Legislazione 08/03/2019

Per gli olivicoltori pugliesi si aprono le porte del Fondo di Solidarietà Nazionale

Per gli olivicoltori pugliesi si aprono le porte del Fondo di Solidarietà Nazionale

Alla Puglia arriveranno circa 25 milioni di euro per l'emergenza gelata del 2018. Importanti misure per il contrasto a Xylella fastidiosa: gli ispettori fitosanitari, muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario, possono procedere all'estirpazione coattiva e alla distruzione del materiale infetto


Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che affronta diverse emergenze in Agricoltura, dalla Xylella, alle gelate, al latte.

Il provvedimento era annunciato come un disegno di legge per il "rilancio dei settori agricoli in crisi" e il "sostegno alle imprese colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale". Invece, dopo le polemiche del'ultimo minuto da parte delle organizzazioni agricole, il governo, su proposta del ministro Gian Marco Centinaio, ha deciso di dare il via libera al testo come decreto legge.

Per quanto riguarda la parte olivicola, nel decreto vi è la possibilità per la Regione Puglia, in deroga, di accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale per le gelate del 2018. Il Fondo, al momento dell'approvazione del decreto, aveva in cassa circa 15 milioni di euro, pochi per le necessità regionali e con il decreto emergenze è stato rifinanziato per il 2019 con altri 20 milioni.

Vi è poi una dotazione di 5 milioni di euro per "la copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti per l'anno 2019 sui mutui bancari contratti dalle imprese entro la data del 31 dicembre 2018".

Inoltre sono state introdotte sanzioni per la mancata estirpazione di piante affette da Xylella fastidiosa e la possibilità di procedere coattivamente alla distruzione degli olivi infetti. Infatti "le misure fitosanitarie ufficiali e ogni altra attività ad esse connessa, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche monumentali", potranno essere attuate "in deroga a ogni disposizione vigente". Le piante monumentali non saranno rimosse "se non è accertata la presenza dell'infezione" e saranno i servizi fitosanitari competenti per territorio ad attuare "tutte le misure ufficiali ritenute necessarie a evitare la possibile diffusione di una malattia, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, anche sui materiali di imballaggio, sui recipienti, sui macchinari o su quant'altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi".

“Oggi possiamo finalmente cominciare a lavorare concretamente per risolvere l’emergenza Xylella e gelate in Puglia, la crisi del settore ovino-caprino, e quello agrumicolo. Il ddl crisi sulle emergenze in agricoltura, come avevo promesso, è stato trasformato in decreto legge e approvato in Consiglio dei Ministri. E’ stato confermato quello che ho sempre ribadito, ossia che stavamo di fronte a una vera e propria emergenza, e per me quindi lo strumento per uscire dalla crisi non poteva che essere un decreto. Sono molto soddisfatto del lavoro portato avanti e dell’attenzione dei colleghi di Governo, che ringrazio, e che non hanno esitato a darmi ascolto per il bene dell’agroalimentare italiano. Parliamo di fatti, misure concrete, che riporteranno i settori olivicolo-oleario, agrumicolo, lattiero caseario e ovi-caprino al più presto fuori dalla crisi e finalmente competitivi”. E’ quanto dichiara il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio sul Dl Agricoltura, approvato questa sera in Consiglio dei Ministri. “Con le norme approvate - conclude il Ministro – oggi interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Da domani mi auguro che finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare, ne va il futuro di tutti”.

Le reazioni

“Diamo atto e ringraziamo il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio per aver mantenuto gli impegni presi in occasione della protesta dello scorso febbraio a Roma davanti a una platea di oltre cinquemila agricoltori”. Così il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, dopo l’approvazione da parte del consiglio dei Ministri di un Decreto-Legge con disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici di carattere eccezionale.

