Mondo Enoico
Il mondo del vino alla ricerca di nuovi mercati e nuove soluzioni
Le produzioni vitivinicole sono sempre più low cost e la crisi di vendite di enoteche e ristoranti costringe a inventarsi nuove formule di consumo: è la volta del “bottle-sharing”
03 aprile 2010 | Graziano Alderighi
La crisi economica globale ha colpito in maniera dura il settore vitivinicolo. Abituato a crogiolarsi tra guide ed elite, oggi il mercato del vino deve inventarsi nuove formule commerciali e di marketing.
Secondo unâindagine Iri Infoscan perdono infatti clienti le enoteche tradizionali che tanta soddisfazione hanno dato ai vitivinicoltori, cresce invece la vendita in grande distribuzione che però, non è accessibile alle tante realtà vitivinicole medio piccole italiane.
I prezzi in GDO sono bassi, la maggior parte delle vendite si concentra sulla fascia prezzo inferiore ai 5 euro, i volumi richiesti sono spesso elevati, così come gli sconti richiesti e le pretese economiche per iniziative promozionali.
Una situazione che no riguarda solo il nostro Paese ma anche gli Stati Uniti dove il nostro export ha fatto registrare nel 2009 un lusinghiero +13% in volume ma un significativo -11% in valore.
Nel dettaglio, crescono molto bene le vendite dei vini italiani sotto i 20 dollari di prezzo al dettaglio, con un trend ancora più positivo e ancor più per quelli sotto i 15 o i 10 dollari.
''Il consumo di vino continua a crescere - spiega Leonardo Locascio, presidente di Winebow, uno degli importatori di vini italiani più importanti - ma si è spostato su prezzi medi più bassi. In più consumare generi di lusso nella moda come nel vino non più trendy, e questo fenomeno interessa
anche chi non ha problemi di soldi.â
Occorre quindi inventarsi un nuovo modo di vendere il vino.
I tentativi, in questi anni difficili, non mancano, specialmente nel canale Horeca dove è un fiorire di iniziative, dalle soluzioni più semplici e tradizionali a quelle più fantasiose.
Nella consapevolezza di dover offrire qualcosa di nuovo, le enoteche stanno cambiando pelle, reinventano il proprio ruolo: a partire dai wine club, sorta di circoli di appassionati aderendo ai quali è possibile godere di offerte promozionali e degustazioni esclusive con annate speciali e spesso introvabili. Non dimenticando l'aspetto economico, le enoteche puntano anche sul richiamo del risparmio: varano periodicamente offerte promozionali, inventano l'angolo outlet - in cui ogni mese si possono acquistare determinate bottiglie a prezzi scontatissimi - propongono "saldi" stagionali come ogni altro esercizio commerciale.
Ma la vera novità degli ultimi anni sono le enoteche che offrono anche un angolo wine bar, dedicandosi all'attività si somministrazione di vino e offrendo la possibilità di assaggiare vini al bicchiere, magari accompagnati da piatti-degustazione.
Le enoteche si contendono così quel mercato dei brunch e degli happy hour che piace ai giovani, allontanando però i clienti dai ristoranti che pure sono e sono stati grandi clienti di vino.
I ristoratori, quindi, non stanno a guardare e lanciano nuove sfide, lâultima delle quali è stata proposta da Luciano Zazzeri, patron del noto ristorante La Pineta di Marina di Bibbona.
Eâ il bottle-sharing, ovvero la condivisione di una bottiglia di vino, magari prestigiosa, tra più avventori del locale. Dopo aver sondato i desideri dei clienti e riconosciuto, magari orientato, la loro preferenza per questa o quella etichetta, il ristoratore li presenta. Se tutti accettano la proposta, la bottiglia viene ordinata ed equamente divisa, dal ristoratore in persona, tra i calici dei commensali.
Per i vitivinicoltori si aprono però nuove strade e prospettive commerciali, come le vendite on line. Crescono infatti gli appassionati che si rivolgono sia a portali specializzati, dove condividere le proprie impressioni e valutazioni sui vini, ma anche su siti più generici come Ebay e altri store.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
La logistica in cantina: il successo commerciale con efficace gestione delle scorte e dei canali di vendita

Grazie anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale e del MotionMining, si possono ridurre i costi operativi fino al 20% e i trasporti del 15%, migliorando la soddisfazione del cliente e la competitività dell’azienda
05 giugno 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Diminuisce lentamente la giacenza di vino italiano in cantina

Il 55,2% del vino detenuto è a denominazione di origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a indicazione geografica
20 maggio 2025 | 11:00
Mondo Enoico
Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più
15 maggio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.
10 maggio 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi
06 maggio 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Giacenza di vino italiano stabile rispetto allo scorso anno

Il 55,0% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Al 31 marzo 2025 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 52,8 milioni di ettolitri di vino e 4 milioni di ettolitri di mosti
17 aprile 2025 | 14:00