Mondo Enoico

Bruxelles concentra ora le proprie perverse fantasie sul rosè

E’ probabile che troveremo una nuova sorpresa della Commissione europea nell’uovo di Pasqua. Un vino rosè nuovo nuovo che piacerà, forse, ai cinesi ma che farà infuriare i vignaioli

14 marzo 2009 | Graziano Alderighi

I vini rosati stanno riscuotendo un rinnovato interesse da parte del mercato.
Stanno insomma tornando di moda e alcune cantine stanno spingendo su questa tipologia di prodotto.
Dopo anni di inebriamento per i rossi assai corposi, strutturati, con importanti cariche fenoliche e tanniche le attuali tendenze di mercato incidano che il consumatore sta privilegiando vini più semplici, di pronta beva, più facili da degustare e da capire.

Le caratteristiche dei rosati sono propriamente queste: piacevolezza, freschezza, delicatezza dei profumi, modesto grado alcolico e facilità di abbinamento.
Oltre quindi a ridurre possibili figuracce al ristorante nella scelta del vino per certe pietanze, la scelta di un rosè implica oggi anche una visione trendy, fashion.
Piace in Italia ma è soprattutto all’estero dove trova consensi, in primis in Cina.

Visto con sospetto dai sommeliers, è interessante per i viticoltori che trovano in questa tipologia di prodotto un vero e proprio jolly.
Le modalità di produzione sono infatti varie e prevedono, in alcuni casi, che per la sua realizzazione si utilizzino gli “scarti” di altri più nobili vini.
Accade così che uve, sia a bacca bianca sia rossa, che non raggiungano grado alcolico, acidità ecc desiderati vengano miscelati per arrivare a un rosè.
Allo stesso modo quanto prelevato nella prima fase di fermentazione delle uve rosse, allo scopo di aumentare la concentrazione del restante, può essere utilizzato per ottenere il rosato.
Solo le cantine maggiormente interessate a questo prodotto effettuano una vinificazione in bianco di uve rosse, effettuando una blanda e breve macerazione, generalmente quanto basta ad estrarre un certo quantitativo di colore e di sostanze aromatiche.

Tutto questo fino ad oggi perché se passasse la proposta della Commissione europea il rosè si potrà anche ottenere dalla miscelazione di vini rossi e vini bianchi.
Il progetto di legge è tutt’altro che ipotetico e scaturisce da un’esigenza di mercato, la riduzione delle scorte e l’acquisizione di nuovi mercati, piuttosto che da ogni altra considerazione tecnica, tecnologica o sulla qualità e tipicità.
La bozza di regolamento è già stata approvata da Bruxelles e ora è all’esame del Wto.
Presto, per Pasqua probabilmente, i viticoltori troveranno nell’uovo una sorpresa: l’autorizzazione a produrre rosati miscelando vini bianchi e rossi.

Il piano di Bruxelles è stato svelato, qualche giorno fa, dal quotidiano Liberation scatenando le ire dei vignaioli d’oltralpe.

Cosa accadrà ora?
E’ probabile che, con un iter tanto avanzato, il progetto vedrà la luce. Qualsiasi tentativo di bloccarlo appare più nel novero della fantascienza che non della realtà ma i francesi non mollano e chiedono, se non che la bozza di regolamento venga abortita, che sull’etichetta venga precisato il metodo di lavorazione, tradizionale o miscelato.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Vino per le Feste natalizie: si beve meno e solo alta qualità

In crescita le bollicine italiane premium, come Franciacorta, Trento e Alta Langa, in calo gli Champagne medio-bassi.  Nei fatidici 35 giorni di fine anno in Italia,  non supereremo i 90-92 milioni di bottiglie di bollicine stappate. 240 milioni di tappi Made in Italy nel mondo

10 dicembre 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Trattamenti fogliari per migliorare le risposte della vite alla siccità, alle alte temperature e alla salinità

Le applicazioni fogliari possono migliorare la tolleranza della vite alla salinità, alla siccità e allo stress termico modulando le risposte fisiologiche e il metabolismo secondario, sostenendo così la stabilità della produzione e la qualità dell'uva

08 dicembre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025

Il mercato mondiale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, poiché la crescita limitata della produzione contribuirà a stabilizzare le scorte in un contesto di indebolimento della domanda e di continue incertezze commerciali

14 novembre 2025 | 10:00

Mondo Enoico

Viticoltura hi-tech: il Politecnico crea vigneti virtuali per i trattori autonomi

Da uno studio pubblicato su AgriEngineering nuove metodologie per simulare e controllare in modo autonomo le operazioni nei vigneti, verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile

13 novembre 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Le riesportazioni globali di vino valgono circa 4,55 miliardi di euro

Per quanto riguarda Italia e Francia, che sono sia produttori, sia consumatori e soprattutto grandi esportatori di vino, l’Oiv considera e stima percentuali di riesportazione dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui rispettivi volumi di vino esportati.

11 novembre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni

L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva

08 novembre 2025 | 14:00