Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 17 ottobre: boom dei prezzi dell’extravergine in Sicilia, parte la speculazione in Spagna

Il prezzo dell’olio di oliva al 17 ottobre: boom dei prezzi dell’extravergine in Sicilia, parte la speculazione in Spagna

Mentre in Puglia, dopo lo strano calo a Brindisi, Lecce e Taranto, non si segnalano novità, l’olio nuovo fa esplodere le quotazioni in Sicilia. Parte invece forte la speculazione in Spagna, con vistosi cali su tutte le categorie commerciali

17 ottobre 2025 | 14:30 | T N

Dopo il brusco e sensibile calo della scorsa settimana sulle Borse Merci di Brindisi, Taranto e Lecce (-6,3%) con l’extravergine a 9 euro/kg, la quotazione più bassa d’Italia, la situazione del mercato in Puglia è in via di stabilizzazione, con la Camera di Commercio di Bari che segnala listino invariato per l'olio extravergine di oliva italiano a 9,3-9,5 euro/kg al 14 ottobre.

Contemporaneamente, però, IsmeaMercati registra il boom delle quotazioni sull’olio nuovo siciliano con la Dop Monti Iblei a 14,85 euro/kg, seconda solo al Chianti Classico Dop a 16 euro/kg. Bene anche i prezzi dell’olio Valli Trapanesi Dop a 9,55 euro/kg (+8,5%).

La vera sorpresa positiva sono però le quotazioni dell’olio extravergine di oliva non certificato sulle piazze di Palermo e Trapani, rispettivamente a 9,45 euro/kg (+10,5%) e ugualmente 9,45 euro/kg (+9,9%).

I primi segnali del mercato sull’olio nuovo sono quindi incoraggianti ora che in molte regioni italiane i frantoi sono aperti e si registrano rese in netto aumento, sui valori medi delle annate precedenti, quasi ovunque.

Il vero polso del mercato si avrà però soltanto dal 15 novembre in avanti quando inizierà la piena operatività dei frantoi nel barese che rappresenta il vero bacino produttivo in Italia. I grandi volumi e flussi commerciali di olive e olio si avranno da lì e da lì si scoprirà il trend, ivi comprese le intenzioni commerciali dei grandi gruppi industriali italiani.

Nel frattempo in Spagna è già partita la speculazione con arrivi di olio sia dal Portogallo che dalla Tunisia, in quest’ultimo caso prevalentemente olio vecchio. Dal 7 ottobre il solo olio extravergine di oliva ha perso 15 centesimi, di cui quasi 10 centesimi nell’ultima settimana, riavvicinandosi ai 4,1 euro/kg dopo aver sfiorato i 4,3 euro/kg. I 4,12 euro/kg per l'extravergine indicati da PoolRed al 17 ottobre rappresentano il punto più basso dell’ultimo mese.

E che non sia un caso o una fiammata, al ribasso, lo testimoniano anche le quotazioni dell’olio vergine di oliva a 3,62 euro/kg, in calo costante dal 6 ottobre. Anche in questo caso i valori odierni sono i più bassi dell’ultimo mese.

Dinamica molto simile anche per l’olio lampante a 3,43 euro/kg al 17 ottobre secondo PoolRed, un’altra volta il punto più basso dell’ultimo mese.

Pochi i frantoi per ora aperti in Spagna. Si tratta prevalentemente delle attività che lavorano anche oliva da tavola e destinano quanto non utilizzabile da mesa all’estrazione da olio. Non si possono quindi avere ancora indicazioni chiare sul potenziale del prezzo dell’olio spagnolo di nuova produzione. E’ certo, invece, che i grandi gruppi iberici si stanno muovendo per replicare quanto accaduto l’anno scorso, con le importazioni che hanno fatto calare le quotazioni dell’olio spagnole che, in primavera, non sono riuscite più a riprendersi, ritrovando un trend in aumento solo dalla fine dell’estate.

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