Mondo Enoico
SUI CHIPS NEL VINO L’ULTIMA PAROLA ALLA SCIENZA, MA IL TAR SI DEVE ANCORA ESPRIMERE
Presto i vini ottenuti con i trucioli potrebbero venire facilmente smascherati, ma sarà la Giustizia italiana a dover far chiarezza. Il Ministro però ribadisce con forza “basta confondere i consumatori. L’Italia è unica in Europa ad avere espressamente vietato l’uso dei trucioli nei vini di qualità”
14 aprile 2007 | Ernesto Vania
Il Consiglio Europeo dei Ministri dellâAgricoltura aveva autorizzato lâuso dei trucioli per tutte le tipologie dei vini fin dallâottobre del 2005 e lâItalia continua ad essere ad oggi il solo Paese Ue ad essersi dotato di una norma restrittiva.
Pertanto lâeventuale accoglimento da parte del Tar del Lazio del ricorso voluto da Coldiretti, Legambiente, Città del Vino e altri, annullando gli effetti del decreto ministeriale, comporterebbe la possibilità di utilizzo dei trucioli per lâintera produzione enologica e quindi anche per i vini certificati Doc e Docg.
Intanto però, potrebbe essere la scienza a mettere la parola fine sulla questione trucioli.
André Rawyler dell'Istituto di Changin (Svizzera) sta infatti per pubblicare un suo studio che permette di distinguere i vini affinati in barrique da quelli che sono stati prodotti con trucioli di quercia. Lo studioso afferma che la componente aromatica, ed in particolare i composti empireumatici prodotti durante la tostatura, sono presenti in proporzioni diverse a seconda del tipo di intervento del legno. Analizzando una ventina di composti e calcolando i rapporti tra di loro, è possibile risalire al trattamento, indipendentemente dalla varietà dell'uva e dall'origine del legno.
Sul tema è tornato anche il Ministro De Castro.
âBasta confondere i consumatori. LâItalia è unica in Europa ad avere espressamente vietato lâuso dei trucioli nei vini di qualità â.
Il Ministro, al Vinitaly, è stato costretto a precisare nuovamente, alla luce del persistente circolare di non corretta informazione, che il decreto firmato il 2 novembre 2006 non è un decreto autorizzativo.
Il testo dispone infatti il divieto dellâuso dei trucioli per i vini Doc e Docg.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina
02 luglio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico
01 luglio 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi
25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo
Mondo Enoico
Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite
19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani
Mondo Enoico
46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica
17 giugno 2025 | 16:00
Mondo Enoico
Estati calde e inverni piovosi producono le migliori annate di vino

Il vino di qualità superiore è prodotto in anni con temperature più calde, precipitazioni invernali più elevate e stagioni di crescita più brevi, condizioni che i cambiamenti climatici dovrebbero rendere più frequenti
16 giugno 2025 | 14:00