“Nel provvedimento, infatti, sono state accolte le nostre richieste per tutelare l’olivicoltura, dando la possibilità alle imprese agricole pugliesi che hanno subito danni da gelate di accedere in deroga alle misure previste dal decreto legislativo 102/2004 con interventi a sostegno delle imprese agricole”, sottolinea il coordinamento, ad avviso del quale “sono positivi gli stanziamenti per la copertura, totale o parziale, dei costi sostenuti per gli interessi dovuti a valere dei mutui contratti dalle imprese agricole, così come quelli per il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale e per l’attuazione di campagne promozionali per incentivare il consumo di olio extravergine di oliva”.

“E’ inoltre positivo il giro di vite per contrastare la Xylella, disponendo la distruzione delle piante contaminate, nonché di qualunque altro materiale possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi, e stabilendo sanzioni per chi non si adegua alle disposizioni”, aggiunge Agrinsieme.

“Riteniamo pertanto che le misure approvate, pur con risorse esigue, siano un primo passo per sostenere concretamente le imprese agricole, dando una prima necessaria boccata d’ossigeno ai produttori. Lavoreremo ora affinché tali misure e le relative risorse finanziarie vengano implementate durante l'iter di conversione parlamentare, che auspichiamo sia costruttivo; porteremo avanti un lavoro analogo nell'ambito del tavolo di filiera olivicolo, dal quale ci aspettiamo interventi strategici e strutturali per rilanciare il settore”, conclude il coordinamento.

“L’approvazione del decreto legge sulle emergenze xylella e gelate è un grande successo dei gilet arancioni, questo straordinario movimento della terra che ha unito gli agricoltori della Puglia, dal Salento alla Capitanata, nonostante i maldestri tentativi di qualcuno di spaccare questo fronte compatto, e che è riuscito a riportare l’olivicoltura al centro dell’agenda politica italiana”.

Così il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, sull’approvazione nel Consiglio dei Ministri di ieri del decreto legge sulle emergenze in agricoltura.

“Desidero ringraziare il Ministro Gian Marco Centinaio, la Sottosegretaria Alessandra Pesce e tutti coloro che hanno lavorato sodo per dare risposte al nostro settore - ha proseguito Spagnoletti Zeuli -. La fiducia riposta in loro è stata ripagata”.

“È giusto ringraziare, per quel che riguarda questa partita, anche il Presidente Emiliano e l’assessore Di Gioia che si sono impegnati per raggiungere i risultati - ha continuato Spagnoletti Zeuli -. A loro chiediamo tre cose ben precise: innanzitutto di iniziare a contrastare la xylella seriamente, non solo a parole, perché il tempo è abbondantemente scaduto, di stanziare i fondi promessi extra Psr per le misure strutturali del PSR a favore delle aziende agricole e di immettere, come promesso, risorse regionali a favore degli agricoltori colpiti dalle emergenze”.

“La nostra battaglia, naturalmente, continua: dobbiamo lottare per consentire al Salento e a tutte le aziende ricadenti nella zona infetta di poter finalmente superare i mille vincoli burocratici che ostacolano l’eradicazione, attraverso l’attivazione immediata di un tavolo con Regione, Ministero dell’Ambiente e Mipaaft, dobbiamo lottare per il ristoro di aziende, vivai e frantoi distrutti dalla xylella e per il reimpianto, dobbiamo sbattere i pugni in Europa per ottenere almeno 500 milioni di euro per far ripartire l’olivicoltura salentina”, ha sottolineato il portavoce dei Gilet arancioni.

“Adesso attendiamo l’arrivo in Puglia del Ministro Gian Marco Centinaio per ringraziarlo nella nostra terra e per celebrare questo risultato e, allo stesso tempo, siamo pronti nei prossimi giorni ad incontrare il Ministro Di Maio per definire con lui possibili soluzioni per gli operai agricoli e i frantoi inoperosi a causa delle gelate e della xylella”, ha concluso Spagnoletti Zeuli.

