Legislazione 15/05/2020

Un miliardo di euro per l'agricoltura italiana dal DL Rilancio

Un miliardo di euro per l'agricoltura italiana dal DL Rilancio

Nel decreto legge vi sono misure specifiche e orizzontali per un valore superiore al miliardo. 450 milioni di euro per alcuni comparti in crisi e 100 milioni per la vitivinicoltura. I percettori di reddito di cittadinanza potranno lavorare nei campi


Il Consiglio dei ministri del 13 maggio ha varato il testo definitivo del Decreto Rilancio per le prossime fasi di emergenza coronavirus.

Nel decreto, che dovrebbe essere pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale, vi sono molte misure per il comparto primario.

Reddito di cittadinanza in campagna

I percettori di Cig, Cigd e Fis (Cassa integrazione ordinaria, in deroga e Fondo integrazione salariale), i percettori di Naspi e Dis.Coll. e di Reddito di cittadinanza, possono stipulare con un datore di lavoro agricolo, contratti a termine di 30 giorni rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza perdita dei diritti collegati agli ammortizzatori sociali citati, nel limite di 2.000 euro.

Emersione di rapporti di lavoro (manodopera agricoltura, colf, badanti)

I datori di lavoro italiani o cittadini Ue ed i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno, possono presentare istanza per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri.

I cittadini stranieri devono essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici prima dell’8 marzo 2020. In alternativa, devono aver soggiornato in Italia prima della suddetta data, comprovato con la dichiarazione di presenza resa alle autorità frontaliere o al questore della provincia in cui si trova, entro otto giorni dall’ingresso. In entrambi i casi, i cittadini stranieri non devono aver lasciato il territorio nazionale dall’8 marzo 2020.

Per le medesime finalità, i cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, possono richiedere un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, della durata di 6 mesi dalla presentazione della richiesta.

I richiedenti devono risultare presenti sul territorio nazionale alla data dell’8 marzo 2020, senza che se ne siano allontanati dalla medesima data e devono aver svolto attività di lavoro, nei settori dell’agricoltura, pesca, assistenza alla persona, lavoro domestico (vedi elenco dettagliato qui sotto), antecedentemente al 31 ottobre 2019. Se nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino straniero esibisce un contratto di lavoro subordinato in alternativa alla documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell’attività lavorativa nei settori qui sotto riportati, il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Disposizioni di interesse particolare del settore agricolo

Nel breve periodo sarà definito un codice Ateco che rappresenti, nell’ambito agricolo, le nuove pratiche colturali fuori suolo (coltivazioni idroponica e acquaponica), per le quali è necessaria valorizzazione e promozione.
Con effetto retroattivo per i giudizi non definiti, in caso di esercizio del diritto di prelazione da parte del Coltivatore diretto (vendita di fondo rustico confinante), il versamento del prezzo di acquisto deve essere effettuato entro il termine di sei mesi (era tre mesi), decorrenti dal trentesimo giorno dall’avvenuta notifica da parte del proprietario, fatta salva diversa pattuizione tra le parti.
Al fine di favorire l’emersione di prestazioni da lavoro dipendente in agricoltura non denunciate, alle retribuzioni relative alle giornate lavorative denunciate oltre il numero di 182, si applica un’imposta sostituiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionale e comunale pari al 10%. Soggetto a Decreto ministeriale da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Rilancio.
Per le imprese situate nelle zone montane, l’impegno di lavoro di persone, a prescindere dal rapporto di parentela ed affinità, a titolo completamente gratuito, si applica non oltre il 31 luglio.

Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi

Nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è istituito un fondo, denominato “Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi”, con
una dotazione di 450 milioni di euro per l'anno 2020, finalizzato all’attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo, della pesca e dell’acquacoltura.

Aiuti all'ammasso privato

Per fronteggiare la grave crisi che ha investito il settore zootecnico a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, nel bilancio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è istituito un Fondo con una dotazione di 45 milioni di euro da destinare alla concessione di aiuti all’ammasso privato di latte bovino, bufalino e ovicaprino,
oltre ai relativi semilavorati e prodotti trasformati.

Misure a favore della filiera dell’agrumicoltura e dell’allevamento ovino

La crisi conseguente alla diffusione del COVID-19 ha inciso anche su settori agricoli come l’agrumicoltura e l’allevamento ovino. A tale scopo la norma interviene supportando la filiera degli agrumi attraverso il rifinanziamento del fondo nazionale agrumicolo (5 milioni) e in particolare la misura relativa alla concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole. Allo stesso tempo si interviene per favorire l’accesso al credito per le imprese di allevamento degli ovini, in modo da garantire liquidità per tutta la fase produttiva.

