Legislazione

Esenzione Imu per l'agricoltura

Il decreto legge 102/2013 ha definitivamente abolito la prima rata della tassa municipale sugli immobili ma per l'abrogazione della seconda rata occorrerà aspettare la nuova legge di stabilità

07 settembre 2013 | R. T.

Gli agricoltori, al momento, hanno un'unica certezza, che è la stessa dei proprietari di prima casa, ovvero che la prima rata dell'Imu è stata abrogata definitivamente con il decreto legge 102/2013 del 31 agosto.

Per quanto riguarda la seconda rata, invece, occorrerà aspettare la legge di stabilità quando dovranno essere trovate le risorse per coprire il mancato gettito.

Tra l'altro l'Imu verrà sostituita, dal 2014, da una nuova service tax e non è chiaro, al momento, in che misura andrà a colpire il settore agricola.

Nel frattempo, tuttavia, nessun pagamento è dovuto dagli agricoltori né sui terreni né sui fabbricatiu rurali.

I terreni agricoli esclusi sono sostanzialmente quelli non edificabili anche se incolti o coltivati per finalità non imprenditoriali. I terreni edificabili, condotti con finalità agricole da Iap o coltivatori diretti, sono assimilati a terreni agricoli e pertantro sono anch'essi esenti da Imu.

Possono inoltre invocare tale agevolazione le società agricole che abbiano per oggetto esclusivo l’esercizio delle attività agricole con denominazione “società agricola”.

Per quanto riguarda i fabbricati viene escluso dal pagamento il fabbricato rurale qualora sia classificato come tale in catasto. Stiamo ad esempio parlando delle abitazioni classificate A6 e i fabbricati strumentali iscritti come D10. Possono intendersi rurali anche le costruzioni alle quali è attribuibile la sigla R.

L’Imu non è dovuta per tutti i fabbricati strumentali all’esercizio delle attività agricole, tra cui anche le abitazioni dei dipendenti agricoli e coadiuvanti familiari con un numero di giornate lavborative superiore a 100, oltre che per la casa del conduttore del fondo.

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