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Le cavallette invadono la Sardegna: richiesto stato di emergenza

Le cavallette invadono la Sardegna: richiesto stato di emergenza

La cavalletta che sta danneggiando i raccolti sardi non è autoctona. Dociostaurus maroccanus è originaria del marocco ma ormai ampiamente diffusa in Nord Africa, Asia occidentale e Europa meridionale

05 luglio 2022 | C. S.

Al momento sono stati toccati dall'invasione delle cavallette 40 mila ettari ma il conto sembra destinato ad aumentare se continuerà caldo e siccità.

L’invasione è partita dalla piana di Ottana, in provincia di Nuoro, si è estesa alla Valle del Tirso e ora riguarda i territori di oltre venti Comuni al centro della Sardegna.

La cavalletta che sta danneggiando i raccolti sardi non è autoctona. Dociostaurus maroccanus è originaria del marocco ma ampiamente diffusa in Nord Africa, Asia occidentale e Europa meridionale. I cambiamenti climatici sembrano aver favorito le cavallette e invece sfavorito i nemici naturali.

Per combattere l’invasione delle cavallette e per attivare le procedure per gli aiuti alle aziende agricole danneggiate è necessario quanto prima il riconoscimento dell’emergenza fitosanitaria per la Sardegna. Lo ha ribadito l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che oggi ha chiesto alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, di farsi interprete con il ministro Stefano Patuanelli “della necessità di affrontare tale emergenza con la dovuta celerità”, perché lo stesso esponente del Governo “trovi la possibilità di intervenire finanziariamente mediante il concorso del Fondo di solidarietà nazionale”.

“Da alcuni anni – ha spiegato l’assessore Murgia – si assiste in Sardegna a una recrudescenza del fenomeno delle invasioni delle cavallette della specie Dociostaurus maroccanus, una locusta comune in Sardegna, nota per le sue periodiche infestazioni in forma gregaria che causano enormi danni nei territori colpiti”.

La presenza in forma massiccia e dannosa è stata riscontrata principalmente nella Provincia di Nuoro, nei territori di Ottana, Noragugume, Sedilo, Silanus, Orotelli, Bolotana e in altri comuni limitrofi. L’area interessata dalle infestazioni supera i 40mila ettari.

“Il Servizio fitosanitario della Regione Sardegna – ha ricordato l’esponente della Giunta Solinas – sta da tempo lavorando alla soluzione della problematica in stretto raccordo con il Servizio fitosanitario centrale del ministero delle Politiche agricole. Contemporaneamente in Sardegna sono già state poste in essere delle azioni coordinate tra gli assessorati dell’Agricoltura e della Difesa dell’Ambiente, le Province interessate e l’agenzia Laore”.

“Lo scorso 28 giugno – ha aggiunto l’assessore – si è riunito il Comitato fitosanitario nazionale che ha esaminato e approvato la relazione presentata dalla Regione Sardegna sull’emergenza cavallette, passaggio obbligato in vista dell’adozione del provvedimento ministeriale per il riconoscimento dell’emergenza fitosanitaria come previsto dal decreto legislativo 19/2021”. Un atto “di fondamentale importanza per la Regione al fine di poter poi istituire uno specifico regime di aiuto con il quale affrontare sia il costo delle azioni di contrasto poste a carico dei privati dal Piano di azione sia il rimborso dei danni subiti dalle aziende agricole interessate al fenomeno”, ha concluso l’assessore Murgia

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