Italia

Operativo il primo pegno rotativo su olio extra vergine di oliva Dop

Operativo il primo pegno rotativo su olio extra vergine di oliva Dop

Un sostegno di liquidità utile per sostenere le produzioni d’eccellenza nonché per politiche di diversificazione come l’oleoturismo

22 novembre 2021 | C. S.

“Per la prima volta in Italia, grazie alla convenzione sperimentale studiata e sottoscritta dal Presidente del Movimento Turismo dell’Olio (MTO) Umbria, Franco Silvano Toni di Cigoli, e dal Direttore del Credit Agricole Toscana Umbria, Massimo Cerbai, è stato siglato il ‘pegno rotativo’ sull’olio extravergine d’oliva DOP sperimentalmente ed originalmente per i consorziati del MTO Umbria. Lo strumento finanziario è stato introdotto con un emendamento del MoVimento 5 Stelle al Decreto Cura Italia ed è operativo da febbraio 2021 per i prodotti agricoli e alimentari a denominazione di origine protetta o a indicazione geografica protetta, inclusi i prodotti vitivinicoli e le bevande spiritose”. Lo rendono noto i parlamentari M5S Paola Deiana e Filippo Gallinella, rispettivamente deputata della commissione Ambiente e presidente della commissione Agricoltura, presenti ieri all’incontro tenutosi nella splendida Villa Fabri di Trevi con il Movimento Turismo dell’Olio Umbria.

“Questo sostegno di liquidità alle imprese sarà utile per sostenerle nelle loro produzioni d’eccellenza nonché ad adoperarsi per politiche di diversificazione come quelle dell’oleoturismo, il cui decreto attuativo sarà firmato a breve dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e dal ministro del Turismo, Massimo Garavaglia – aggiungono i due parlamentari che ne hanno illustrato le potenzialità durante l’incontro – Al pari dell’enoturismo, a breve anche nei frantoi si potranno degustare le diverse tipologie di olio, anche in abbinamento ad alimenti; visitare i luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo e mettere in piedi iniziative a carattere didattico e ricreativo”.

“Crediamo fortemente che la valorizzazione delle produzioni olivicole del territorio e delle aree ad alta vocazione olivicola, al centro del decreto, sia un’opportunità di crescita sia per gli stessi operatori del settore sia per chi sceglie di vivere questa offerta esperienziale” concludono.

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