Mondo Enoico
Nella scelta del vino l'origine è più importante del gusto
La notorietà di una zona viticola ha un impatto significativo sulla propensione all'acquisto ad alto prezzo. L'abitudine al consumo influisce sulle scelte ma anche il sesso è importante, con le donne che sono disponibili a pagare di più rispetto ai maschi
01 febbraio 2019 | R. T.
Il gusto potrebbe avere meno a che fare con ciò che i consumatori sono disposti a pagare per il vino di quanto si pensi.
Infatti, l'origine di un vino a volte ha avuto un impatto maggiore del gusto sulla disponibilità di una persona a pagare di più per un vino.
Questa tendenza è stata rivelata in uno studio di ricercatori universitari dello stato di Washington, del Minnesota, di Hong Kong e della Corea.
Il test ha previsto tre fasi.
Fase 1: un test di degustazione alla cieca, in cui i partecipanti non hanno ricevuto alcuna informazione sul vino.
Stato 2: ai partecipanti è stato fornito il paese di origine del vino prima della degustazione.
Fase 3: prima della degustazione sono state fornite informazioni complete sui vini, compresi gli attributi quali il vitigno, la regione e la cantina di origine.
Durante ogni degustazione, ai partecipanti è stato chiesto di degustare e valutare ogni vino in base agli attributi selezionati e di assegnare un prezzo per quel particolare vino.
I vini oggetto dello studio sono stati sei, tre rossi e tre bianchi, e avevano prezzi comparabili
I ricercatori hanno scoperto che rivelare il paese e la regione di origine dei vini dell'Iowa e del Wisconsin ha avuto un effetto negativo su quanto i partecipanti erano disposti a pagare per bottiglia. I clienti hanno indicato che sarebbero stati disposti a pagare una media di 2,70-4,80 dollari in meno per bottiglia rispetto al prezzo al dettaglio indicato per i vini.
Risultati simili sono stati evidenziati per i vini provenienti dalla Germania e dall'Argentina, anche se un'ulteriore analisi ha rilevato che i due paesi sono meno influenzati dalla percezione della regione.
I ricercatori si sono anche resi conto che le donne partecipanti allo studio sembravano avere una maggiore disponibilità a pagare rispetto ai maschi. Inoltre le consumatrici più giovani sembrano avere una maggiore disponibilità a pagare rispetto alle consumatrici più anziane.
Inoltre, i "principianti" o coloro che avevano vino raramente o meno di una volta al mese, si sono affidati principalmente alle informazioni sul paese di origine nelle loro valutazioni dei vini, rispetto ai "consumatori esperti" o a coloro che bevono vino più di una volta alla settimana e che, secondo i risultati dello studio, si sono affidati maggiormente alla qualità sensoriale o al gusto.
Bibliografia
Won Fy Lee, William C. Gartner, Haiyan Song, Byron Marlowe, Jong Woo Choi, Bolormaa Jamiyansuren. Effect of extrinsic cues on willingness to pay of wine. British Food Journal, 2018
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite

Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati
18 settembre 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse
10 settembre 2025 | 17:30
Mondo Enoico
L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite
10 settembre 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord
27 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo
08 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale
07 agosto 2025 | 09:00