, presentato durante l’evento milanese, che definisce lo stato degli allevamenti in Italia con proposte innovative per il miglioramento della zootecnia a vantaggio degli allevatori, della collettività e dell’ambiente.

Sul fronte antiparassitari, alla Festa del BIO è stato presentato l’Atlante dei Pesticidi curato della Coalizione #CambiamoAgricoltura che rivela come siano ancora troppe le sostanze chimiche di sintesi, anche quelle più pericolose, che vengono utilizzate: 4 milioni di tonnellate nel mondo con un tasso di crescita annuo di oltre il 4% dal 2015.

Di grande interesse, inoltre, il talk con i produttori agricoli biologici e biodinamici che hanno evidenziato l’impatto concreto dei cambiamenti climatici sulle produzioni aziendali e le priorità d’intervento necessarie per affrontare l’adattamento a tali cambiamenti.

I talk della tappa milanese della kermesse dedicata al biologico hanno trattato tematiche di grande attualità, seguite con particolare interesse dal numeroso pubblico presente. La Festa del BIO meneghina ha superato la precedente edizione di Bologna con oltre 5 mila persone che hanno voluto vivere una giornata all’insegna del biologico, visitando gli stand degli agricoltori di Campagna Amica, dell’Associazione Biodinamica e delle aziende di trasformazione presenti, seguendo i dibattiti, partecipando ai momenti ludici, degustando le specialità della Bio kitchen e le originali preparazioni realizzate nello show cooking di Daniele Resconi, chef e star di TikTok.

Tra i momenti clou il contest “BUONO. È BIO!”, che ha visto sfidarsi a colpi di creatività i 3 finalisti dell’Istituto Professionale Servizi per L'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera “Amerigo Vespucci” di Milano. Ad aggiudicarsi l’ambito Mestolino BIO e una fornitura di 100 chili di prodotti bio per l’istituto, è stata Veronica Busetti. Le sue “Fettuccine fresche ai cardoncelli con pesto di erbe e spuma di Parmigiano” hanno convinto l’esigente giuria presieduta da Tessa Gelisio.

“Siamo in una fase in cui è urgente e indispensabile un cambiamento nel modo di produrre e consumare cibo. La Festa del BIO ci consente di avvicinare i cittadini al bio per renderli più informati e in grado di scegliere responsabilmente per sé stessi e il Pianeta. L’Ue con il Green Deal punta fortemente sulla transizione ecologica per arrivare alla neutralità climatica nel 2050. Le strategie Farm to Fork e Biodiversità stabiliscono politiche ben precise per raggiungere l’obiettivo ambizioso di ridurre del 50% l’uso di pesticidi e antibiotici e raggiungere il 25% di superficie coltivata a bio entro il 2030. Da metodo agronomico, il biologico diventa lo strumento al centro delle politiche agricole del futuro, la punta più avanzata che tutela ambiente, clima e salute. Vanno però incrementati i consumi, da qui l’impegno della Festa del BIO di comunicare e informare in modo serio, chiaro, ma anche divertente e coinvolgente, i cittadini sui valori fondamentali del biologico, attraverso uno scambio diretto con il mondo delle associazioni biologiche e ambientaliste”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio.

di C. S.