Italia
Le Regioni italiane si schierano per il no al CETA, l'accordo di libero scambio tra Ue e Canada
Dopo il Veneto, che ha fatto da apripista, altre nove Regioni, di ogni colore politico, si sono schierate per il no al Ceta, chiedendo che il Parlamento fermi il percorso di ratifica dell'accordo. A rischio vi sarebbero le economie rurali locali
19 luglio 2017 | C. S.
“La Regione Veneto è ufficialmente contraria al trattato di libero scambio con il Canada: i nostri produttori non vogliono questo accordo”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo a Roma alla manifestazione della Coldiretti, davanti a Montecitorio. “Questa sembra la storia della banda Bassotti, tornano sempre loro. I fautori dell’accordo Ue-Canada sono quelli che in Europa hanno fatto le battaglie per far sì i fondi comunitari non vengano dati agli agricoltori veri, ma a coloro che non vivono di agricoltura. Sono gli stessi che al tavolo delle trattative sostenevano che gli Ogm sarebbero stati la salvezza dell’agricoltura. Noi invece, insieme ai nostri produttori, diciamo no agli Ogm, così come diciamo no all’accordo Ceta, che nega l’identità produttiva delle nostre regioni”.
E' stato proprio Luca Zaia, ex Ministro delle politiche agricole, a dare il via al balletto dei no al CETA da parte delle Regioni italiane.

Ultima in ordine di tempo, per ora, la presa di posizione della Regione Umbria: "Mettere in campo tutte le misure per tutelare e proteggere il made in Italy, pur in un ottica di apertura dei mercati, ed eliminare e contrastare le eventuali minacce insite nell’Accordo di libero scambio Italia-Canada sul trattato CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement) ”
Non si tratta dell'unica presa di posizione in Regioni guidate da una coalizione di centro sinistra.
La Giunta della Regione Lazio ha approvato all’unanimità una memoria contraria al CETA, l’accordo commerciale concluso tra l’Unione Europea e il Canada, invitando il Parlamento a non votare a favore della ratifica e a impedirne l’entrata in vigore in via provvisoria.
La Regione Marche dice no alla ratifica da parte del Parlamento Italiano dell'Accordo Economico e Commerciale Globale tra Unione Europea e Canada (Ceta), approvato dal Parlamento Europeo e con una risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale, tra gli applausi dell'aula, impegna la Giunta regionale a "chiedere al Parlamento di sospendere l'iter di approvazione" del disegno di legge relativo al Ceta e ad "intervenire anche in sede europea, per quanto di competenza, al fine di tutelare e difendere i prodotti e i marchi tipici marchigiani, vera ricchezza del nostro territorio e per salvaguardare la salute dei consumatori marchigiani".
La Regione Puglia dice no al CETA, il trattato commerciale tra Canada e Europa. La Giunta regionale ha infatti approvato ieri, su relazione del presidente Emiliano, un atto di indirizzo con il quale la Regione si impegna ad attivarsi presso il Parlamento e il Governo nazionali per sensibilizzare le istituzioni a non ratificare, o almeno a differire, l’iter di ratifica legislativo dell’Accordo economico e commerciale globale tra Unione europea e Canada (il “CETA”), a tutela degli interessi dei cittadini e delle imprese agricole della Regione Puglia. Come è noto il Canada è il 12° partner commerciale più importante dell'Unione europea.
Impegno formale a “a contrastare, in ogni sede e luogo istituzionale, l’accelerazione della procedura di approvazione così come la ratifica finale del trattato CETA, chiedendo l’apertura di un confronto ampio e partecipato sugli effetti dell’approvazione di tali trattati sul tessuto economico-sociale, l’ambiente e i diritti nel nostro Paese” è stata approvata dal Consiglio regionale della Liguria.
Sebbene non vi siano documenti ufficiali di giunte o consigli regionali, anche l'assessore all'agricoltura della Valle d'Aosta, nochè vice presidente regionale, Laurent Viérin si è espresso contro il Ceta, così come l'assessore all'agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, e quello della Regione Lombardia, Gianni Fava.
Potrebbero interessarti
Italia
Tombola, carte e Monopoly: a Natale il Sud guida l’Italia del gioco
Tombola, mercante in fiera, sette e mezzo e Monopoly durante le festività di Natale in famiglia. La Sicilia è la Regione dove si gioca di più, le regioni del Nord-Est e dell’arco alpino chiudono invece la classifica
18 dicembre 2025 | 17:00
Italia
In Umbria un albero di Natale fatto di trattori
Il 21 dicembre nell’area di Viale della Vittoria, un maxi-albero natalizio realizzato con i trattori degli agricoltori del territorio, con i fari a simulare le luci di Natale, trasformando il gesto degli auguri in un’immagine collettiva di appartenenza e orgoglio rurale
17 dicembre 2025 | 17:00
Italia
L'olio extravergine di oliva italiano solo al Centro-Sud
In Puglia, dove la raccolta è ancora a metà, ci si sta già avvicinando ai livelli produttivi del 2024/25, mentre la Sicilia registra un incremento sulla scorsa campagna del 54% e la Calabria, terza forza olearia nazionale, risulta a quota 26 mila tonnellate. Grande attesa per SOL EXPO a Verona
17 dicembre 2025 | 16:30
Italia
Vaste irrigolarità in Abruzzo: l'operazione "Lampante" smaschera un frantoio illegale
Sono state sequestrate due cisterne con 2.500 kg di olio dichiarato extravergine, ma in realtà classificato come olio lampante, quindi non idoneo al consumo umano. È stato scoperto un impianto oleario completamente abusivo, privo di autorizzazioni
17 dicembre 2025 | 10:30
Italia
Il Biol Novello 2025 va all’azienda Egon Podgornik
Sul secondo e terzo gradino del podio rispettivamente le aziende Terradiva e Almazaras de la Subbética . Al concorso hanno partecipato 179 campioni, in rappresentanza non solo dei Paesi del Mediterraneo
16 dicembre 2025 | 18:00
Italia
L'agricoltura italiana deve vivere di reddito e non di sussidi
La crisi del sistema agricolo nazionale non sta nei numeri prodigiosi dell'export ma in quello dei prezzi delle borse merci. Olio, latte, cereali, ortofrutta: non esiste settore del primario in Italia che non sconti quotazioni che affamano gli agricoltori
16 dicembre 2025 | 16:50