Italia 09/11/2020

Nelle Langhe la Città del Vino 2021: è Barolo l'icona vitivinicola del prossimo anno

Nelle Langhe la Città del Vino 2021: è Barolo l'icona vitivinicola del prossimo anno

Il riconoscimento al Comune piemontese in gara con altri sei importanti territori delle Città del Vino. Complessivamente sono previste 24 grandi iniziative nell’ambito del programma di “Barolo Città Italiana del Vino 2021”


Il riconoscimento di “Città Italiana del Vino 2021” è stata assegnato  a Barolo (Cuneo). Insieme al Comune delle Langhe gareggiavano per il titolo i territori di Bianco (Rc), Duino Aurisina (Ts), Montepulciano (Si), Montespertoli (Fi), Taurasi (Av) e Tollo (Ch). A Duino Aurisina e Montepulciano, la commissione ha riconosciuto però una menzione speciale per la validità del progetto culturale che sostenuto le rispettive candidature. Ad assegnarlo Città del Vino.  Per tutto l’anno a Barolo sono in programma mostre d’arte contemporanea nelle cantine, gemellaggi internazionali, convention, seminari e tanto altro.

“Questo concorso tra i Comuni a vocazione vitivinicola ed enoturistica intende mettere in risalto l'influenza della cultura del vino nella società, nel paesaggio, nella cultura e nell'economia locale – sottolinea il Presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. E’ un’occasione per promuovere modelli virtuosi di gestione del territorio e valori culturali e di sostenibilità che da sempre contraddistinguono la nostra Associazione. Insignire Barolo del titolo di Città Italiana del Vino 2021 è un riconoscimento del lavoro e dell’impegno di un Comune che ha saputo valorizzare il legame del territorio con il vino e l’enoturismo, al centro di un’area, le Langhe, che è anche Patrimonio Unesco”.

Complessivamente sono previste 24 grandi iniziative nell’ambito del programma di “Barolo Città Italiana del Vino 2021”. Tra queste, per i temi della “memoria” e della “comunità”, la Hall of Fame, cioè la cerimonia d’ingresso nel Museo del Vino delle grandi personalità del vino italiano. Inoltre gemellaggi internazionali tra realtà museali e territori del vino; iniziative di avvicinamento tra campagne e città; la Convention d’Autunno delle Città del Vino; ma anche mostre d’arte contemporanea in alcune cantine del Barolo, in collaborazione con Artissima, la principale fiera italiana di settore. 

E naturalmente, se la situazione sanitaria lo consentirà, grandi degustazioni di Barolo. Il programma sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito internet ufficiale, in fase di realizzazione.

di C. S.