Economia
Troppo grano duro importato, il valore crolla

Diminuiscono le importazioni di cereali ma crescono quelle di grano duro di 123 mila tonnellate nel primo semestre 2025. Buona la crescita delle esportazioni di paste alimentari
18 settembre 2025 | 15:00 | C. S.
Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nel I° semestre 2025 sono risultate in diminuzione nelle quantità e in lieve incremento in valore.
La riduzione delle quantità importate si deve soprattutto al grano tenero (-116.000 t) ed al granturco (-103.000 t) che presentano un controvalore in aumento rispetto al 2024 rispettivamente di 5,7 (+0,7%) e 87,4 (+10,1%) milioni di euro. Risulta in aumento invece l’import di grano duro (+123.000 t) con valori in calo del 3% (-14,6 milioni di euro). Le importazioni di riso (considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture) risultano in aumento di circa 27.000 tonn (+18,3%). Il totale delle farine proteiche vegetali aumenta nelle quantità di 109.000 t (+8,4%) e diminuisce nei valori di 19,1 milioni di euro (-4%). Il totale dei semi e frutti oleosi diminuisce nelle quantità di 80.000 t (-5,2%) e nei valori di 107,3 milioni di euro (-8,4%).
Se guardiamo invece all'export si evidenzia l’incremento delle esportazioni di paste alimentari nelle quantità (+29.800 t, pari a +2,7%), ma in calo nei valori (-11,3 milioni di euro, -0,7%). Pure in aumento le vendite all’estero di farina di grano tenero (+10,1% nelle quantità e +8,6% nei valori) e di semola di grano duro (+15,8% nelle quantità e +10,2% nei valori). Le esportazioni dei prodotti trasformati aumentano di 11.100 tonnellate, ma si riducono in valore del 2,6%, mentre per il riso si registra una diminuzione di 36.000 tonnellate (-9,2%) corrispondente a -32,7 milioni di euro, considerando riso lavorato, semigreggio e risone.
La bilancia commerciale del settore cerealicolo ha comportato nei primi sei mesi del 2025 un esborso di valuta pari a 4.478,3 milioni di euro (4.466,2 nel 2024) ed introiti per 2.963,6 milioni di euro (3.008,4 nel 2024). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.514,7 milioni di euro, contro -1.457,8 milioni di euro nel 2024.
Potrebbero interessarti
Economia
L'export dell'agroalimentare italiano tiene nel 2025 nonostante i dazi

Nel primo semestre 2025 le vendite all’estero dei trasformati alimentari crescono ancora del +6%. A trainare i valori è anche l’effetto-prezzi: l’anno scorso l’olio d’oliva ha segnato un boom
18 settembre 2025 | 13:00
Economia
Aumenta l'export di olio di oliva in volume, diminuisce a valore

Italia, Spagna, Tunisia e Turchia hanno rappresentato quasi il 95 % del volume totale importato dagli Stati Uniti. Per l'olio extravergine di oliva, il valore medio a giugno è stato di 5,69 euro/kg, pari al 72% delle esportazioni totali di olio d'oliva verso gli Stati Uniti
15 settembre 2025 | 11:00
Economia
I mercati italiani ricchi di frutta e verdura di buona qualità

Tra la frutta consigliata non mancano i fichi d’India, nel pieno della loro stagione. Abbonda nei mercati l’uva da tavola, incluse varietà come la Vittoria e l’Italia. Non mancano le lattughe, buone e convenienti grazie ad un equilibrio tra domanda e offerta
13 settembre 2025 | 14:00
Economia
Nel 2024 export di olio di oliva a 3,09 miliardi di euro

Nei primi quattro mesi dell’anno le esportazioni sono aumentate del 23%. Nel 2024 l’export ha superato le 344 mila tonnellate vendute
13 settembre 2025 | 09:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 12 settembre: invariato in Italia, volano le quotazioni dell’extravergine in Spagna

L’olio extravergine di oliva italiano rimane ai livelli massimi mentre si porta a 4,2 euro/kg la quotazione dell’olio extravergine in Spagna. Differenziale ai minimi tra olio vergine e lampante. Si scalda il mercato delle olive
12 settembre 2025 | 13:30
Economia
Record nella produziuone mondiale di cereali nel 2025

La FAO ha leggermente aggiustato al ribasso la stima relativa alla produzione mondiale di grano, che comunque rimane superiore di circa lo 0,8 percento, rispetto all’anno scorso. Record per il mais
09 settembre 2025 | 14:00