Formazione 04/09/2020

Amore al primo assaggio per l'olio extra vergine di oliva di eccellenza

Amore al primo assaggio per l'olio extra vergine di oliva di eccellenza

Far conoscere le diversità, dalla Moraiolo alla Caninese alla Coratina, direttamente a casa, unendo il piacere con la comodità e l'informalità. Il mondo del web sta aprendo molte nuove porte per l'olio extra vergine di oliva dei territori italiani


Si è concluso da poco il primo ciclo di appuntamenti con Olionline. In attesa di riprendere con la programmazione di settembre, l’occasione è buona per riflettere sui risultati di questa iniziativa particolare, nata e avviata nei giorni del lockdown, che mi ha permesso di dare continuità alle attività di Oleonauta dedicate alla formazione e alla promozione dell’olio extra vergine di oliva.

La formula di Olionline è molto semplice: una volta acquistato il corso e/o la masterclass sul sito internet di Oleonauta si riceve al proprio domicilio un kit contenente il materiale di supporto (gli oli con i bicchieri per la degustazione) e via mail il link per accedere alla classe.

In questo modo, ho raggiunto diverse persone in più parti di Italia e oltre, interessate a confrontarsi sull’olio extravergine di oliva attraverso una finestra aperta sul web. I corsi, divisi su più livelli da quello base alle masterclass di approfondimento su temi specifici – Monovarietali, Extratour, DOP e IGP, Oli evo biologici- hanno soddisfatto le attese degli iscritti che hanno apprezzato gli oli selezionati, i contenuti didattici e la gestione delle classi.

Consumatori più o meno consapevoli, chef, ristoratori, professionisti della sala, distributori di fine food ma anche imprenditori: diverse le motivazioni personali o lavorative che hanno spinto gli interessati a scegliere un percorso didattico con Olionline impostato, su richiesta, anche in forma privata in base alle esigenze specifiche.

“Ho apprezzato questo regalo che mi hanno fatto le mie sorelle, da usufruire in una comoda modalità. Trovo ottima la soluzione del corso individuale perché hai a disposizione un esperto personale e quindi sfrutti tutta la sua pazienza, mentre in quello collettivo si possono scambiare le impressioni sugli assaggi anche con la classe”. Così ha commentato Elisabetta Gravino da Milano riguardo alla sua esperienza.

La continuità dell’offerta formativa, con una programmazione mensile, ha consentito finora di lavorare soprattutto per piccoli gruppi in modo da ridurre la distanza virtuale del confronto, il quale resta una condizione fondamentale per la comprensione e l’elaborazione personale degli argomenti proposti.

Tutti i partecipanti hanno interagito assiduamente durante le sessioni online con molta naturalezza, trovandosi nel proprio ambiente confortevole e adatto per la degustazione, secondo le indicazioni e i suggerimenti ricevuti insieme al materiale didattico.

Riguardo al corso base, durante il quale vengono forniti contenuti semplici e lineari per orientarsi nel mondo dell’olio extra vergine, l’interesse si è acceso soprattutto intorno agli aspetti commerciali:

“Come mai sullo scaffale non trovo l’olio di oliva vergine? Perché se l’extra vergine di qualità fa bene non lo scrivono in maniera semplice sull’etichetta?” “Come è possibile che l’olio extra vergine di oliva venga venduto a 2,99 euro al litro?” ”L’olio grezzo è il migliore?”

Queste sono solo alcune delle domande che in generale vengono rivolte durante tutti i corsi di avvicinamento al mondo dell’olio e alle quali si spera di poter rispondere in futuro con una nuova classificazione merceologica che dia finalmente dignità e il giusto riconoscimento ai grandi extra vergine di oliva italiani. Perché non ci vuole molto a capire che anche il consumatore più attento deve essere messo nelle condizioni di leggere chiare informazioni in etichetta e scegliere con fiducia la sua bottiglia.

Di fatto, è nella parte esperienziale dedicata agli assaggi che cominciamo a disegnare il profilo nitido dell’olio extra vergine di oliva. Da lì a capire che non esiste un solo tipo di olio il passaggio è veramente breve, grazie alla straordinaria ricchezza delle tantissime varietà di olive italiane, valorizzate dal lavoro degli artigiani olivicoltori e frantoiani.

In questi corsi base così come nelle masterclass di Olionline non ci si diploma assaggiatori, quindi il bicchierino utilizzato per la degustazione è solo un supporto materiale che non costringe a un atteggiamento tecnico. Certamente spiego e mostro come si assaggia in modo professionale, ma se le persone durante la sessione si alzassero per andare a prendere un po’ di pane su cui versare il filo d’olio e assaporarlo secondo il proprio gusto non avrei nulla da obiettare. La verità è che a volte si alzano per andare a prendere la bottiglia in cucina e verificare cosa hanno consumato fino a quel momento.

Ci concentriamo molto sul riconoscimento degli attributi positivi, sugli aspetti nutrizionali e sull’utilizzo in cucina, sia a crudo che nelle cotture. Parliamo di ricette più o meno tradizionali e qualcuno si appunta gli accostamenti migliori con gli oli che sta assaggiando, perché è proprio nel piatto che si completa la filiera dell’extra vergine di qualità.
Elisabetta ha trovato le sue varietà preferite: “Mi sono innamorata della Caninese, che per me è tutto. Poi anche dell’olio da Coratina: l’ho dato a mia sorella per provarlo nella pasta aglio, olio e peperoncino perché ci sta benissimo, funge da vero e proprio ingrediente protagonista”.

“Ho apprezzato molto tutte le espressioni del Moraiolo. Sono per i fruttati intensi, pur essendo io di origine ligure e quindi cresciuta con oli molto leggeri da varietà Taggiasca. Però ho trovato interessanti anche gli altri come ad esempio il monovarietale Bosana, con i suoi profumi avvolgenti.” Così ha commentato Michela Ghiorzi, sommelier dell’olio e chef esperta nella cucina della tradizione ebraica, abituata quindi ad utilizzare l’olio evo in sostituzione dei latticini per le ricette con la carne.

Tra le motivazioni che hanno spinto più persone a scegliere Olionline ho scoperto, con molta soddisfazione: la necessità di prepararsi al meglio in vista del lancio di un e-commerce dedicato all’olio evo, la ricerca di alcune selezioni per un e-commerce già consolidato e dedicato alle specialità gastronomiche, il desiderio di Graziella di voler mettere su un’attività a Torino, la ricerca di etichette pregiate da presentare in una struttura alberghiera di lusso. Infine, anche quella di Michela che, oltre ad aver condiviso le sue impressioni sugli assaggi, ha aggiunto:

“In questi giorni ho riunito un gruppo di signore del mio quartiere a Milano. Ci incontreremo, assaggeremo gli oli e preparerò per loro una merenda con mini porzioni - ad esempio un sugo alle noci o gli gnocchi al pesto - in modo che possano comprenderli anche attraverso ricette semplici ma gustose”.

Tutto ciò a conferma che l’interesse cresce di giorno in giorno e che il web può rivelarsi uno strumento utile, di facile accesso, per la diffusione “virale” dell’extravergine di qualità.

di Simona Cognoli

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