Legislazione
Via libera al lavoro in condivisione tra le aziende agricole
Firmato il decreto che consente che il rapporto di lavoro possa essere utilizzato in comune tra più imprese ma con alcuni vincoli. Le aziende devono appartenenti a uno stesso gruppo e legate da un contratto di rete e riconducibili a soggetti diversi legati tra loro da un vincolo di parentela o affinità entro il terzo grado
15 aprile 2014 | R. T.
In agricoltura diverse imprese agricole potranno utilizzare lo stesso lavoratore, anche se con alcuni limiti.
La novità era stata introdotta dal dl n. 76/2013, poi ripresa dall'art. 31 del dlgs n. 276/2003, ma mancava il decreto attuativo che è stato firmato il 27 marzo scorso.
La nuova norma disciplina le comunicazioni delle assunzioni effettuate in condivisione dalle aziende agricole.
Viene prevista la possibilità d’instaurare «rapporti di lavori congiunti» nel settore agricolo, mediante l’assunzione congiunta di un lavoratore dipendente per lo svolgimento di attività lavorative presso le aziende dei coobbligati all’assunzione.
Infatti, prevede la possibilità d’instaurare «rapporti di lavori congiunti» nel settore agricolo, mediante l’assunzione congiunta di un lavoratore dipendente per lo svolgimento di attività lavorative presso le aziende dei coobbligati all’assunzione. Le imprese che possono avvalersi della nuova opportunità sono quelle che siano: appartenenti a uno stesso gruppo di imprese; legate da un contratto di rete, a condizione che almeno il 50% di esse siano imprese agricole; riconducibili a uno stesso proprietario; riconducibili a soggetti diversi legati tra loro da un vincolo di parentela o affinità entro il terzo grado.
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