“Il decreto sulle emergenze in agricoltura è una scatola vuota con molti obiettivi, pochi strumenti e ancor meno risorse, che delude le grandi aspettative che aveva generato nelle imprese duramente colpite da calamità senza precedenti su comparti strategici, dall’olio di oliva agli agrumi”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare il Decreto legge varato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. La prima mobilitazione Coldiretti inizia domani sabato 9/3 a Lecce con migliaia di agricoltori con i trattori che raggiungeranno Piazza Sant’Oronzo contro la gestione inconcludente dell’emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. A fronte di un crack da oltre un miliardo di euro causato dalle gelate al settore olivicolo non sono destinate risorse specifiche e i pochi milioni disponibili – sottolinea la Coldiretti - devono essere spartiti con le altre emergenze sulle quali interviene il fondo di solidarietà. Non viene peraltro affrontato – precisa la Coldiretti - il dramma degli agricoltori colpiti da xylella che non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre per mantenere le proprie famiglie. Spiccioli - precisa la Coldiretti - anche per i coltivatori di agrumi messi in ginocchio da quotazioni insostenibili. Le uniche risorse significative sono destinate ai trasformatori di latte di pecora, per l’acquisto di pecorino romano invenduto giacente presso i loro magazzini, senza peraltro che l’assegnazione – denuncia la Coldiretti – sia stata contestualmente vincolata ad un accordo equo con i pastori, che assicuri un anticipo sul prezzo superiore ai costi di produzione determinati dall’Istituto pubblico Ismea con una griglia di indicizzazione e una clausola di salvaguardia che garantiscano nel tempo il raggiungimento del valore di un euro. Infine lo stesso intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole, agrumicole e del settore ovicaprino per gli interessi sui mutui bancari non è proporzionale all’effettivo costo ma viene assegnato un identico ammontare, sminuendo di fatto – sostiene la Coldiretti - l’efficacia della misura. “Facciamo appello al Parlamento affinchè nell’ambito della discussione in Aula per la conversione in legge vengano previste le necessarie modifiche e integrazioni in termini di risorse e contenuti”, ha concluso il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Gli articoli olivicoli del decreto emergenze

Capo II MISURE DI SOSTEGNO AL SETTORE OLIVICOLO-OLEARIO
ART. 6 (Gelate Regione Puglia nei mesi di febbraio e marzo 2018)
1. Le imprese agricole ubicate nei territori della Regione Puglia che hanno subito danni dalle gelate eccezionali verificatesi dal 26 febbraio al 1° marzo 2018, e che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi, in deroga all'articolo 1, comma 3 lettera b), del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, possono accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell'attività economica e produttiva di cui all'articolo 5 del medesimo decreto legislativo, nel limite della dotazione ordinaria finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale.
2. La Regione Puglia può conseguentemente deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi di cui al comma 1 entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
 
ART. 7 (Misure a sostegno delle imprese del settore olivicolo- oleario)
1. AI fine di contribuire alla ristrutturazione del settore olivicolo-oleario, considerate le particolari criticità produttive e la necessità di recupero e rilancio della produttività e della competitività, in crisi anche a causa degli eventi atmosferici avversi e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali, è riconosciuto, nel limite complessivo di spesa di 5 milioni di euro per l’anno 2019, un contributo destinato alla copertura, totale o parziale, degli interessi dovuti per l’anno 2019 su mutui bancari contratti dalle imprese entro il 31 dicembre 2018.
2. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti i criteri e le modalità per la concessione del contributo di cui al comma 1 e per la disciplina dell’istruttoria delle relative domande.
3.  Il contributo di cui al comma 1 è concesso, ad ogni singolo produttore, nel rispetto dei massimali stabiliti dai regolamenti (UE) 1407/2013 e 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013.
4. Agli oneri previsti per l’attuazione del presente articolo, pari a 5 milioni di euro per l’anno 2019, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del Bilancio triennale 2019-2021, nell’ambito del Programma Fondi di riserva e speciali della missione “Fondi da ripartire” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2019, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero per le politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

