Italia
Via libera del Tar ai decreti sui decreti del grano e pasta

L'obbligo di indicazione in etichetta del paese di coltivazione del grano e del Paese di molitura, non esclude l'indicazione del Paese di origine dell'alimento, trattandosi di obbligo aggiuntivo e non sostitutivo
27 gennaio 2023 | C. S.
Nessuna illegittimità nel decreto con il quale il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali e il Ministero dello Sviluppo Economico a metà 2017 hanno imposto ai produttori di pasta l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di coltivazione del grano e il Paese di molitura; e tutto ciò, al fine di garantire ai consumatori un'informazione completa e trasparente, funzionale a consentire una scelta libera e consapevole nell'acquisto dei prodotti agro-alimentari.
Il Tar ha ritenuto nel merito il ricorso infondato.
Respinti i vizi procedimentali relativi alla violazione delle disposizioni di rango comunitario. Per i giudici "è sufficiente rilevare come la mancata adozione da parte della Commissione europea degli atti esecutivi" del Regolamento di riferimento "non preclude allo Stato membro di dettare, nelle more, una disciplina nazionale corredata - come nel caso - dalla clausola di cedevolezza, di etichettatura dell'origine della materia prima per le paste di semola di grano duro, al fine di garantire una maggiore sicurezza e trasparenza verso i consumatori".
Con riferimento inoltre alle successive censure "inerenti vizi sostanziali per sviamento dell'interesse pubblico", per il Tar "deve osservarsi che l'obiettivo primario del decreto sia quello di rendere al consumatore informazioni chiare e trasparenti sull'origine dei prodotti alimentari, al fine di valorizzare la sua libera e consapevole scelta, coerentemente a quanto stabilito dal Regolamento UE n. 1169 del 2011".
Da ultimo, i giudici hanno ritenuto destituita di fondamento la dedotta violazione del Regolamento per il fatto che il decreto contestato ha prescritto d'indicare il paese di origine dell'ingrediente primario, ma non anche l'indicazione del paese di origine dell'alimento. "Al riguardo è sufficiente osservare - scrive il Tar - come l'obbligo di indicazione in etichetta del paese di coltivazione del grano e del Paese di molitura, non esclude l'indicazione del Paese di origine dell'alimento, trattandosi di obbligo aggiuntivo e non sostitutivo rispetto alle prescrizioni in materia di etichettatura".
Potrebbero interessarti
Italia
Vendemmia di alta qualità per il Lugana

Il Lugana DOC conferma una crescita costante in termini di qualità delle uve e impegno ambientale, con l’87% dei vigneti certificati secondo protocolli di sostenibilità
18 ottobre 2025 | 10:00
Italia
Dalle colline di Perugia il Fiocco Verde del Frantoio Berti

La conduzione, ora affidata nelle mani di Adamo e dei figli Luca e Silvia che si dedicano alla coltivazione degli olivi ma anche alla produzione di olio extravergine di oliva nel frantoio aziendale
17 ottobre 2025 | 18:30
Italia
Oro di Giano, dall'Umbria si celebrano i 10 anni con un Fiocco Verde

Claudia Pompilj ci invia la foto del suo primo olio della stagione che rappresenta anche la celebrazione dei 10 anni di attività: una piccola realtà di nicchia e di qualità
16 ottobre 2025 | 19:00
Italia
Il Fiocco Verde da Frantoi Redoro: il Veneto si presenta

Dai nomi degli avi nasce la denominazione dei Frantoi Redoro. La famiglia Salvagno, tipica dei popoli delle colline veronesi ed adatta a preservare la tradizione e la qualità dell’olio extra vergine di oliva veneto e italiano
16 ottobre 2025 | 18:45
Italia
L'olio extravergine di oliva Toscano IGP festeggia buone rese in frantoio

Il Consorzio di Tutela azzarda le prime stime: avremo una produzione di olio toscano IGP tra i 22 ed i 25 mila quintali di olio. Un risultato, dal punto di vista quantitativo, inferiore alla media degli ultimi cinque anni
16 ottobre 2025 | 12:00
Italia
L’area infetta da Xylella fastidiosa sia riconosciuta come zona svantaggiata

Danni devastanti a potenziale produttivo e paesaggio, desertificazione ambientale ed economica nei territori affetti da Xylella. CIA presenterà all’esecutivo la proposta di un emendamento all’attuale normativa
16 ottobre 2025 | 10:00