Mondo Enoico

IL VINO MARCHIGIANO FA TREDICI

“I terreni di San Severino” è la nuova Denominazione di origine controllata della regione Marche. Da Roma giunge intanto anche la conferma per la Docg Cònero

05 giugno 2004 | Renzo Pincini

I vini delle Marche hanno conseguito la tredicesima denominazione di origine controllata oltre alla seconda Denominazione di origine controllata e garantita.
Il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni tipiche dei vini ha conferito la Doc al vino “I terreni di San Severino” e la Docg al “Cònero”.

Il provvedimento sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Entro 60 giorni dalla pubblicazione potranno essere inoltrati eventuali ricorsi e proposte di modifiche. Le nuove denominazione entreranno in vigore a partire dalla campagna vinicola 2004-2005. La decisione del Comitato conclude l’iter per il riconoscimento avviato nei mesi scorsi e che ha previsto anche audizioni pubbliche.

“Si tratta di un ulteriore successo della vitivinicoltura marchigiana – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Luciano Agostini – che è riuscita a valorizzare due realtà specifiche del territorio marchigiano, irripetibili e inimitabili in altri contesti. Grazie al lavoro svolto dai produttori e al sostegno della Regione, i nostri vini stanno ottenendo nuovi spazi e nuovi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale”.

Dopo la Vernaccia di Serrapetrona, quella conferita al Rosso Cònero è la seconda Docg marchigiana. Un vino storico per le Marche, tipico della zona anconetana addicente all’omonimo promontorio, particolarmente vocata alla produzione dei rossi. Negli ultimi dieci anni si è affermato in maniera considerevole, proprio per la sua specificità particolarmente apprezzata. La tredicesima Doc valorizza invece, la produzione del “rosso” caratteristica della fascia collinare maceratese di San Severino Marche: un vino che conserva e trasmette tutti i legami con il territorio di produzione.

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