Mondo Enoico

LE ACCISE DEL VINO SEMBRAVANO COSA DEL PASSATO, DESTINATA A SCOMPARIRE, INVECE E’ ARGOMENTO DI STRETTA ATTUALITA’

In Gran Bretagna l’aumento di queste odiose tasse è questione di pochi giorni fa, proprio mentre il Parlamento europeo sta pensando all’introduzione di un'accisa minima per il vino e per lo spumante. Così le esportazioni rallenterebbero e la ripresa si raffredderebbe

07 aprile 2007 | Graziano Alderighi

L'aumento delle accise sul vino da parte del Regno Unito rischia di frenare le esportazioni Made in Italy sul mercato inglese, che rappresenta in valore oltre il 12 per cento del totale delle spedizioni nel mondo, secondo in Europa solo alla Germania.
Il Governo inglese ha aumentato le “tasse” di 7 centesimi per i vini fermi e di 10 centesimi per gli spumanti, un valore nettamente superiore all'incremento di 1,4 centesimi per la birra. Con questi aumenti infatti, complessivamente sul vino esportato in Gran Bretagna viene a gravare una accisa di 1,99 euro per i vini fermi e di 2,55 per gli spumanti, che fanno lievitare il costo degli acquisti dei consumatori.
Il caso inglese è tuttavia tutt’altro che isolato.

C’è il forte pericolo che venga introdotta, per il vino e per il vino spumante, un’aliquota minima di accisa. La Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo sta infatti discutendo un progetto di relazione (Relazione Lulling) sulla proposta di direttiva del Consiglio sul ravvicinamento delle aliquote di accisa sull’alcol e sulle bevande alcoliche (modifica della direttiva 92/84/CEE). E che nell’ambito di tale discussione è stata richiesta l’introduzione di un tasso minimo positivo di accisa per il vino e per il vino spumante.
Oggi, nei principali paesi produttori, fra cui l’Italia, le accise per il vino sono nulle. Ciò si spiega con la specificità agricola del prodotto. Il vino, infatti, è ottenuto da uve prodotte e trasformate direttamente dai produttori, individualmente o collettivamente. Per questo motivo è incluso, come prodotto agricolo, nell’allegato B del Trattato ed è oggetto di un’organizzazione comune di mercato e di altre misure orizzontali della politica agricola.
L’introduzione dell’accisa si ripercuoterebbe negativamente sul mercato e, considerate le condizioni di concorrenza internazionale a cui è sottoposto il mercato del vino, l’aumento delle aliquote potrebbe avere conseguenze anche sui prezzi praticati dai produttori.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo

08 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale 

07 agosto 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Vendemmia al via al Sud e sulle isole in controtendenza sulle quantità

Ecco un quadro per macroaree produttive, con ottime notizie in particolare al sud. La qualità sarà determinata anche dal lavoro che sarà svolto durante l’ultimo periodo di maturazione

05 agosto 2025 | 16:00

Mondo Enoico

Alla vigilia della vendemmia ancora 43,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Il 55,7% del vino detenuto è a denominazione di origine, con prevalenza di vini rossi. Nel solo Veneto è presente il 25,6% del vino nazionale, soprattutto grazie al contributo delle giacenze delle province di Treviso e Verona

16 luglio 2025 | 13:00

Mondo Enoico

L'olio extravergine di oliva utile per la conservazione dell'uvetta

Il pretrattamento con olio extravergine di oliva dell'uva ha ridotto il tempo di essiccazione per produtte uvetta. Il pretrattamento è stato utile per la ritenzione di antociani e flavonoli nello stoccaggio

14 luglio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino

05 luglio 2025 | 11:00