Ambiente
Il vino italiano primo per produzione e secondo per quota di mercato

Bene i distretti del vino italiani, che nel complesso crescono del 4% tendenziale, in particolare il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, i Vini dei Colli Fiorentini e senesi e i Vini del veronese
07 aprile 2025 | 15:00 | C. S.
Nel 2024 l'Italia ha riconquistato il primo posto a livello mondiale nella produzione di vino, con 41 milioni di ettolitri.
In termini di export, l'Italia è al secondo posto nel mondo, dopo la Francia che in valore ha una quota di mercato del 34,5% (Italia al 22%) mentre in quantità veniamo superati di poco dalla Spagna (21,7% contro il 22%). E' quanto emerge da una ricerca del research department di Intesa Sanpaolo realizzata in occasione di Vinitaly.
Il 2024 si è chiuso con 8,1 miliardi di euro di esportazioni di vino italiano, +5,5% rispetto al 2023. La vendemmia 2024 ha mostrato un buon recupero rispetto all'anno precedente, (+7%) pur collocandosi al di sotto del 14% rispetto alla media dei 5 anni precedenti. La vendemmia del 2023, infatti, era stata particolarmente scarsa, con circa un 20% in meno in termini di quantità prodotte, a causa degli effetti del cambiamento climatico, con siccità e alluvioni, che avevano favorito la diffusione di un fungo, la peronospera, che aveva letteralmente decimato i raccolti in particolare nel Centro-Sud.
Bene anche i distretti del vino italiani, che nel complesso crescono del 4% tendenziale, in particolare il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, i Vini dei Colli Fiorentini e senesi e i Vini del veronese, che hanno registrato crescite tra il 7 e il 10%.
"È necessario investire in innovazione, nella selezione dei vitigni più resistenti ma anche nelle opportunità che derivano dalla digitalizzazione e dalla robotica", afferma Stefania Trenti, responsabile industry & local economies research Intesa Sanpaolo. "Le opportunità maggiori - prosegue - potranno venire ancora dai mercati esteri, ma anche dalla capacità di fare sistema per valorizzare la grande qualità del vino italiano".
Potrebbero interessarti
Ambiente
Il lupo in Europa è ora meno protetto

La maggioranza al Parlamento Europeo ha sostenuto le richieste delle comunità rurali e per questo dal 2022 la Commissione ha avviato un processo per ridurre il grado di protezione dei lupi
21 maggio 2025 | 09:00 | Marcello Ortenzi
Ambiente
Nel Mediterraneo piogge stabili dalla fine dell’Ottocento, ma in futuro è prevista una diminuzione

Un team di ricercatori di cui fa parte l’Università Statale di Milano ha tracciato l’evoluzione delle precipitazioni nel Mediterraneo a partire dalla fine del diciannovesimo secolo, prevedendo una diminuzione nel XXI secolo
22 marzo 2025 | 12:00
Ambiente
I cambiamenti climatici e l'impatto sulle nuove generazioni

I contributi e le opinioni di qualificati analisti sui problemi ambientali, pone l’attenzione soprattutto sulle possibili alterazioni della Corrente del Golfo, che potrebbero avere conseguenze, seppur meno gravi che altrove, anche sul Mediterraneo
23 febbraio 2025 | 09:00
Ambiente
Nuova specie di farfalla scoperta dal CREA in Calabria e dedicata a Giulio Regeni

La nuova specie appartenente alla famiglia degli Psychidae, si chiama appunto Diplodoma giulioregenii. La sua biologia è ancora sconosciuta, ma si suppone che la larva si nutra di muschi, licheni e foglie appassite
15 febbraio 2025 | 09:00
Ambiente
La Stella di Natale è rossa

In Toscana se ne producono oltre 5 milioni: il principale polo produttivo è il distretto Versilia-Viareggio. Nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio a Firenze l’originale albero di Natale composto da centinaia di esemplari di Stella di Natale
02 dicembre 2024 | 11:30
Ambiente
Alberi di Natale: quelli veri e certificati restano la scelta più sostenibile

Un albero di Natale artificiale di plastica di 2 metri ha un’impronta di carbonio pari a circa 40 kg di emissioni di CO2 equivalenti. L’impronta di carbonio di un albero vero, invece, è di circa 3,5 kg di CO2, un decimo di quella dell’albero finto
21 novembre 2024 | 12:00