Mondo Enoico 16/12/2022

Le nuove pratiche enologiche approvate dall’Oiv

Le nuove pratiche enologiche approvate dall’Oiv

L’Oiv ha approvato modifiche nell’uso enologico di fibre vegetali selettive, tannini, gomma arabica e mannoproteine del lievito


La commissione enologica dell’Organizzazione mondiale della vite e del vino, nel corso della XX sessione a dicembre, ha approvato 24 risoluzioni su diversi argomenti come le pratiche e le sostanze enologiche, tra cui l'uso di fibre vegetali selettive, tannini enologici, gomma arabica, mannoproteine del lievito. Inoltre, tre sostanze sono state classificate come additivi o coadiuvanti tecnologici, a seconda della loro funzione. È importante sottolineare il nuovo codice di buone pratiche enologiche volto a prevenire o limitare l'alterazione dei vini da parte del Brettanomyces bruxellensis.

Le nuove pratiche enologiche approvate dall’Oiv

Diverse risoluzioni riguardanti nuove pratiche enologiche completeranno il Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche dell'Oiv.

La classificazione come additivi o coadiuvanti tecnologici di vari composti già accettati dall'OIV, in particolare:

-La classificazione dell'anidride carbonica come additivo o coadiuvante tecnologico in funzione dell'obiettivo enologico considerato (Risoluzione OIV-OENO 567B2-2022).

-La classificazione del latte scremato come coadiuvante tecnologico, dato che il latte scremato è un prodotto alimentare utilizzato in enologia come coadiuvante tecnologico (Risoluzione OIV-OENO 567C1-2022).

-Inoltre, l'OIV ha considerato che, in base alla normativa, il DMDC è considerato un additivo in alcuni Paesi, mentre in altri è considerato un coadiuvante tecnologico (Risoluzione OIV-OENO 567B4-2022).

- Aggiornamento dell'uso di fibre vegetali selettive nei mosti (Risoluzione OIV-OENO 684B-2022) e nei vini (Risoluzione OIV-OENO 684A-2022) al fine di i) ridurre il contenuto di ocratossina A nei vini; ii) ridurre il numero e il contenuto di residui di prodotti fitosanitari nei vini. Per i vini, la dose raccomandata deve essere determinata in base alla tecnica di filtrazione utilizzata e non deve superare la dose di 1,5 kg/m² di superficie filtrante e 200 g/hL. Per i mosti, la dose da utilizzare è determinata in base al mosto e al contenuto di molecole da adsorbire e non supera i 200 g/hL.

-  La relativa modifica dell'attuale limite per il trattamento dei vini con gomma arabica, stabilendo che la dose da utilizzare non può superare 0,8 g/L per i vini rossi liquorosi e 0,3 g/L per gli altri vini (Risoluzione OIV-OENO 689-2022).   

-  La cancellazione dal Codice Internazionale delle Pratiche Enologiche del trattamento enologico con cloruro d'argento e la cancellazione dal Codex Enologico Internazionale della monografia COEI-1-CHLARG, relativa al cloruro d'argento (Risoluzione OIV-OENO 707-2022).

-   La modifica della pratica enologica relativa alla flottazione, specificando che la chiarificazione può essere effettuata sia in assenza di aria, utilizzando azoto o argon, sia con aria compressa per favorire l'ossidazione dei composti ossidabili e rendere più stabile il colore del vino (Risoluzione OIV-OENO 708-2022).

-   L'adozione di un nuovo codice di buone pratiche enologiche volto a prevenire o limitare l'alterazione dei vini da parte del brettanomyces bruxellensis (Risoluzione OIV-OENO 686-2022). Questo codice stabilisce tutti i possibili interventi in vigna, durante la vendemmia e in cantina per limitare lo sviluppo del brettanomyces bruxellensis.

di C. S.