Italia
Più democrazia al supermercato tutti i giorni che nelle urne una volta ogni tanto
L'agricoltura italiana non ce la può fare da sola. A dirlo sono i numeri: solo 0,7 euro per ogni 100 euro di spesa vanno al comparto agricolo. Occorre ripensare quindi a un nuovo modello agricolo che garantisca un reddito minimo di filiera agli agricoltori secondo Giampiero Maracchi, presidente dell'Accademia dei Georgofili
14 aprile 2017 | Alberto Grimelli
L'Italia agricola è in crisi, con una superficie agricola utilizzabile passata in pochi anni da 17,8 a 12,5 milioni di ettari.
Sono numeri che fanno impressione quelli forniti da Giampiero Maracchi, presidente dell'Accademia dei Georgofili nel corso dell'inaugurazione del 264 anno accademico.
L'agroalimentare europeo vale 216 miliardi di euro ma solo 43 vengono dall'agricoltura, 132 sono dovuti all'industria agroalimentare e 83 alla distribuzione e alla ristorazione.
Ancor più impressionante il dato di come si sono spostati i consumi negli ultimi anni. Per ogni 100 euro di spesa complessiva delle famiglie europee, solo 0,7 euro vanno al comparto agricolo.
E' evidente che lo spostamenti dei consumi e della catena dei valori ha relegato l'agricoltura al ruolo di brutto anatroccolo, con il rischio di una crisi senza fine.
Già perchè non ci può essere agricoltura senza agricoltori e ci saranno gli agricoltori solo finchè ci sarà il reddito.
Occorre quindi rivedere il modello di sviluppo agricolo promuovendo prodotti e materie prime di qualità rispondenti all'evoluzione dei consumi e ricordando ai nostri concittadini che “la democrazia si fa tutti i giorni andando a fare la spesa, perchè le scelte di acquisto indirizzano l'economia.”
Certo, non è possibile scaricare ogni responsabilità solo sul consumatore, seppur disattento nelle scelte. Occorre anche capire che si sono fatte scelte politiche sbagliate.
Basti ricordare che l'Italia è il terzo importatore mondiale di pellet e importa l'80% del legname per la filiera del legno che, da sola, vale 40 miliardi di euro. Ebbene, la politica si è dimenticata che il 30% della superficie italiana è coperta da boschi, una risorsa in buona parte scarsamente utilizzata.
E' anche bene ricordare che non sempre l'Italia vanta i migliori privati primati.
L'export alimentare italiano incide per il 21% sul totale delle nostre esportazioni, contro il 25% della Francia e il 31% della Germania. Eppure spetta all'Italia il record delle Dop/Igp e, a livello internazionale, il food Made in Italy vanta migliore immagine di quello tedesco.
Al contempo, secondo l'Ocse, l'Italia è il Paese che beneficerebbe maggiormente di una riduzione della burocrazia. Riducendo sensibilmente carte e scartoffie il PIL italiano potrebbe salire del 30%.
Molto si potrebbe fare anche sul fronte del contributo dell'Italia agricola e rurale al nostro fabbisogno energetico. Il consumo di energia elettrica in Italia è di circa 350 Twh mentre la stima della produzione potenziale di energia sostenibile è nell'ordine dei 540 Twh.
Le politiche devono quindi favorire gli investimenti privati e il credito e creare una prospettiva di lungo termine per gli agricoltori del futuro, anche con miglioramento delle infrastrutture, viabilità e reti.
La vera sfida della nuova Politica agricola comunitaria sarà però garantire redditività e vitalità alle aree rurali, secondo Giampiero Maracchi, così presenrvando gli obiettivi economici dell'Unione europea, considerando che la bilancia commerciale agroalimentare europea è in attivo, ma anche di sicurezza alimentare, in tutte le sue accezioni.
E' quindi giunto il momento di “garantire agli agricoltori un reddito minimo di filiera”.
Secondo Maracchi “occorre pensare come fanno per esempio negli Usa a un meccanismo che garantisca agli agricoltori un reddito minimo di filiera in ragione della variabilità climatica interannuale e delle fluttuazioni dei prezzi dei prodotti agricoli sui mercati internazionali.”
Per salvare l'agricoltura europea e italiana occorre un insieme di politiche sinergiche che coinvolgano e mobilitino risorse pubbliche e private, aumentino il trasferimento dell'innovazione tecnologica in agricoltura, rendano consapevoli i consumatori del ruolo dell'agricoltura nel sistema economico e sociale, garantiscano la salvaguardia e il presidio dei territori rurali.
Potrebbero interessarti
Italia
Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico
12 giugno 2025 | 14:00
Italia
I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA)
12 giugno 2025 | 12:00
Italia
I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali
12 giugno 2025 | 10:00
Italia
L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica
12 giugno 2025 | 09:00
Italia
Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione
11 giugno 2025 | 11:00
Italia
Record di notizie di reato per l’olio di oliva nel 2024

Un olio extravergine di oliva su quattro campionato dalla Repressione Frodi risulta irregolare alle analisi di laboratorio nel 2024. Un operatore su cinque ha ricevuto un verbale. Comparto oleario tra i più controllati
11 giugno 2025 | 10:00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati