Legislazione 02/03/2022

Approvato definitivamente dal Senato il disegno di legge sull'agricoltura biologica

Approvato definitivamente dal Senato il disegno di legge sull'agricoltura biologica

L'aula di Palazzo Madama ha approvato a larghissima maggioranza il provvedimento. Gli acquisiti di prodotti bio Made in Italy nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore


Con 195 voti favorevoli e 4 astenuti, il Senato, il 2 marzo, ha approvato approvato definitivamente il ddl n. 988-B, recante disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico.

Il relatore, sen. Taricco (PD), ha affermato che il provvedimento, atteso da tempo, fornisce strumenti per affrontare le sfide della nuova politica agricola, alla luce del progetto Farm to fork che prevede il 25 per cento di agricoltura biologica, sostenibile dal punto di vista ambientale. Ha quindi ricordato i punti principali del provvedimento, che prevede l'istituzione di un marchio nazionale di agricoltura biologica, il piano nazionale per le sementi e la certificazione delle sementi, il fondo di sviluppo dell'agricoltura biologica, il sostegno alla ricerca, ai distretti di filiera, alla formazione professionale, la promozione degli accordi quadro e delle intese di filiera, la delega al Governo per la razionalizzazione dei controlli. La Camera in terza lettura ha soppresso il riferimento all'agricoltura biodinamica e ha ampliato ai decreti delegati la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali.

L’Alleanza Cooperative Agroalimentari esprime grande soddisfazione per l’approvazione del Disegno di legge per la “tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico”.

“Da oggi abbiamo finalmente una disciplina completa sull’agricoltura biologica”, ha commentato il Coordinatore del settore biologico Francesco Torriani – “ e ciò è un chiaro riconoscimento della valenza strategica della produzione agroalimentare con metodo biologico e della sua funzione non solo economica, ma anche sociale e ambientale”.

“Il tortuoso iter che ha avuto il DDl ha rischiato di rendere inutili le grandi opportunità contenute nella Legge per il settore biologico, rallentando in tal modo un processo che invece a livello comunitario sta correndo veloce”, ha proseguito. In tal senso “va riconosciuto alla Presidente del Senato Casellati il merito di aver deciso di calendarizzare in tempi brevi la votazione sul nuovo testo, dopo le ultime modifiche apportate alla Camera dei Deputati”.

Torriani ha anche sottolineato come l’Alleanza “abbia sempre sostenuto la necessità di approvare un testo al quale ha contribuito fattivamente, individuando nelle filiere e nei distretti i due binari principali di sviluppo dell’agricoltura biologica”.

“Con gli acquisiti di prodotti bio Made in Italy che nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore, tra consumi interni ed export, è importante l’approvazione definitiva della legge sul biologico”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento al via libera definitivo del Parlamento alla nuova normativa sulle produzioni biologiche.

Un provvedimento fortemente sostenuto alla Coldiretti – sottolinea Prandini – per rispondere alle attese di produttori e consumatori che in misura crescente si avvicinano al biologico, il quale finisce oggi nel carrello della spesa di quasi due italiani su tre (64%).

La legge nazionale sul bio prevede l’introduzione di un marchio per il biologico italiano per contrassegnare come 100% Made in Italy solo i prodotti biologici ottenuti da materia prima nazionale. Il provvedimento sostiene – spiega Coldiretti – poi l’impiego di piattaforme digitali per garantire una piena informazione circa la provenienza, la qualità e la tracciabilità dei prodotti con una delega al Governo per rivedere la normativa sui controlli e garantire l’autonomia degli enti di certificazione, oltre alla definizione dei biodistretti.

Nell’ultimo decennio – spiega Coldiretti – le vendite bio totali sono più che raddoppiate (+122%) secondo dati Biobank. Il successo nel carello sostiene l’aumento della produzione nazionale su 2 milioni di ettari di terreno coltivati, fornendo una spinta al raggiungimento degli obiettivi della strategia Farm to Fork del New Green Deal dell’Unione Europea che punta ad avere – riferisce la Coldiretti – almeno 1 campo su 4 (25%) dedicato al bio in Italia.

“Con 70mila produttori siamo il Paese leader in Europa per numero di imprese impegnate nel biologico e dobbiamo sostenere un settore con ampie opportunità di crescita economica ed occupazionale come dimostra – conclude Prandini – il successo della rete nazionale di mercati contadini organizzata da Campagna Amica con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market lungo la Penisola”.  

di T N