Legislazione 11/01/2019

Le sanzioni amministrative andranno nelle tasche degli ispettori della Repressione frodi

Le sanzioni amministrative andranno nelle tasche degli ispettori della Repressione frodi

L'ultima legge di bilancio prevede che le multe per violazione del regolamento 1169/2011, nella misura massima del 15%, serviranno a incrementare la retribuzione del personale dirigenziale e non dirigenziale dell'Icqrf. Un conflitto di interessi su cui dovranno intervenire i tribunali



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Commenti 4

Romano Satolli
Romano Satolli
14 gennaio 2019 ore 11:41

Sono un ex ispettore del SRF. Anche ai miei tempi c'erano le percentuali sui verbali. Purtroppo ho dovuto subire accuse e sospetti da diversi avvocati, che ci accusavano di speculare sulle percentuali anche per violazioni di poca importanza, oggi sanabili con semplici diffide. In verità c'erano colleghi che ci marciavano. Per dignità dell'ICQRF, consiglierei di non essere paragonati ai Comuni che speculano sugli autovelox anche se si sfora di 2 Km. solo per fare cassa

a e
a e
29 gennaio 2019 ore 12:03

In realtà definire "semplice" una diffida, con la procedura introdotta dal Governo Renzi e voluta dal Ministro Martina, non corrisponde alla realtà. E' una procedura gravosa, che richiede tempo e aumento del numero di atti necessari ad organi di controllo sempre più in carenza di personale. L'esempio dei Comuni e degli autovelox non è corretto, perchè quei soldi non finiscono direttamente sul conto corrente dei dipendenti. Il fatto qui è che personale ministeriale si avvantaggia rispetto ad altri lavoratori che fanno i medesimi controlli sul territorio, tutelando i consumatori. Perchè la Polizia di Stato (amministrativa), I Carabinieri, le Polizie Locali non dovrebbero avere lo stesso trattamento?

Massimo Spreafico
Massimo Spreafico
12 gennaio 2019 ore 08:41

Insomma qualcosa di simile ai sindaci che fanno cassa con il multavelox.

a e
a e
29 gennaio 2019 ore 12:11

Non esattamente. Qui si parla di aumento della retribuzione del personale ministeriale, (dell'ICQRF - MIPAF), attraverso il prodotto di servizi erogati anche da altri organi di controllo a tutela del consumatore (Stato e Enti Locali). Qualcosa non va, in tutto questo. Se Carabinieri, Polizia di Stato, Polizie Locali ecc. lavorano quotidianamente per la tutela del consumatore accertando violazioni in materia di etichettatura non si capisce perché l'aumento della retribuzione legato agli incassi dovrebbe interessare soltanto l'ICQRF. Una norma iniqua e un'altra delle conseguenze inattese della riforma voluta dal Governo Renzi che a mio modo di vedere corrisponderà ad una minor tutela del consumatore.