Italia

I vitigni resistenti a peronospora ed oidio conquistano il mercato

I vitigni resistenti a peronospora ed oidio conquistano il mercato

Attualmente sono circa 370 le varietà “resistenti”, ottenute in 25 Paesi. Nel Veneto sono 24 le varietà “resistenti” autorizzate. I progetti regionali sulla caratterizzazione di quelli contro peronospora ed oidio

06 settembre 2021 | C. S.

Lo chiede l’opinione pubblica, lo richiede il mercato, lo supplica l’ambiente: l’agricoltura deve ridurre l’uso della chimica, compreso il settore vitivinicolo. Ed è proprio nell’ottica di una politica regionale che punta a ridurre l’uso di prodotti fitosanitari in viticoltura, soprattutto in alcune complesse situazioni locali, che sta prendendo forza la strategia di utilizzare varietà di vite “resistenti” alle principali fitopatie. Si tratta di vitigni derivati da programmi di incroci naturali con varietà di vite che contengono particolari caratteri di resistenza, principalmente alla peronospora e all’oidio.

Per far fronte a queste patologie i vitigni “resistenti” richiedono un numero ridotto di trattamenti chimici rispetto alle varietà tradizionali, con buona pace della collettività e dell’ambiente, che ringraziano, ma anche del mercato perché i vini che ne derivano sembrano essere ben accolti anche dai consumatori.

Attualmente sono circa 370 le varietà “resistenti”, ottenute in 25 Paesi, compresa l’Italia, di cui già 34 sono iscritte nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite, utilizzabili attualmente per le sole IGT.

Tra questa ampia offerta di varietà di viti “resistenti”, la Regione del Veneto ha promosso negli ultimi anni una serie di progetti, gestiti da vari Enti, il cui obiettivo è quello di valutare i vitigni “resistenti” che maggiormente si possano adattare alle varie aree vitivinicole regionali, in particolare quelle in forte pendenza o difficilmente meccanizzabili o nel campo della viticoltura biologica.

Il risultato di questi progetti ha portato all’autorizzazione alla coltivazione nel territorio regionale di ben 24 varietà di vitigni “resistenti”, che tra l’altro stanno riscuotendo un discreto interesse tra gli operatori.

Tra i diversi progetti regionali in campo, merita di essere segnalato quello attivato da Veneto Agricoltura tramite il proprio Centro di Conegliano. Nello specifico, sono stati realizzati due vigneti sperimentali costituiti dalle principali varietà ammesse alla coltivazione nel Veneto: uno si trova nella zona del Lison-Pramaggiore (VE), dove tra l’altro la vendemmia delle varietà precoci è iniziata nei giorni scorsi, l’altro nel Comune di Seren del Grappa (BL). Da alcune vendemmie i tecnici di Veneto Agricoltura effettuano le operazioni di vinificazione con l’obiettivo di definire con precisione la caratterizzazione enologica e produttiva dei vitigni coltivati.

Dal 2020 questa attività di valutazione è arricchita dai risultati derivanti da un altro progetto regionale, affidato sempre a Veneto Agricoltura che, con la collaborazione dell’Associazione PIWI Veneto, ha realizzato nella zona di Borgo Valbelluna (BL) un vigneto sperimentale costituito dalle ultime novità “resistenti” di viti a bacca nera che possono sovrapporsi, come epoche fenologiche e caratteristiche enologiche, alla varietà Pinot Nero, vitigno che si caratterizza per un germogliamento medio-precoce e maturazione precoce. Caratteristiche, queste, che sembrano ben adattarsi alla climatologia della zona, soggetta a gelate tardive e abbondanti precipitazione tardo estive ed autunnali.

Potrebbero interessarti

Italia

Più qualità senza la ricerca del prezzo più basso per il pranzo di Natale

L'Italia è una nazione che ha un numero di prodotti infiniti di altissima qualità con tutti i prezzi possibili, "penso che sia giusto consigliare, facendo gli auguri di Buon Natale a tutti gli italiani, di guardare la qualità dei prodotti" afferma il ministro Lollobrigida

24 dicembre 2025 | 15:00

Italia

Nasce l’Ercole Olivario FUTURE, il concorso nazionale dedicato alle produzioni olearie degli Istituti Agrari d’Italia

La nuova sezione di concorso, ideata dal Comitato di Coordinamento Nazionale dell'Ercole Olivario e da Re.n.is.a - Rete Nazionale degli Istituti Agrari, ha l’obiettivo di incoraggiare gli studenti a diventare protagonisti dell’olivicoltura di qualità del futuro. Gli Istituti Agrari d’Italia potranno iscriversi al concorso nazionale entro il 18 gennaio 2026

24 dicembre 2025 | 14:00

Italia

In forte aumento le frodi e irregolarità nei fondi per l'agricoltura

Nel biennio 2022-2023 nell’ambito dei finanziamenti europei alle politiche agricole e allo sviluppo rurale, sono state scoperte 1433 frodi, per un importo complessivo di 137,6 milioni di euro, a fronte di 230 sentenze di condanna della Corte dei conti tra il 2020 e il 2023, per 34,6 milioni da restituire

24 dicembre 2025 | 09:00

Italia

Selezione Oli Evo DOP e IGP Toscana 2026, dal 23 dicembre via alle domande di adesione

L’iniziativa è rivolta a organizzazioni di produttori, aggregazioni di imprese, cooperative e imprese singole che producono e commercializzano oli extravergini di oliva DOP e IGP ottenuti in Toscana, nelle denominazioni DOP e IGP della Toscana

23 dicembre 2025 | 14:15

Italia

Il derby Panettone vs Pandoro: un classico della Vigilia di Natale

ll pandoro batte il panettone nelle preferenze dei consumatori con un 52,6% di "like", contro il 47,4% del dolce con i canditi. 5 italiani su 10 dichiarano di averne aumentato il consumo anche prima e dopo le festività

22 dicembre 2025 | 15:00

Italia

Natale 2025, il costo ambientale dello sperpero

Ogni tonnellata di rifiuti alimentari genera 4,5 tonnellate di CO2. I numeri dell’impatto globale: per produrre cibo che non verrà mai consumato viene utilizzato il 28% dei terreni agricoli mondiali

22 dicembre 2025 | 10:00