Legislazione
Nessun onere per le aziende agricole dal cambio nome del ministero

Il cambio nella denominazione del dicastero agricolo comporta che le etichette delle certificazioni dei prodotti a denominazione, nonché dei prodotti biologici, vengano adeguate
22 febbraio 2023 | T N
Con il decreto-legge 11 novembre 2022, n. 173, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha modificato il suo nome in Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e conseguentemente l'acronimo di riconoscimento da Mipaaf è divenuto Masaf.
Tale cambio nella denominazione del dicastero agricolo comporta tuttavia che le etichette delle certificazioni dei prodotti a denominazione, nonché dei prodotti biologici riconosciuti, vengano adeguate relativamente alla dicitura sull'organismo di controllo; ovvero: da «Organismo di Controllo autorizzato dal Mipaaf» a da «Organismo di Controllo autorizzato dal Masaf»;
Il mondo delle Dop agricole è un sistema complesso e organizzato che in tutto il territorio nazionale coinvolge 198.842 operatori e 291 consorzi di tutela autorizzati dal Ministero, mentre nel settore del biologico operano oltre 70 mila aziende monitorate da 16 organismi di controllo autorizzati.
il necessario cambio di etichetta sarebbe una sorta "tassa speciale" che andrebbe a colpire migliaia di aziende agricole, imprese di trasformazione e distribuzione, tutte eccellenze italiane dell'agroalimentare che, anziché vedersi agevolate dall'amministrazione, potrebbero imbattersi nella ennesima complicazione burocratica, in un momento in cui, dopo la crisi causata dalla pandemia da COVID-19, l'intero settore Dop Igp si trova in una fase di crescita;
La stessa situazione si era verificata già nel 2018, quando l'articolo 1 del decreto-legge n. 86 del 2018 (legge n. 97 del 2018) aveva trasferito al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali le funzioni in materia di turismo; allora la soluzione fu trovata nell'impiego delle etichette già realizzate fino ad esaurimento delle scorte, anche se dopo qualche mese il Ministero tornava ad essere Mipaaf.
A seguito all'entrata in vigore del decreto-legge 11 novembre 2022 n. 173, che ha previsto la nuova denominazione del Ministero, l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, ha tempestivamente disposto di sostituire la precedente dicitura riportata sulle etichette con la nuova denominazione del Ministero, consentendo agli operatori di utilizzare le scorte delle etichette, ormai superate, sino al loro esaurimento.
Sollevate le Organizzazioni delle aziende interessate dagli oneri e dai costi che il cambio della denominazione avrebbe comportato.
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