Economia
Inps. De Castro: operazione riuscita
L'operazione di ristrutturazione creditizia si è conclusa il 13 marzo scorso. 48 mila le posizioni contributive ristrutturate dall'Inps nel settore agricolo
16 marzo 2008 | C S
La ripartizione geografica delle adesioni certificate vede al primo posto la Sicilia, seguita da Puglia e Campania.
Sono 48mila le posizioni contributive ristrutturate dall'Inps nel settore agricolo, con un'operazione che ha permesso ad altrettanti imprenditori agricoli di regolarizzare la propria posizione pagando solo il 30% della somma dovuta. Un'operazione, tra privati, nella quale il governo ha giocato un ruolo attivo di appoggio e moral suasion. Interfaccia bancario dell'operazione sono state Deutsche Bank e UniCredit, le due banche che avevano rilevato da Scci (Societa' per la cartolarizzazione dei crediti Inps) il pacchetto di crediti agricoli per un valore nominale di 6 miliardi.
L'operazione, ha avuto inizio il 9 marzo del 2007 e si è conclusa il 13 marzo di quest'anno, con il perfezionamento del Contratto di cessione tra Scci e i due istituti di credito e con la sottoscrizione dell'accordo di ristrutturazione. I dati sono stati illustrati dall'Inps nel corso di una conferenza stampa. Ad ottobre sono state raccolte 70.713 manifestazioni di interesse ad aderire per un valore di oltre 3,4 miliardi di euro. L'Inps ha aggiornato 55.900 posizioni, pari a 2,2 miliardi di euro. La ripartizione geografica delle adesioni certificate vede al primo posto la Sicilia con il 27% al secondo la Puglia con il 16% a seguire la Campania con il 13% e la Calabria con il 12%. Ad oggi, sono 48mila coloro che hanno regolarizzato i pagamenti. I numeri dell'operazione sono 47.923 posizioni ristrutturate su 88.725 crediti agricoli rilasciati. Il pagamento in un'unica soluzione e' stato il piu' gettonato dagli agricoltori, scelto da 31.522 persone; al secondo posto "il pagamento agevolato" che prevede il versamento in acconto del 22% del debito e dell'8% a saldo e a richiesta delle banche investitrici: l'hanno scelta 16.307 persone, mentre solo 94 hanno scelto il "pagamento dilazionato" (versamento per contanti del 5% del 39,8% del debito, il restante 95% viene pagato in 10 anni con 40 rate trimestrali costanti, dilazione garantita da fideiussione bancaria).
Sebbene la scadenza sia ormai vicina, le parti interessate hanno deciso di concedere una proroga ai ritardatari per consentire loro di effettuare i pagamenti. Tutti coloro che non hanno aderito dovranno invece pagare l'intera somma dovuta all'Inps.
âSi tratta di un'operazione dalla quale, come oggi hanno pubblicamente dichiarato i rappresentanti di banche e Inps, si ricava soddisfazione collettiva - ha concluso De Castro - e che, come ha detto il direttore generale Vittorio Greco, consente all'Inps di incassare circa il doppio di quanto avrebbe incassato se non si fosse fatta, ovvero circa 600 mln di euroâ.
Fonte: Aiol