Economia

E’ crisi dei consumi, anche per Natale

Niente crollo per l’agroalimentare ma maggiore oculatezza nelle spese anche per questi acquisti. Previsto un calo dell’1%

13 dicembre 2008 | T N

La crisi scoraggia gli italiani che riducono le spese per i regali delle feste e tagliano i consumi.

Per il cenone del 24 dicembre e per il pranzo del 25 dicembre spenderanno, in cibo, tre miliardi di euro.
Gli acquisti dei prodotti alimentari per imbandire le tavole delle feste natalizie dovrebbero scendere in quantità di appena l’1% rispetto allo scorso anno; mentre in termini monetari si annuncia una crescita, dovuta essenzialmente ai rincari dei prezzi, della spesa attorno all’1,8 per cento, sempre nei confronti del 2007.

A tavola sia per il cenone della vigilia che per il pranzo di Natale vincerà ancora una volta la tradizione e le preferenze andranno anche quest’anno per i prodotti “made in Italy”, ovviamente con occhio al portafoglio. Non ci saranno, pertanto, acquisti folli. Salmone, ostriche, caviale e frutta esotica con il contagocce.
Gli italiani, sempre più attenti ai conti, proprio a causa di una precaria situazione economica e, in particolare, per i prezzi in rialzo, indirizzeranno i loro acquisti verso prodotti enogastronomici più “abbordabili” sotto l’aspetto economico. Pochi, quindi, i cibi di “fascia alta”.

Dalle ultime rilevazioni si riscontra una crescita di consumi per le carni (in particolare quelle di pollame e suine che, in complesso, dovrebbero registrare un aumento del 2,5%), per i prosciutti e i salumi, per i quali si prevede un incremento intorno all’1,5%.
Una buona performance si dovrebbe avere dai vini, soprattutto i “rossi”. Si stapperanno circa 80 milioni di bottiglie (soprattutto a denominazione d’origine), il 94% di produzione italiana, con una crescita dell’1,8% rispetto allo scorso anno.

Per gli acquisti dei prodotti agroalimentari da consumarsi durante le prossime feste natalizie, le oltre 23,5 milioni di famiglie italiane si rivolgeranno in prevalenza alla grande distribuzione commerciale (56%), seguita dai negozi tradizionali (24%), dai mercatini locali (18%), e da internet (2%).

Fonte: Cia

Potrebbero interessarti

Economia

I prezzi dell’olio di oliva al 12 dicembre: inizia la discesa in Spagna

Con un ritardo di quasi un mese rispetto a quanto previsto, le quotazioni internazionali dell’olio di oliva si stanno riallineando al basso. I 5 euro/kg per l’extravergine diventano sempre più un miraggio mentre in Portogallo da gennaio ci si aspetta la caduta dei prezzi

12 dicembre 2025 | 12:00

Economia

Ecco quanto costano davvero le luminarie natalizie in casa

Durante le feste è normale chiedersi se le luminarie natalizie possano far aumentare la bolletta luce. In questo articolo scopriremo quanto consumano le luci di Natale oggi, grazie all’evoluzione verso le LED, e quanto può costare tenerle accese per tutto il periodo festivo

10 dicembre 2025 | 17:00

Economia

Aumentano le esportazioni e diminuiscono le importazioni di olio di oliva in Europa

La bilancia commerciale dell'olio d'oliva e delle olive continua ad essere favorevole all'Ue, con un surplus di 4 miliardi di euro tra gennaio e settembre 2025, anche se è ridotta rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente

09 dicembre 2025 | 15:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva italiano al 9 dicembre: ritocco al ribasso per i listini

La pausa del ponte dell’Immacolata ha portato, come da tradizione, a minori scambi e un ritocco al ribasso delle quotazioni dell’olio extravergine di oliva in Puglia. La qualità degli oli internazionali sarà molto bassa: non svendere l’extravergine italiano!

09 dicembre 2025 | 14:00

Economia

La produzione mondiale di cereali batterà ogni record nel 2025

La produzione globale di cereali dovrebbe ora superare i tre miliardi di tonnellate per la prima volta in assoluto, salendo del 4,9% a 3,003 miliardi di tonnellate. La nuova previsione per il commercio mondiale di cereali nel 2025/26 punta a un aumento del 3,3%

09 dicembre 2025 | 12:00

Economia

I prezzi delle derrate agricole mondiali ancora in calo

Le tendenze internazionali dei prezzi delle materie prime alimentari riflettono forniture globali ampiamente abbondanti e intensificano la concorrenza degli esportatori. In controtendenza l'indice dei prezzi dei cereali della FAO, aumentato dell’1,3%

09 dicembre 2025 | 09:00