Mondo Enoico

Sequenziato il genoma di Brettanomyces bruxellensis contro la nascita di super ceppi

Questo lievito è un contaminante che può alterare il profilo organolettico del vino. La solfitazione continua può facilitare la creazione di ceppi resistenti. L'indagine genetica può prevenire il problema

10 dicembre 2011 | Graziano Alderighi

Dekkera/Brettanomyces bruxellensis può essere responsabile di alterazioni del profilo sensoriale dei vini, deprezzandone l’aroma. Tra le molecole responsabili di tali alterazioni si segnalano il 4-vinilfenolo, i cui descrittori olfattivi sono farmaceutico, vernice, elastoplast; 4-vinilguaiacolo (garofano, speziato), 4-etilfenolo (cuoio, stalla, sudore di cavallo) e 4-etilguaiacolo (affumicato, speziato).

Teatro Naturale ha già affrontato la problematica in un articolo precedente: Brettanomyces bruxellensis e Pichia guilliermondii: nemici del buon vino .

Vi sono però delle novità meritevoli di segnalazione.

Brettanomyces bruxellensis può essere agevolmente controllato durante la fermentazione alcolica, come descritto nel precedente articolo, ma più difficoltà si hanno per la malolattica. Per prevenire l'insorgenza e la proliferazione di questo lievito contaminante in Francia viene adottata la solfitazione continua durante la fermentazione malolattica. Questa tecnica può tuttavia favorire l'insorgenza di ceppi resistenti all'anidride solforosa.

Per prevenire il problema, i ricercatori dell’Australian Wine Research Institute (Awri) hanno sequenziato il genoma di Dekkera bruxellensis

In Australia, come in Francia, i viticoltori sono riusciti con molti sforzi a tenere sotto controllo questo lievito grazie alla ricerca e alle raccomandazioni dell’Awri relative all’igiene delle barrique, all’uso di bassi dosaggi di solforosa in combinazione con una adeguata gestione del pH.

"Il sequenziamento del genoma Brett ci permette di studiare le problematiche relative all'insorgenza di un ceppo 'super' che è resistente al trattamento con solforosa. Abbiamo già trovato il gene più importante responsabile della tolleranza alla SO2 - ha detto il dottor Chris Curtin, il team leader del progetto sul sequenziamento del genoma di Dekkera bruxellensis - E 'stato come a lavorare su un gigantesco puzzle, con milioni di pezzi, senza un disegno o un'immagine su cui lavorare. Ma quelle lunghe ore di meticoloso lavoro per molti mesi hanno dato risultati. Ora abbiamo decifrato il codice del 'nemico' e stiamo lavorando su nuove armi per i produttori di vino da usare contro questo lievito"

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Vino per le Feste natalizie: si beve meno e solo alta qualità

In crescita le bollicine italiane premium, come Franciacorta, Trento e Alta Langa, in calo gli Champagne medio-bassi.  Nei fatidici 35 giorni di fine anno in Italia,  non supereremo i 90-92 milioni di bottiglie di bollicine stappate. 240 milioni di tappi Made in Italy nel mondo

10 dicembre 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Trattamenti fogliari per migliorare le risposte della vite alla siccità, alle alte temperature e alla salinità

Le applicazioni fogliari possono migliorare la tolleranza della vite alla salinità, alla siccità e allo stress termico modulando le risposte fisiologiche e il metabolismo secondario, sostenendo così la stabilità della produzione e la qualità dell'uva

08 dicembre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025

Il mercato mondiale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, poiché la crescita limitata della produzione contribuirà a stabilizzare le scorte in un contesto di indebolimento della domanda e di continue incertezze commerciali

14 novembre 2025 | 10:00

Mondo Enoico

Viticoltura hi-tech: il Politecnico crea vigneti virtuali per i trattori autonomi

Da uno studio pubblicato su AgriEngineering nuove metodologie per simulare e controllare in modo autonomo le operazioni nei vigneti, verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile

13 novembre 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Le riesportazioni globali di vino valgono circa 4,55 miliardi di euro

Per quanto riguarda Italia e Francia, che sono sia produttori, sia consumatori e soprattutto grandi esportatori di vino, l’Oiv considera e stima percentuali di riesportazione dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui rispettivi volumi di vino esportati.

11 novembre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni

L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva

08 novembre 2025 | 14:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati