Economia

LA FINANZIARIA 2008 SI E’ DIMENTICATA DELL’AGRICOLTURA. POCHI GLI INTERVENTI E ANCOR MENO I FONDI STANZIATI. L’UNICA MISURA REALMENTE UTILE E’ IL FORFETTONE FISCALE

Anche le imprese agricole potranno beneficiare dell’imposta sostitutiva unica, al 20%, in sostituzione di Iva, Irpef e Irap. Un provvedimento per molti ma non per tutti. Prorogate anche le detrazioni per gli interventi finalizzati al risparmio energetico

12 gennaio 2008 | T N

E’ una Finanziaria che, specificatamente al settore agricolo, non dà e non toglie, perché le misure che rigurardano il settore primario sono veramente poche.

Eccezion fatta per la proroga, ancora per una anno, dei regimi speciali e delle riduzioni d’imposta specifiche del settore, vi sono poche novità da segnalare.

L’unica, realmente degna di nota, non riguarda solo l’agricoltura ma tutti i settori produttivi ed è già stata ribattezzata il forfettone fiscale.
La misura interessa una platea di circa 930mila contribuenti, che potranno aderire ad un regime semplificato Iva e Irap, con una significativa riduzione degli adempimenti amministrativi e dei relativi costi (tenuta di libri contabili, spese di commercialista, ecc.).
Trattandosi di un nuovo regime "naturale" di tassazione, esso si applicherà direttamente ai soggetti interessati, a meno che essi non optino espressamente per il regime ordinario.
I soggetti interessati alla nuova disciplina sono le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni che hanno avuto nel periodo di imposta precedente, o presumono di avere nel periodo di inizio attività, le seguenti caratteristiche:
- ricavi o compensi non superiori a 30mila euro;
- assenza di cessioni all'esportazione;
- assenza di spese per lavoro dipendente o collaboratori;
- spese di acquisto di beni strumentali non superiori, nel triennio precedente, a 15.000 euro
- assenza di partecipazioni e quote societarie.
I vantaggi per gli imprenditori che aderiscono al regime fiscale semplificato sono i seguenti:
- applicazione di un'imposta sostitutiva ai fini Irpef, con aliquota del 20% sulla differenza tra ricavi e costi valutati per cassa;
- non sottoposizione ad Irap;
- esclusione dagli studi di settore;
- esclusione della rivalsa Iva e della detraibilità Iva sugli acquisti.

Sono prorogate sino al 31 dicembre 2010 le detrazioni d’imposta per gli interventi finalizzati al risparmio energetico. Potranno pertanto essere detratti, in un numero di quote annue non inferiori a tre e non superiori a dieci, a scelta del contribuente:
a) 55% degli importi a carico del contribuente, fino al valore massimo di 100.000 euro, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti che conseguono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale (art. 1, c. 344 Finanziaria 2007) inferiore di almeno il 20 per cento rispetto ai valori limite di fabbisogno di energia primario annuo che saranno definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico .
b) 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, sino al valore massimo di 60.000 euro, per gli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali o orizzontalicoperture e pavimenti), finestre comprensive di infissi (art. 1, c. 345 Finanziaria 2007), a condizione che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica che saranno definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico . Per tali interventi, limitatamente alla sostituzione di finestre comprensive di infissi in singole unità immobiliari, non è richiesta l’asseverazione di un tecnico abilitato, né la qualificazione energetica dell’edificio (o l’”attestato energetico”, ove la qualificazione energetica non sia stata ancora introdotta), di cui all’art. 1, c. 348 della Finanziaria 2007.
c) 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 60.000 euro per gli interventi di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università (art. 1, c. 346 Finanziaria 2007). Per tali interventi non è richiesta l’asseverazione di un tecnico abilitato, né la qualificazione energetica dell’edificio (o l’”attestato energetico”, ove la qualificazione energetica non sia stata ancora introdotta), di cui all’art. 1, c. 348 della Finanziaria 2007.
d) 55% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro per interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione (art. 1, c. 347 Finanziaria 2007). Dette disposizioni si applicano anche alle spese per la sostituzione intera o parziale di impianti di climatizzazione invernale non a condensazione, sostenute entro il 31 dicembre 2009. Ai sensi dell’art. 1, c. 286, della Finanziaria 2008, inoltre, le stesse disposizioni trovano applicazione anche con riguardo alle spese relative alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia.
e) 20% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino ad un valore massimo di 200 euro per ciascun apparecchio, per le spese sostenute per la sostituzione di frigoriferi, congelatori e loro combinazioni con analoghi apparecchi di classe energetica non inferiore ad A+

Per quanto riguarda propriamente il settore agricolo, è rifinanziato, per l’importo di 50 milioni di euro, la dotazione del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticolo-saccarifera.
Sono stati stanziati 2 milioni di euro a favore dell’apicoltura per ciascuno degli anni 2008 e 2009 e 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 per le attività di progettazione previste nell’ambito del Piano irriguo nazionale.
E’ istituito il fondo per la promozione di azioni positive in favore di filiere produttive esenti da contaminazioni da ogm, con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro per il 2008, finalizzato alla diffusione, a livello internazionale, del modello italiano di partecipazione informata del pubblico ai processi decisionali sull’emissione deliberata di organismi geneticamente modificati , nonché all’avvio di azioni strutturali che favoriscano le filiere produttive agricole esenti da contaminazioni ogm.

L’Osservatorio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali avrà il compito di verificare la trasparenza dei prezzi dei prodotti alimentari, con particolare attenzione a quelli al dettaglio. I dati aggregati saranno resi pubblici sul sito internet del Ministero e attraverso la stipula di convenzioni gratuite con testate giornalistiche, emittenti radiotelevisive e gestori del servizio di telefonia. L’eventuale andamento anomalo dei prezzi, così rilevati, darà luogo all’intervento dell’ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole e forestali.
E’ istituito l’Ufficio prezzi presso ciascuna Camera di commercio, che riceve segnalazioni e verifica le dinamiche dei prezzi di beni e servizi praticati ai consumatori finali, rendendole note al pubblico. Le attività di verifica possono svolgersi in base a convenzioni tra le camere di commercio, i comuni e gli uffici territoriali del governo. Alla tenuta e alla elaborazione delle informazioni richieste agli uffici prezzi sovrintende il Garante per la sorveglianza dei prezzi, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico. Il Garante riferisce le dinamiche e le eventuali anomalie dei prezzi al Ministro dello sviluppo economico, che provvede, ove necessario, alla formulazione di segnalazioni all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e di proposte normative.

Vi sono anche importanti misure a carattere regionale.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sarà istituita una commissione di tre esperti che presenterà, entro il 31 luglio 2008, le proposte per la ristrutturazione dei debiti degli imprenditori agricoli sardi verso gli istituti finanziati che, ai sensi della legge regionale 13 dicembre 1988, n. 44, hanno concesso finanziamenti su cui sono stati autorizzati i concorsi negli interessi dichiarati illegittimi dalla decisione 97/612/CE. Sino a tale data sono sospesi i giudizi pendenti, le procedure di riscossione e le esecuzioni forzose relative a detti mutui.

Sono inoltre stati stanziati 50 milioni di euro per far fronte ai danni e al mancato reddito dovuti agli attacchi della peronospora avvenuti nel corso del 2007 in Sicilia in conseguenza del perdurare del caldo eccessivo

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