Formazione 02/02/2018

EVOO DAYS: far tornare l'Italia olivicola grande si può e si deve

EVOO DAYS: far tornare l'Italia olivicola grande si può e si deve

Il format dell’evento e la qualità del programma hanno riscosso un grande interesse fuori dai confini nazionali già lo scorso anno, con molte richieste di partecipazione da altri Paesi. L'Italia può riaffermare la leadership culturale del settore a livello internazionale. "Vogliamo supportare il sistema affinché confermi il suo ruolo di guida - afferma il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - produca di più ma non perda le sue peculiarità, rappresentate dall’eccellenza e dalla territorialità."


Alla seconda edizione, con un programma nuovamente molto ricco e variegato, gli EVOO DAYS si propongono come un appuntamento molto innovativo all'interno della filiera olivicolo-olearia.

Un momento di formazione, di scambio di vedute, di aggiornamento professionale ma anche di visione e di prospettiva.

Basato sull'innovativo format che vede una prima giornata dedicata al campo e al frantoio e la seconda al marketing e alla comunicazione, vuole offrire agli operatori ma anche ai giornalisti uno spaccato delle potenzialità e opportunità, per costruire un nuovo futuro per l'Italia olivicola.

Il 19 e 20 febbraio, quindi, andranno in scena nuovamente gli EVOO DAYS a Verona e ne abbiamo voluto parlare con Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.

- Seconda edizione degli Evoo Days. Quali gli obiettivi di quest’anno?

Con gli Evoo Days, dopo la prima edizione dello scorso anno che ha avuto un riscontro estremamente positivo da parte delle aziende partecipanti, vogliamo continuare a proporre un modello di networking che abbiamo già sperimentato con successo per altri settori: dall’automotive al biomedicale fino al vino.
Oggi puntiamo a connettere i nostri clienti ed i mondi di riferimento lungo tutto l’anno, proponendo momenti di approfondimento al di fuori del momento fieristico, destinato al business puro, per consentire alle imprese e al settore di riflettere sugli scenari possibili, in termini di opportunità rischi e competitività.
Gli argomenti di discussione vengono scelti di anno in anno proprio con lo spirito di aprire nuovi orizzonti e dare risposte concrete alle mutate necessità di sviluppo. L’anno scorso abbiamo parlato di come aumentare la produttività negli oliveti tradizionali e intensivi, quest’anno si affronta il tema degli oliveti superintensivi.

- La contrapposizione tra intensivo e superintensivo sembra proporre uno scontro tra modello produttivo italiano e resto del mondo. È così?

Secondo la visione proposta da Veronafiere in questa edizione degli Evoo Days assolutamente no. I modelli colturali a disposizione oggi sono diversi, occorre capire quale sia più adatto all'Italia e, in seconda battuta, alle esigenze delle singole aziende.
Inoltre la volontà è quella di rimanere leader o di abbandonare il campo? Il nostro intento è quello, ovviamente, di supportare il sistema affinché confermi il suo ruolo di guida, produca di più ma non perda le sue peculiarità, rappresentate dall’eccellenza e dalla territorialità.
La scelta delle varietà nazionali, l’irrigazione dove possibile, aumentare la redditività valorizzando i sottoprodotti diventano tutti aspetti cruciali per dare competitività alle aziende e dare loro la stabilità economica necessaria per investire sul futuro.

- Il 2017 ha segnato il sorpasso della Spagna sull'Italia nell'export di olio extra vergine di oliva verso gli Usa e il Giappone. Di fatto abbiamo abdicato...

Non sarei così disfattista. I segnali che ci giungono dai buyer internazionali sono di grande attenzione verso i prodotti delle PMI italiane. L'olio artigianale italiano piace dagli Stati Uniti, al Giappone fino alla Cina. Lì sì è bene evitare di arrivare secondi, per questo dobbiamo attrezzarci per vincere le sfide dei nuovi mercati.
Il fascino dei territori italiani è intatto nel consumatore internazionale ma bisogna capire cosa e come presentarsi.
Proprio in questo ambito i margini di miglioramento ci sono e anche gli strumenti. Il web, e non solo, offre potenzialità comunicazionali importanti a costi ragionevoli ma vanno sfruttate bene. A volte servono consulenti di grande livello che le PMI non posso permettersi, per questo abbiamo portato questi professionisti agli Evoo Days. Un'occasione per confrontarsi e per imparare anche a scegliere i servizi più adatti alle proprie esigenze di comunicazione ottimizzando le proprie risorse economiche.

- Quale sarà l’evoluzione degli Evoo Days? C’è già qualche progetto per l’anno prossimo?

Gli Evoo Days fanno parte del sistema di servizi che, con Sol d’Oro nelle sue due edizioni Emisfero Nord ed Emisfero Sud e Sol&Agrifood, hanno dato a Veronafiere un ruolo centrale nella promozione e nel networking della filiera e delle imprese oleicole di tutto il mondo. Il format dell’evento e la qualità del programma proposto, con relatori internazionali, hanno riscosso un grande interesse fuori dai confini nazionali già lo scorso anno, con molte richieste di partecipazione da altri Paesi.
Quest’anno abbiamo avuto il patrocinio del Consiglio Oleicolo Internazionale e per il prossimo anno il nostro obiettivo è far diventare gli Evoo Days un appuntamento aperto agli operatori esteri, per confermare e rafforzare la leadership dell’Italia olivicola.

Per informazioni ed iscrizioni: EVOO DAYS - Veronafiere

di T N