Mondo Enoico
Anche agosto non ha aiutato i viticoltori: vendemmia difficile
Quel che è certo è che non sarà la solita annata a cinque stelle. Secondo Assoenologi: "il mediocre convivrà con qualche punta di eccellenza". Intanto alcuni produttori già rinunciano a produrre i top di gamma e in Veneto e Friuli è già allarme sul grado alcolico
03 settembre 2014 | Graziano Alderighi
Agosto non ha aiutato la viticoltura italiana. Troppa pioggia e poco sole, specie al centro nord.
Secondo Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi: "l’andamento climatico è sotto gli occhi di tutti e mai come quest’estate abbiamo visto un’Italia divisa in tre, con il Nord colpito da basse temperature e tanta pioggia, il Centro che nelle ultime settimane ha recuperato in modo significativo e il Sud che ha goduto di giornate più regolari".
Un andamento climatico che influirà sulla qualità? "È ancora presto per fare previsioni precise, ma non sono molto ottimista. In generale, l’annata non sarà certo da incorniciare e la qualità sarà molto differente da zona a zona, con il mediocre che convivrà con qualche punta di eccellenza. E la quantità sarà inferiore al 2013".
La situazione non promette dunque nulla di buono. In Veneto, regione viticola per eccellenza, alcune aziende prestigiose hanno ormai già rinunciare a produrre i loro vini top di gamma nel 2014. E' il caso della casa vinicola Bertani che rinuncierà all'Amarone.
Ma la situazione è ben più complessa se consideriamo che in alcune zone non si raggiunge neanche il titolo zuccherino per produrre il grado alcolico minimo di legge per fare vini a denominazioni d'origine. Già settimane prima della vendemmia tutte le regioni del centro nord hanno stabilito di permettere di aumentare, al massimo consentito, la gradazione tramite i mosti concentrati e rettificati. Una misura che però non sembra sufficiente. Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno inviato una lettera, attraverso il Ministero, all’Unione europea per chiedere un ulteriore innalzamento, dello 0,5%, del tasso alcolometrico tramite mosti concetrati.
Dati certi sulla qualità ancora non ve ne sono. E' ormai certo che sarà però una vendemmia tardiva, con l'anticipo della primavera e le previsioni di maggio-giugno che sono state spazzate via dalla mancata estate 2014.
Poche le regioni dove si è già iniziato a raccogliere le uve. Tra queste la Sicilia, con i vitigni più precoci. Al Sud le pazzie delll'estate, e i problemi fitosanitari, si sono fatti meno sentire ma è la quantità a mancare con un calo medio del 20% rispetto al 2013.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Focus sul rame in viticoltura: problematiche e prospettive

Un approfondimento sul rame che, insieme allo zolfo, rimane il principale prodotto per la difesa della vite bio e una panoramica sulla viticoltura e il vino biologico a livello europeo
08 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Il successo oltreconfine per le bollicine spinge il vino italiano

Nel 2024 si è bevuto meno, secondo l'Area Studi di Mediobanca, soprattutto fuori casa con il crollo delle vendite nell’Ho.Re.Ca. e soprattutto in enoteche e wine bar. Imprese familiari alla prova del passaggio generazionale
07 agosto 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Vendemmia al via al Sud e sulle isole in controtendenza sulle quantità

Ecco un quadro per macroaree produttive, con ottime notizie in particolare al sud. La qualità sarà determinata anche dal lavoro che sarà svolto durante l’ultimo periodo di maturazione
05 agosto 2025 | 16:00
Mondo Enoico
Alla vigilia della vendemmia ancora 43,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Il 55,7% del vino detenuto è a denominazione di origine, con prevalenza di vini rossi. Nel solo Veneto è presente il 25,6% del vino nazionale, soprattutto grazie al contributo delle giacenze delle province di Treviso e Verona
16 luglio 2025 | 13:00
Mondo Enoico
L'olio extravergine di oliva utile per la conservazione dell'uvetta

Il pretrattamento con olio extravergine di oliva dell'uva ha ridotto il tempo di essiccazione per produtte uvetta. Il pretrattamento è stato utile per la ritenzione di antociani e flavonoli nello stoccaggio
14 luglio 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino
05 luglio 2025 | 11:00