Ambiente
Acqua, suolo e green deal sono il futuro dell'agricoltura italiana
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente la ricerca affianca le Istituzioni nell’individuare soluzioni efficaci: dalla gestione sostenibile di acqua e suolo e all’occasione rappresentata dal Green Deal
05 giugno 2020 | C. S.
Si celebra nuovamente la Giornata Mondiale dell’Ambiente, un bene fragile e prezioso per la cui tutela l’agricoltura può svolgere un ruolo fondamentale. A tal fine, la ricerca affianca le Istituzioni nell’individuare soluzioni efficaci, basti pensare alla gestione sostenibile di acqua e suolo e all’occasione storica rappresentata dal Green Deal.
L’agricoltura per l’ambiente: l’acqua
Una risorsa così essenziale, non solo all’agricoltura, ma alla vita sul pianeta necessita di cure particolari. Secondo Raffaella Zucaro, primo ricercatore CREA Politiche e Bioeconomia, l’attuale politica agricola, ma ancora di più in quella del 2021-2027, sarà integrata con gli obblighi di natura ambientale, oltre alle normative europee mirate alla tutela delle risorse naturali, come la Direttiva Quadro Acque. Per il periodo 2021 – 2027 è previsto, infatti, l’aggiornamento dei piani di gestione dei distretti idrografici, gli strumenti di pianificazione di tutti gli usi dell’acqua (civile, industriale, agricolo). Tale coincidenza della tempistica, se opportunamente colta, permetterà di avviare delle politiche integrate e sinergiche, in grado di rispondere, con le medesime azioni, a più obiettivi, sia in termini di competitività del settore agricolo che di salvaguardia del Capitale naturale . Già l’attuale Programma Nazionale per lo Sviluppo Rurale, finanziato nell’ambito del ciclo di programmazione 2014-2020, nel prevedere l’efficientamento e l’ammodernamento del sistema irriguo nazionale ha selezionato gli interventi in grado di rispondere all’orientamento europeo di riduzione dei prelievi dai corpi idrici, privilegiano le soluzioni più innovative.
L’agricoltura per l’ambiente: il green deal
Si tratta per Raffaella Pergamo, ricercatrice CREA Politiche e Bioeconomia, di un’opportunità da non perdere, a maggior ragione in questa fase post Covid 19, per ripensare l’agricoltura, in una chiave “green”, utilizzando le nuove tecnologie. La nuova strategia politica comunitaria punta alla produzione di cibo di qualità, sostenibile per l’ambiente e competitivo sui mercati, grazie anche all’impiego di tecniche agronomiche ecocompatibili (l’agricoltura di precisione, l’agricoltura biologica e l’agroecologia) in grado di contenere i costi. Gli agricoltori saranno sempre più protagonisti della trasformazione dei sistemi produttivi e artefici della strategia “Dal produttore al consumatore”(Farm to Fork F2F), centrale nell'agenda della Commissione per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Ne conseguirà un rafforzamento delle filiere corte e una maggiore consapevolezza sugli aspetti nutrizionali del cibo, con conseguente riduzione degli sprechi anche attraverso un’etichettatura dei prodotti alimentari e degli ingredienti primari, finalizzata alla sostenibilità degli alimenti e dei processi produttivi. La connessione in banda larga, già avviata nell’attuale programmazione di sviluppo rurale, consentirà anche la diffusione di strumenti di precisione e del digitale in agricoltura, orientata a migliorare le tecniche agricole e la qualità della vita nelle aree rurali, oltre ad una maggiore trasparenza. La strategia Farm to fork e il Green Deal si integreranno con la nuova PAC, che sosterrà gli agricoltori a migliorare le loro prestazioni ambientali e climatiche attraverso un modello maggiormente orientato ai risultati e una maggiore attenzione agli investimenti nelle tecnologie e nelle pratiche verdi e digitali, garantendo loro un reddito dignitoso. Analogamente, la ricerca e l'innovazione saranno fondamentali per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili, sani e inclusivi, che sarà accompagnata anche da nuovi investimenti (Fondo InvestEU per l'accesso ai finanziamenti per le PMI e le imprese a media capitalizzazione del settore agroalimentare).
L’agricoltura per l’ambiente: le Istituzioni
"L'agricoltura è ambiente - dichiara Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali - e, proprio per questo, risulterà determinante l'integrazione del Green Deal all'interno della nuova PAC. Soprattutto in questo periodo di forte crisi epidemiologica, dobbiamo però cogliere le opportunità che si prospettano per lavorare ad un'agricoltura che sappia guardare al futuro, innovando, per divenire sempre più sostenibile e resiliente. Lo stiamo facendo, ad esempio – conclude - con gli incentivi per le nuove tecnologie del credito d'imposta all'agricoltura 4.0 o con gli oltre 120 progetti della Strategia nazionale per il risparmio idrico, finanziati con 1,2 milioni di euro e in gran parte già in corso di realizzazione, del PSRN (Programma di sviluppo rurale nazionale). Occorre sempre più favorire uno sviluppo delle filiere che coniughi ambiente, redditività e competitività".
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