Italia
La tipicità vince nel carrello della spesa

il sovranismo alimentare regna in Sardegna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Prodotti campani, liguri e lombardi piacciono dappertutto. Il Piemonte è la regione presente col maggior numero di prodotti, davanti a Sicilia e Toscana
01 settembre 2021 | C. S.
Specialità regionali protagoniste nel carrello della spesa con un giro d'affari da 2,6 miliardi di euro, in crescita del 6,4% annuo. Supermercati e ipermercati italiani segnalano infatti oltre 9.200 prodotti food & beverage con l'origine di provenienza riportata in etichetta nel corso del 2020. Lo rileva la nona edizione dell'Osservatorio Immagino di GS1 Italy, secondo la quale al primo posto per valore delle vendite c'è il Trentino-Alto Adige (+7%) , in particolare grazie a vini e spumanti, speck, yogurt, mozzarelle e latte, seguito da Sicilia (+5,1% tra vini, sughi pronti e arance) e Piemonte (+3,7%) che però è la regione presente sul maggior numero di prodotti (1.152 referenze), davanti a Sicilia e Toscana. Exploit poi del Molise che guadagna sempre più spazio nel carrello con +24,8% e il titolo di regione più dinamica dell'anno, seguita da Puglia (+14,4%) e Calabria (+12,5%).
Una vera e propria mappa del regionalismo in tavola, dove per la prima volta l'Osservatorio Immagino traccia anche la geografia delle vendite dei panieri regionali all'interno del territorio nazionale per individuare dove sono più apprezzati.
Si scopre così che il sovranismo alimentare regna in Sardegna, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia, mentre nelle altre regioni c'è un maggiore "melting pot". Ad esempio, il paniere "made in Lombardia" trova un terreno particolarmente fertile al Sud soprattutto in Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata, mentre i prodotti del Piemonte e del Trentino-Alto Adige sono più forti al Nord. Piace in tutta Italia, infine, il paniere della Campani, in particolare presso toscani, lombardi, liguri, laziali ed emiliano-romagnoli.
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