Legislazione
Niente costruzioni per sette anni dove c'è Xylella
La Regione Puglia approva, tra le polemiche, un provvedimento che vieta le nuove costruzioni nei terreni interessati da Xylella. Vietato anche qualsiasi cambio di tipizzazione urbanistica
01 aprile 2016 | C. S.
Sui terreni colpiti da Xylella non si potrà costruire per sette anni.
E' questo il senso del nuovo provvedimento normativo votato dal Consiglio regionale, passato con voto segreto.
Il testo prevede "al fine di garantire la continuità dell'uso agricolo"che per "i terreni interessati da Xylella-Codiro e per questo oggetto di espianti, abbattimento o spostamento di alberi di ulivo, non possono cambiare per i successivi 7 anni la tipizzazione urbanistica vigente né essere interessati dal rilascio di permessi di costruire in contrasto con la precedente destinazione urbanistica". Ancora è sancito che per il medesimo periodo nei predetti terreni "permane la destinazione urbanistica vigente al momento dell'espianto, abbattimento o spostamento di alberi d'ulivo, con i relativi indici di edificabilità, restando altresì consentito il miglioramento fondiario ed il cambio culturale". La legge prevede la possibilità di realizzare opere pubbliche, ma solo se non ci sono luoghi alternativi e previa Valutazione d'impatto ambientale.
“Come ogni legge che punta ad affermare il valore della tutela ambientale e del paesaggio pugliese, anche questa ha trovato sulla sua strada molti oppositori in Consiglio regionale, ed ha dovuto patire un percorso tortuoso. – si legge nella nota del Consiglio regionale– Ma possiamo finalmente esprimere soddisfazione e orgoglio, perché questo intervento ce lo avevano chiesto con delibere apposite i Comuni del Nord Salento a cui, come consiglio regionale, siamo riusciti a dare una risposta”.
Non sono mancate critiche dalla minoranza; il gruppo dei Conservatori e Riformisti ha parlato di “regolamento di conti all’interno della compagine di governo per preservare l’equilibrio all’interno del Pd, dove è sempre più evidente una spaccatura che condiziona ogni provvedimento o legge che arriva in consiglio regionale, per non parlare
del referendum del 17 aprile prossimo”.
Sul tema è intervenuto anche Andrea Caroppo, capogruppo di Forza Italia: “Quello varato oggi dalla sinistra in consiglio regionale è un provvedimento liberticida, anzi ‘tecnicamente’ comunista. Da 883 giorni, cioè da quando è nota l’epidemia di Xylella, la sinistra favorisce la diffusione del contagio che minaccia l’intera agricoltura mediterranea. Oggi ha stabilito pure che le vittime della sua colpevole inerzia, ovvero i pugliesi che dovessero subire l’infezione e l’eradicazione dei propri arbusti, non potranno ottenere per anni né permessi a costruire né soprattutto alcuna modifica della destinazione d’uso dei loro terreni. E’ una compressione senza precedenti della proprietà privata e della libertà di iniziativa economica dei pugliesi, libertà peraltro garantite da una Costituzione che evidentemente per la sinistra continua a valere a giorni alterni”.
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