Legislazione
PNRR e fondi per l'agricoltura: obiettivi e opportunità
I fondi complessivi per l'agricoltura del PNRR arrivano a 6,53 miliardi. Molti per i contratti di filiera e per la misura Parco Agrisolare, con l'obiettivo di installare 1,3 gigawatt di potenza
29 novembre 2023 | T N
Tante risorse del PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il recupero dell'economia post Covid sono destinate all'agricoltura, direttamente e indirettamente.
Il PNRR è articolato su 3 assi strategici:
- Transizione Ecologica
- Digitalizzazione e Innovazione
- Inclusione sociale
Per ciascuno di questi assi l'agricoltura può beneficiare di importanti sovvenzioni. Nella prima versione del PNRR approvata dall'Italia e da Bruxelles, i miliardi a disposizione dell'agricoltura erano 3,68. Questi sono diventati 6,53 miliardi con la revisione del PNRR voluta dal Governo Meloni e approvata da Bruxelles.
Le misure più importanti del PNRR per l'agricoltura
Le risorse destinate direttamente all’agricoltura (settore agricolo e pesca) fanno riferimento principalmente alla Missione 2, e specificamente, nell’ambito della Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile (per la quale sono previsti complessivamente 5,27 miliardi di euro più 1,2 miliardi di euro a titolo di Fondo complementare), sono relative all’ambito di intervento 2 “Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile”, alla quale sono destinati 2,8 miliardi di euro.
La Componente 1 rispecchia la linea adottata dalla strategia “Dal produttore al consumatore” di cui alla Commissione Europea del maggio 2020, attraverso la quale si interviene, tra l’altro, sui temi della sostenibilità del sistema agroalimentare europeo e sulle attività di tutta la filiera, con particolare attenzione al miglioramento del benessere degli animali ed alla difesa della biodiversità, l’implementazione dell’uso dell’agricoltura biologica la riduzione dell’uso di pesticidi e antimicrobici oltre ai fertilizzanti.
Tra gli obiettivi di questa sezione del PNRR, pertanto, si evidenzia il miglioramento della competitività delle aziende agricole al fine di implementare una filiera agroalimentare sostenibile.
Infatti sono finanziate misure come riduzione dell’'impatto ambientale del sistema dei trasporti nel settore agroalimentare, miglioramento della capacità di stoccaggio delle materie prime, al fine preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità caratteristiche produttive, potenziamento della capacità di esportazione delle PMI agroalimentare italiane, miglioramento dell'accessibilità ai villaggi merci e ai servizi hub, e della capacità logistica dei mercati all'ingrosso, digitalizzazione della logistica e garanzia di tracciabilità dei prodotti.
Una della misure più attese del settore, già oggetto di bando, è però stata quella comunemente designata come Parco Agrisolare che prevede l'implementazione della produzione di energia rinnovabile, utilizzando i tetti degli edifici a servizio del settore produttivo agricolo, zootecnico e agroindustriale. Specificamente si incentiva l’installazione di pannelli ad energia solare senza consumo di suolo ed al contempo favorendo la riqualificazione e l’ammodernamento delle strutture produttive oggetto di intervento.
Già ampiamente operative le misure per l'ammodernamento dei macchinari agricoli in grado di favorire l’agricoltura di precisione e l’utilizzo di tecnologie 4.0, miglioramento della sostenibilità del processo produttivo tramite anche l’ammodernamento delle lavorazioni, dello stoccaggio e del confezionamento dei prodotti alimentari e ammodernamento del parco automezzi finalizzato a limitare le emissioni di gas serra.
Altre misure, spesso dimenticate, sono lo sviluppo del biometano e dell'agro-voltaico, oltre a quelle per l'inclusione sociale, specie femminile.
La revione del PNRR e la distribuzione dei fondi aggiuntivi
"Grazie al lavoro del Governo Meloni e del dicastero che rappresento, raddoppiate le risorse del Pnrr destinate al settore agroalimentare. La Commissione Ue, infatti, ha approvato le nostre richieste e la dotazione finanziaria passerà da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i fondi del Piano nazionale complementare, pari a 1,2 miliardi, per un totale di circa 8 miliardi di euro: il più grande stanziamento economico mai registrato per l'asset primario della nostra Nazione". Lo annuncia il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
In particolare, è stato riconosciuto un ulteriore finanziamento di oltre 2 miliardi per i contratti di filiera agroalimentare, pesca e foreste.
"La misura Parco Agrisolare, che ha registrato un overbooking di domande, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione, tanto da essere implementata con altri 850 milioni di euro, passando così da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. Un caso virtuoso di incremento dell'obiettivo iniziale fissato con il Piano nazionale di ripresa e resilenza, in termini di potenza installata da fonti rinnovabili. Obiettivo che è stato addirittura triplicato, portandolo a oltre 1,3 gigawatt. Risultati eccezionali di cui dobbiamo essere fieri", aggiunge il ministro.
"Sono molto soddisfatto di quanto ottenuto da questo complesso negoziato, che conferma la concretezza del nostro lavoro per far tornare centrali l'agricoltura, la pesca, il settore forestale e sostenere gli agricoltori, custodi del nostro territorio e bioregolatori per l'equilibrio dell'ambiente,
"Tutte le nostre richieste, sono frutto di un costante processo di ascolto delle esigenze del mondo produttivo. Uno straordinario riconoscimento, quello conquistato oggi, che porta risorse aggiuntive, fondamentali per affrontare le prossime sfide sia nel campo dell'innovazione sia in quello della sostenibilità ambientale, garantendo quella economica e sociale.
Ringrazio il ministro Fitto per il puntuale lavoro portato avanti in questi mesi, con l'obiettivo strategico di migliorare il Pnrr guardando al futuro delle imprese e per sostenere il mondo lavoro", conclude il ministro Lollobrigida.
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