Italia

Enoteca Pinchiorri costretta a mettere all'asta i suoi vini

In totale all'asta 2500 bottiglie per un valore di due milioni di euro. Tra i pezzi pregiati due magnum di Vosne-Romanée Cros-Parantoux Reserve Henri Jayer 1999 e due bottiglie di Romanée-Conti 1990

26 agosto 2020 | C. S.

Anche Enoteca Pinchiorri si aggiunge alla lista di famosi ristoranti che, colpiti dalla crisi economica da Covid, ha deciso di metter mano alla propria cantina.

A Londra il 12 settembre la casa d’aste americana Zachy’s batterà bottiglie provenienti dalla famosa Enoteca Pinchiorri, ristorante fiorentino tre stelle Michelin. La notizia viene data dal sito del Corriere della Sera. L'Enoteca Pinchiorri ha una vasta cantina (oltre 60 mila bottiglie) creata in oltre 50 anni di collezionismo dal proprietario Giorgio Pinchiorri.

Il catalogo conta ben 864 lotti, l’equivalente di 2500 bottiglie, per un valore base di 2 milioni di euro.

"Prima di mettere le mie bottiglie nelle casse di Zachy’s e di vederle uscire dalla mia cantina le ho baciate una ad una e ho pianto, sia con gli occhi che con il cuore", si legge nel catalogo, riportato dal Corriere. "Me ne sono innamorato negli anni Sessanta. Ho scoperto la figura del sommelier e non ho desiderato fare altro nella vita"

Tra i lotti più di valore si registrano le due magnum di Vosne-Romanée Cros-Parantoux Reserve Henri Jayer 1999 (base d’asta 60 mila -100 mila sterline, circa 66 mila - 110 mila euro) e due bottiglie di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 1990 (24 mila - 32 mila sterline), tutti grandi rossi della Borgogna.

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