Contenimento produzione e miglioramento della qualità - settore vitivinicolo

Al fine di far fronte alla crisi di mercato nel settore vitivinicolo conseguente alla diffusione del virus COVID-19, è stanziato l’importo di 100 milioni di euro per l’anno 2020, da destinare alle imprese viticole obbligate alla tenuta del Registro telematico che si impegnano alla riduzione volontaria della produzione di uve destinate a vini a denominazione
di origine ed a indicazione geografica attraverso la pratica della vendemmia verde da realizzare nella corrente campagna. La riduzione di produzione di uve destinate alla
vinificazione non può essere inferiore al 20% rispetto al valore medio delle quantità prodotte negli ultimi 5 anni, escludendo le campagne con produzione massima e minima.

Anticipo PAC

Per l'anno 2020, l'anticipazione del premio PAC è concesso in misura pari al 70 per cento. In alternativa all’ordinario procedimento, l’anticipazione è concessa con riferimento al valore.

Mutui consorzi di bonifica ed enti irrigui

Per favorire la continuità dell’attività dei consorzi di bonifica si propone la possibilità di ricorrere alla stipula di contratti di mutuo con Cassa depositi e prestiti o altri istituti finanziari abilitati e prestiti con quota interessi a totale carico dello Stato.
Tali mutui potranno essere concessi fino ad un massimo di complessivi 500 milioni di euro, pari a circa il 60% dei contributi annuali dei consorzi, con capitale da restituire in cinque anni a decorrere dal 2021 e fino al 2025.

Fondo emergenza alimentare

Al fine di assicurare la distribuzione delle derrate alimentari per l'emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid-19, il Fondo indigenti è incrementato di 250 milioni di euro per l'anno 2020, anche a favore delle aste telematiche, della logistica della vendita diretta del prodotto ittico alla grande distribuzione organizzata e ai punti vendita al dettaglio delle comunità urbane in virtù della chiusura delle aste per l'emergenza da COVID-19 e al fine di sostenere le spese di logistica e magazzinaggio dei prodotti congelati momentaneamente di difficile collocazione sui mercati.

Stop alla rata dell’Irap
Non è dovuto il versamento del saldo Irap per il 2019, fermo restando il versamento dell’acconto dovuto per il medesimo periodo di imposta. Non è altresì dovuto il versamento della prima rata dell’acconto 2020 (40% del dovuto). La disposizione si applica alle imprese e lavoratori autonomi con un volume di ricavi o compensi non superiore a 250 milioni di euro. 

Contributo a fondo perduto alle imprese

È disposta l’erogazione a fondo perduto di un contributo in favore dei titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva attiva al 31 marzo.

Ricavi e compensi non devono aver superato 5 milioni di euro nel 2019. Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

I predetti importi si individuano con riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, nonché ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti appena citati (riduzione fatturato/corrispettivi).

L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019:

a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro nel 2019;
b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila ma non a1milione di euro nel 2019;
c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1milione di euro e fino a 5milioni di euro nel 2019.

Limite minimo assicurato del contributo a mille euro per le persone fisiche, 2mila per i soggetti diversi. Il contributo è esentasse.

Riduzione degli oneri delle bollette elettriche

Per i mesi di maggio, giugno e luglio, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, dispone la riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici. Sono interessate le voci della bolletta identificate come “trasporto e gestione del contatore” e “oneri generali di sistema”.

Proroga dei termini di ripresa della riscossione dei versamenti sospesi (Iva, Inps, ecc.)

Proroga al 16 settembre (era il 30 giugno) del termine di ripresa dei versamenti già sospesi di aprile e maggio in favore dei soggetti esercenti attività di impresa, lavoro autonomo ed Enti non commerciali, con ricavi e compensi fino a 50 milioni di euro, che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di marzo 2020 rispetto allo stesso mese del 2019 e nel mese di aprile rispetto allo stesso mese del 2019.

Proroga della rideterminazione del costo d’acquisto dei terreni e delle partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati

Viene riproposta la possibilità di rideterminare i valori di acquisto delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati, dei terreni edificabili e con destinazione agricola. Il possesso dei citati beni è fissato al 1° luglio 2020. Il versamento dell’imposta sostitutiva dell’11% può essere rateizzata fino a un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dalla data del 30 settembre 2020. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3% annuo. La redazione ed il giuramento della perizia devono essere effettuati entro il 30 settembre 2020.

Esenzioni dall’Imu per il settore turistico

Sono esentati dalla prima rata IMU 2020 gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e gli immobili destinati ad agriturismo, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

di T N