Legislazione

Spunta l'ipotesi di una nuova stretta del governo sulle rinnovabili

Mentre il Ministro Zanonato vara il decreto su controlli e sanzioni per gli incentivi sull'energia verde elettrica in parlamento spunta un emendamento fantasma che vorrebbe limitare a 20 Kw, retroattivamente, il limite per lo scambio sul posto

06 febbraio 2014 | R. T.

Il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato ha firmato il 31 gennaio scorso il decreto ministeriale sulla disciplina dei controlli e delle sanzioni in materia di incentivi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Il decreto completa l’attuazione del sistema di sostegno, definito dal Governo, per il raggiungimento degli obiettivi di promozione delle energie rinnovabili al 2020 e fa seguito ad una specifica disposizione contenuta nel decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 (articolo 42).

E’ prevista nei prossimi mesi un’analoga iniziativa sul sistema dei controlli riferito alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Il provvedimento relativo all’energia elettrica ha l’obiettivo di potenziare in modo organico ed efficiente la rete dei controlli, funzione di fondamentale importanza per la legittima allocazione delle risorse pubbliche derivanti dalla tariffa elettrica, e definisce in questo contesto il ruolo affidato al GSE SpA e le forme di coordinamento con i gestori delle reti elettriche.

Lo sviluppo del settore e la numerosità degli impianti incentivati hanno reso indispensabile inquadrare il tema dei controlli in una ottica di rafforzata collaborazione operativa ed istituzionale. In tal senso, assume rilievo la previsione di una banca dati che il GSE mette a disposizione delle altre autorità pubbliche competenti all’erogazione di incentivi per le fonti rinnovabili, allo scopo di consentire la più ampia circolazione delle informazioni.

I criteri per la realizzazione delle attività sono improntati, oltre che all’efficienza, alla trasparenza e alla salvaguardia delle posizioni giuridiche degli operatori interessati, dal momento che la disciplina è modellata sui principi e sulle garanzie sul procedimento amministrativo, contenuti nella legge n. 241/90.

 

Emendamento fantasma

Appare e scompare rapidamente, tanto che, apparentemente, non l'ha visto nessuno. Ma si parla comunque di una proposta di modifica al DL 145 "Destinazione Italia", che ridurrebbe da 200 kW a 20 kW il limite per usufruire dello scambio sul posto.

L'allarme è stato lanciato da assoRinnovabili.

Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, mette le mani avanti e si dice assolutamente contrario a una nuova stretta sulle rinnovabili: "in merito all'ipotesi inaccettabile di una nuova stretta sulle rinnovabili che sarebbe in arrivo con un ventilato emendamento di origine governativa al decreto Destinazione Italia che ridurrebbe da 200 kW a 20 kW il limite per usufruire dello scambio sul posto, emendamento che andrebbe ad impattare su quasi 50.000 piccoli impianti come denunciato da diverse associazioni del settore, esprimo il mio deciso 'dissenso preventivo'"

La Commissione Ambiente della Camera ha già respinto un comma di tale decreto che andava a danno delle fonti di energia pulite. La VIII Commissione ha infatti dato parere favorevole al Dl Destinazione Italia a condizione che i prezzi minimi garantiti siano applicati anche all'energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici di potenza nominale fino a 200 kw, dagli impianti idroelettrici di potenza nominale media annua fino a 1 MW e dagli impianti alimentati dalle altre fonti rinnovabili di potenza attiva nominale fino a 1MW, ad eccezione delle centrali ibride.

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