Legislazione

SI RIAPRE IL MERCATO DEI CERTIFICATI VERDI E BIANCHI. SULLA COGENERAZIONE CAMBIANO LE REGOLE

Niente più certificati verdi per la cogenerazione per teleriscaldamento, che sarà premiata attraverso le semplificazioni e i certificati bianchi. Acquisiranno maggiore valore i certificati verdi da fonti rinnovabili, che i produttori d’energia elettrica acquisteranno a caro prezzo

04 novembre 2006 | R. T.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che attua la direttiva 2004/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 febbraio 2004 con lo scopo di incentivare la diffusione della cogenerazione ad alto rendimento, vale a dire la produzione combinata in un unico processo di energia elettrica ed energia termica.

Si tratta, in sostanza, di un sistema nel quale a partire da un combustibile (gas, olio combustibile, biomasse ecc..) si produce energia elettrica, e il calore derivante da tale processo, invece di essere sprecato come nella produzione tradizionale di elettricità, viene riutilizzato all'interno di processi industriali o per usi civili.
Naturalmente può accadere anche l'opposto, ossia può essere prima prodotto calore per utilizzazioni ad alta temperatura, ed il calore residuo venire utilizzato per produrre energia elettrica.
Il vantaggio della cogenerazione ad alto rendimento è quello di accorpare due fasi altrimenti distinte (da un lato la produzione di energia elettrica e, dall'altro, la produzione di calore in una caldaia tradizionale) accrescendo così il rendimento complessivo e assicurando un risparmio energetico.
Tutto avviene in un solo processo nel quale l'energia contenuta nel combustibile viene maggiormente sfruttata e questo comporta, rispetto alla produzione separata delle stesse quantità di energia elettrica e calore, un risparmio in termini economici, energetici (riduzione di combustibile da utilizzare per produrre energia elettrica e termica) e di emissioni in atmosfera.

Chi sceglie di intraprendere questa strada avrà benefici sia in termini di semplificazioni, sia in termini di una assegnazione più vantaggiosa di titoli che attestano il risparmio energetico, i cisidetti certificati bianchi. Certificati che hanno un valore di mercato e potranno essere quindi utilizzati dagli operatori per sostenere più facilmente i costi iniziali della produzione in cogenerazione.

Il decreto fa anche chiarezza sulle disposizioni della legge Marzano (L- 23 agosto 2004 n. 239) che aveva previsto per l’elettricità prodotta da impianti di cogenerazione abbinati al teleriscaldamento il diritto all’assegnazione di certificati verdi. Una disposizione che ha suscitato perplessità perché le legge Marzano prevedeva l’assegnazione di certificati verdi anche a chi faceva cogenerazione attraverso combustibili fossili. Immettere inoltre tale genere di certificati anche per impianti di teleriscaldamento significa rilasciare sul mercato una quantità tale di certificati da rendere instabile il meccanismo.
La cogenerazione per impianti di riscaldamento, fatti salvi i diritti acquisiti, avrà quindi la stessa incentivazione della cogenerazione ad alto rendimento.

Per tutelare le fonti rinnovabili il provvedimento stabilisce che i soggetti che hanno l’obbligo di rifornirsi di certificati verdi, cioè produttori o importatori di energia elettrica da fonti convenzionali, devono coprire almeno l’80% di tale obbligo tramite certificati verdi provenienti da fonti rinnovabili.

Il decreto, che ora dovrà passare al vaglio delle Commissioni parlamentari e della Conferenza unificata, non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

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