ART. 8 (Norme per il contrasto della Xylella fastidiosa e di altre fitopatie)
L. AI decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214, dopo l’articolo 18 è inserito il seguente: “18-bis. Al fine di proteggere l’agricoltura, il territorio, le foreste, il paesaggio e i beni culturali dalla diffusione di organismi nocivi per le piante, le misure fitosanitarie ufficiali e ogni altra attività ad esse connessa, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, sono attuate in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e secondo i criteri di cui all’articolo 6, comma 2-bis, della Decisione di esecuzione (UE) 2015/789 della Commissione, del 18 maggio 2015, indicati nei provvedimenti di emergenza fitosanitaria. L'abbattimento e le modifiche della chioma e dell'apparato radicale degli alberi monumentali infetti dagli organismi nocivi di cui al presente comma, sono realizzabili previo accertamento della presenza delle infezioni, mediante prelievo di campioni di materiale vegetale, da parte di laboratori di analisi accreditati dagli Enti competenti per territorio, secondo specifici schemi di accordo o convenzioni.”
2. All’articolo 6, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, è aggiunta la seguente lettera: “c-fer. I piani, i programmi e i provvedimenti di difesa fitosanitaria adottati dal Servizio fitosanitario nazionale che danno applicazione a misure fitosanitarie di emergenza.”
3.Nei casi di misure fitosanitarie derivanti da provvedimenti di emergenza, i Servizi fitosanitari competenti per territorio attuano tutte le misure ufficiali ritenute necessarie ad evitare la possibile diffusione di una malattia, ivi compresa la distruzione delle piante contaminate, sui materiali di imballaggio, sui recipienti, sui macchinari o su quant’altro possa essere veicolo di diffusione di organismi nocivi. A tale fine, gli ispettori fitosanitari e il personale di supporto, muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario, previo avviso da comunicare almeno cinque giorni prima della verifica, accedono ai luoghi in cui si trovano i vegetali e i prodotti vegetali, di cui all’articolo 2 della presente legge, in qualsiasi fase della catena di produzione e di commercializzazione, compresi i mezzi utilizzati per il loro trasporto e i magazzini doganali, fatte salve le normative in materia di sicurezza nazionale ed internazionale.
4. Salvo che il fatto costituisca reato, il proprietario, conduttore o detentore, a qualsiasi titolo, di terreni sui quali insistono piante infette dagli organismi nocivi di cui al comma 1 che omette di farne denuncia ai Servizi fitosanitari competenti per territorio è punito con la sanzione amministrativa da euro 516 a euro 10.320.
S. I medesimi soggetti, in caso di omessa o ritardata esecuzione delle prescrizioni di estirpazione di piante infette dagli organismi nocivi di cui al comma 1, sono puniti con la sanzione amministrativa da euro 516 a euro 10.320 e gli ispettori fitosanitari, coadiuvati dal personale di supporto, muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario, procedono all'estirpazione coattiva delle piante stesse . In caso di reiterazione delle violazioni di cui al presente comma precedente, si applica la sanzione accessoria della confisca dei terreni ove insistono le piante infette.
6. In caso di irreperibilità dei proprietari o dei conduttori a qualsiasi titolo dei terreni sui quali insistono piante infette dagli organismi nocivi di cui al presente articolo ovvero nell’ipotesi in cui questi rifiutino l’accesso ai fondi medesimi, gli ispettori fitosanitari ed il personale di supporto muniti di autorizzazione del servizio fitosanitario, per l’esercizio delle loro attribuzioni, accedono comunque a detti fondi al fine di attuare le misure fitosanitarie di urgenza di cui al comma 3. A tale scopo i servizi fitosanitari competenti per territorio possono richiedere al prefetto l’ausilio della forza pubblica.
7.L’articolo 1, comma 661, della legge 30 dicembre 2018, n.145, è abrogato.
8. All’attuazione della disposizione si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

di T N