Legislazione

Parte la rottamazione agevolata per trattori e rimorchi agricoli

Nel decreto sugli ecoincentivi 2010 varato dal governo sono stati stanziati 18 milioni di euro per il rinnovo dei mezzi agricoli. Si partirà da aprile

20 marzo 2010 | Ernesto Vania

Presentato quest’oggi il decreto legge relativo al piano incentivi 2010. I contenuti sono stati illustrati dal Minstro dell’Economia Giulio Tremonti e dal Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.
Il decreto legge avrà valore dal prossimo 6 aprile.

La "finestra" entro la quale presentare la domanda di incentivo sarà variabile, in quanto si andrà ad esaurimento fondi. In ogni caso la campagna avrà termine il 31 dicembre.

71 milioni sono stati stanziati per "rimorchi, semirimorchi, macchine per uso agricolo e industriale e gru a torre per l'edilizia" di cui 18 milioni di euro per il rinnovo dei mezzi agricoli

I trattori godranno di uno sconto massimo del 10%, a condizione che anche il venditore pratichi uno sconto analogo.

La rottamazione è una priorità visto il parco macchine decisamente obsoleto e che non garantisce una sicurezza adeguata. Si conta un milione e mezzo di trattori in circolazione: il 75% di questi ha più di 20 anni. Un'azione governativa ancor più necessaria, se si considera che le aspettative sulla finanziaria dedicata alla meccanica agricola hanno praticamente messo un freno alle vendite, facendole calare del 20% nei primi due mesi di questo 2010.

L’Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola esprime la propria soddisfazione per l’odierna approvazione del Decreto Legge che contiene importanti misure di sostegno all’attività produttiva e tra le quali hanno trovato posto stanziamenti destinati alle macchine agricole.

Se correttamente erogati gli incentivi previsti dal decreto legge potranno dare una immediata scossa al mercato delle macchine agricole raggiungendo così il loro obiettivo primario che è quello di combattere una crisi che appare ormai infinita e che sta mettendo in ginocchio ampie parti del settore primario; contemporaneamente contribuirà a svecchiare il parco macchine circolanti in Italia che si configura come il più ampio e datato d’Europa, dando un apporto sostanziale a minimizzare l’impatto ambientale dei mezzi in uso sui campi e a incrementare la competitività della nostra agricoltura.

“Rimane da capire – ha dichiarato Tassinari, Presidente di Unima – La preoccupazione è che alcuni comparti possano rimanere esclusi dagli aventi diritto agli incentivi. Nel caso degli agromeccanici, ad esempio, una situazione del genere significherebbe respingere a priori proprio coloro che pur rappresentando solo l’1% dei potenziali acquirenti di macchine, movimentano oltre il 30% del mercato”.