Italia

Il mondo del vino italiano in allarme per il Prosek

Il mondo del vino italiano in allarme per il Prosek

Bisogna informare il consumatore e accrescere la sua consapevolezza al consumo. Il tema della promozione è centrale perché il consumatore va informato e non condizionato

05 ottobre 2021 | C. S.

Le problematiche legate al rischio di esclusione dei prodotti vitivinicoli dall'accesso ai fondi di promozione previsti dalla nuova riforma europea dei prodotti agricoli, la definizione del programma di promozione istituzionale del vino italiano nel mondo, lo standard value e la questione del Prošek croato. Sono stati questi i temi al centro del tavolo della filiera vitivinicola convocato oggi in videoconferenza dal Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli e a cui ha preso parte il Sottosegretario Gian Marco Centinaio con delega al vitivinicolo, i presidenti di Assoenologi, Cia, Confagricoltura, Copagri, Federdoc, Federvini, Unione Italiana Vini e il coordinatore gruppo vino di Alleanza delle Cooperative Italiane.

"Il Mipaaf e tutto il Governo non possono permettere che vi siano elementi che vadano a incidere su un settore centrale della politica economica del Paese", ha sottolineato il Ministro Stefano Patuanelli intervenendo al tavolo.

Quanto alla promozione del vino all'estero, Patuanelli ha ribadito che "non si può mettere in discussione il valore della sana promozione del vino. Bisogna informare il consumatore e accrescere la sua consapevolezza al consumo. Il tema della promozione è centrale perché il consumatore va informato e non condizionato. E' la stessa battaglia che portiamo avanti contro il Nutriscore, un sistema che condiziona anziché informare". Infine, per quanto riguarda la questione della registrazione della menzione del Prošek croato, il Ministro ha sottolineato che "non si può istituzionalizzare l'Italian Sounding".

"E' necessario andare in Europa tutti con la stessa voce", ha aggiunto infine il Sottosegretario Gian Marco Centinaio. "Abbiamo deciso di dare una impostazione giuridica a questa partita che riguarda tutte le denominazioni. Se si cede sul Prošek rischiamo di aprire una falla in tutte le denominazioni italiane ed europee".

L’assessore all’Agricoltura della Regione del Veneto ha partecipato in videoconferenza, assieme ai colleghi assessori del Friuli Venezia Giulia e del Piemonte, all’audizione in Senato, nella Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare, per affrontare la questione legata al riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prošek.

“Il nostro vuole essere un grido di allarme affinché, in futuro, non si presentino dei casi simili – fa sapere l’assessore del Veneto -. Dobbiamo reagire in maniera corale, creando un gruppo di lavoro che sostenga, soprattutto nelle sedi europee, un’azione collettiva contro questa richiesta che è evidente che creerà dei precedenti”.

“A preoccuparci non è la concorrenza, ma il principio che sta dietro alla menzione – continua l’Assessore all’Agricoltura -. I numeri testimoniano che siamo una realtà solida: sono oltre 24mila le aziende produttrici di Prosecco tra Veneto e Friuli, 9 le province interessate, di cui 5 venete e 4 friulane per una produzione complessiva di oltre 600 milioni di bottiglie vendute all’anno (500 milioni Doc, 92 milioni Conegliano e Valdobbiadene Docg, 18,7 milioni Asolo Docg). Il prosecco è un prodotto di punta italiano e come tale va difeso”.

“Stiamo giocando una partita che vede già schierato un fronte di consorzi di produttori contro il Prošek croato, che intende fare squadra anche con tutti gli attori della politica nazionale e internazionali – continua l’Assessore -. Sappiamo bene che il Prošek è un prodotto diverso, ma dobbiamo combattere il principio dell’Italian sounding all’estero. Del resto, proprio il nome Prošek richiama alla mente le bollicine del nostro Paese. Se c’è una norma europea non comprendo perché si debba aprire la porta a questi riconoscimenti creando confusione nel consumatore. Detto questo, abbiamo predisposto un documento, approvato dalla conferenza delle Regioni e portato avanti dalla Commissione Politiche Agricole, che abbiamo trasmesso al Ministro competente in materia. In modo unanime chiediamo che siano attivate tutte le iniziative per fare opposizione alla richiesta della Croazia. Ora la partita deve essere chiusa a Bruxelles”.

Potrebbero interessarti

Italia

Più qualità senza la ricerca del prezzo più basso per il pranzo di Natale

L'Italia è una nazione che ha un numero di prodotti infiniti di altissima qualità con tutti i prezzi possibili, "penso che sia giusto consigliare, facendo gli auguri di Buon Natale a tutti gli italiani, di guardare la qualità dei prodotti" afferma il ministro Lollobrigida

24 dicembre 2025 | 15:00

Italia

Nasce l’Ercole Olivario FUTURE, il concorso nazionale dedicato alle produzioni olearie degli Istituti Agrari d’Italia

La nuova sezione di concorso, ideata dal Comitato di Coordinamento Nazionale dell'Ercole Olivario e da Re.n.is.a - Rete Nazionale degli Istituti Agrari, ha l’obiettivo di incoraggiare gli studenti a diventare protagonisti dell’olivicoltura di qualità del futuro. Gli Istituti Agrari d’Italia potranno iscriversi al concorso nazionale entro il 18 gennaio 2026

24 dicembre 2025 | 14:00

Italia

In forte aumento le frodi e irregolarità nei fondi per l'agricoltura

Nel biennio 2022-2023 nell’ambito dei finanziamenti europei alle politiche agricole e allo sviluppo rurale, sono state scoperte 1433 frodi, per un importo complessivo di 137,6 milioni di euro, a fronte di 230 sentenze di condanna della Corte dei conti tra il 2020 e il 2023, per 34,6 milioni da restituire

24 dicembre 2025 | 09:00

Italia

Selezione Oli Evo DOP e IGP Toscana 2026, dal 23 dicembre via alle domande di adesione

L’iniziativa è rivolta a organizzazioni di produttori, aggregazioni di imprese, cooperative e imprese singole che producono e commercializzano oli extravergini di oliva DOP e IGP ottenuti in Toscana, nelle denominazioni DOP e IGP della Toscana

23 dicembre 2025 | 14:15

Italia

Il derby Panettone vs Pandoro: un classico della Vigilia di Natale

ll pandoro batte il panettone nelle preferenze dei consumatori con un 52,6% di "like", contro il 47,4% del dolce con i canditi. 5 italiani su 10 dichiarano di averne aumentato il consumo anche prima e dopo le festività

22 dicembre 2025 | 15:00

Italia

Natale 2025, il costo ambientale dello sperpero

Ogni tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,5 tonnellate di CO2. I numeri dell’impatto globale: per produrre cibo che non verrà mai consumato viene utilizzato il 28% dei terreni agricoli mondiali

22 dicembre 2025 | 10:00